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Bompiani: Narratori italiani

L'arte di perdersi. Storia dei miei traslochi

Lia Piano

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 256

“I sogni, soprattutto se molto belli, sono poco attendibili. E i risvegli possono essere bruschi.” La protagonista di questo romanzo è una donna spiritosa, che vive intensamente e che proprio per questo ha imparato che i sogni, e tra questi l’amore, riservano tante gioie quante delusioni e che bisogna maneggiarli con cautela. Lei, per esempio, sta attraversando un momento difficile: le sembra che il suo lavoro, la sua casa, il suo stesso corpo non le somiglino più e le app di dating o i consigli del chirurgo estetico hanno l’aspetto inquietante delle illusioni. Ma il destino ha in serbo una sorpresa: l’acidissima zia Laura, che l’ha sempre cordialmente detestata, decide di lasciarle in eredità una grande casa appollaiata su un terrazzamento ligure che digrada verso il mare, e anche il denaro per ristrutturarla. Sembra un sogno, ma non lo è: e riserva nuovi colpi di scena. Inizia così un tempo di pratiche edilizie, di sconfortanti e-mail dell’ingegner Non si può fare, e soprattutto di traslochi più o meno temporanei, in appartamenti più o meno accoglienti ma tutti capaci di portare con sé nuovi incontri rivelatori, di insegnarle che cosa serve per sentirsi davvero a casa. Lia Piano scrive un romanzo abitato da personaggi indimenticabili, quelli “con l’espressione un po’ così” di chi è cresciuto stretto tra la montagna e il mare, ma anche quelli più silenziosi come i mobili e le piante di cui ci circondiamo. E ci guida a passo di danza attraverso un romanzo incantevole, malinconico ed esilarante, che nel raccontarci le fasi di una ristrutturazione ci parla della cura del cuore umano, e seguendo la sua protagonista alle prese con le difficoltà della vita ci ricorda che spesso è necessario perdersi per potersi ritrovare.
17,00

La regola del silenzio

Oscar Farinetti

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 304

Ugo Giramondi era un bambino come tutti gli altri fino al giorno della morte del suo adorato nonno “Chiodo”, stroncato da un infarto sotto i suoi occhi nel magazzino della grande ferramenta di famiglia. Da quel giorno Ugo perde la facoltà di parlare in modo fluente: la sua mente è più che mai viva, ma lui si esprime verbalmente con estrema parsimonia. Il suo silenzio enigmatico e un po' “beota”, che molti considereranno un handicap, gli consente tuttavia di sviluppare un'acutezza dei sensi che sarà la sua arma segreta, quella di chi sa auscultare dettagli che gli altri trascurano. Anziché fare di lui un ragazzo chiuso negli spazi familiari, il silenzio rende Ugo fin dagli anni del liceo il punto di riferimento di un gruppo di amici affiatati e destinati a rimanere legati per sempre. Ma il ticchettio della vita è destinato a spezzarsi dolorosamente una seconda volta il giorno in cui Ugo viene trovato, privo di sensi, sulla scena di un crimine spaventoso, che lo priva di ciò che ha di più caro eppure che avrebbe ottime ragioni per aver commesso. Nel suo esordio come romanziere, Oscar Farinetti sceglie di scavare dentro il cuore dell'amicizia, dell'ambizione, dell'amore. Scandito in tre tempi – la giovinezza, il processo, il carcere – "La regola del silenzio" si legge come un thriller ma è anche una grande storia sul coraggio e la tenacia necessari per dare vita a una grande impresa. Al centro della scena un protagonista straordinario che, guidato dalla saggezza dei grandi scrittori di ogni tempo, trasforma la nostalgia di un passato che non può tornare in nuova energia per dare vita a un tempo tutto nuovo.
20,00

Quell'amore lì

Linda Farata

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 288

Agnese ha cinque anni quando il fratello maggiore la invita a entrare nella tenda degli indiani. È un gioco, apparentemente. Un altrove dove il disamore che divora i loro genitori non può raggiungerli. Lì dentro, però, succede qualcosa che Agnese non sa nominare. Qualcosa che suo fratello chiama amore. Qualcosa che lei, per anni, sarà costretta a scambiare per affetto. Ma l'infanzia finisce, e ciò che inizia come un gioco diventa un lungo incubo impossibile da spezzare. Anni dopo, Agnese è una donna che ha imparato a fuggire. Dalla famiglia, dalle parole, dalla memoria. Finisce in una comune anarchica dall'altra parte del mondo, tra utopie e contraddizioni. È lì che incontra John, uomo disturbato, ossessivo, eppure capace di mostrarle qualcosa, ed è lì che Agnese comincia, forse per la prima volta, a vedere. A dire. A rompere il silenzio. Linda Farata esordisce con un romanzo duro eppure pieno di umanità, anche di dolcezza. Un libro che indaga come il male possa annidarsi proprio là dove dovremmo sentirci più al sicuro. È una storia che parla di famiglia, di abuso, di casa, e di quanto possa costare chiedere di essere amati alle proprie condizioni. Quell'amore lì – che implode fino a diventare controllo, manipolazione, violenza – è a un passo da noi. Lo leggiamo nelle cronache, lo temiamo per i nostri figli. E, come imparerà Agnese stessa, trova il suo antidoto più potente nella capacità di ascolto, nel rifiuto del silenzio.
18,00

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