Biblioteca dell'Immagine: Inchiostro
Racconti partigiani
Giacomo Verri
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2015
pagine: 144
Storie di uomini e donne che hanno lottato per la Libertà. "Racconti partigiani" narra le fatiche, gli strazi, ma anche le vittorie e le gioie che hanno dato vita alla Resistenza Italiana. Un lungo viaggio nell'epopea partigiana, nei pensieri di chi ha combattuto per la libertà, nelle speranze di uomini e donne, ragazzi e ragazze, nei dubbi e nel dolore di chi la guerra l'ha vista appoggiarsi alla propria pelle o invadere le proprie carni senza sconti e senza clamore. Un libro che salva le storie di persone semplici come Augusto, Aldo, Gino, Vincenzo, Dora, Claudia, il piccolo Sebastiano, don Gianni, e il Manta, Urlo, Boezio, Mughetto, Dente, Strepito, tutti partigiani che hanno assistito al passaggio tumultuoso degli eventi, che hanno resistito all'invasore, giorno dopo giorno, per due gelidi inverni, in montagna, tra rocce e valli e nevi bianchissime macchiate di sangue. Racconti calati direttamente in quei giorni tremendi e straordinari, un ventaglio di storie che dal presente osservano il passato, esattamente settant'anni dopo, per non dimenticare. Un libro omaggio ai Partigiani, nel settantesimo della Liberazione d'Italia.
La colpa. Ascesa e caduta del Nordest
Alberto De Poli
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 167
La colpa narra l'ascesa e la caduta dell'anima del Nordest, attraverso gli occhi, la voce e la vita quotidiana di una famiglia veneta. Il lavoro, i rapporti tra genitori e figli, i ruoli nella coppia, il cambiamento e stravolgimento del territorio, i contadini divenuti operai e gli operai poi finiti cassintegrati, i sogni e le difficoltà della piccola industria, l'intera e profonda mutazione della società: anni di vita veneta vengono raccontati in un grande romanzo da uno dei nuovi e più talentatosi autori del Realismo letterario. In un viaggio a quattro voci, quella del marito, della moglie e dei due figli, attraversiamo la vertiginosa trasformazione del Veneto, alla scoperta di come eravamo e di come siamo diventati in poco tempo, dove l'economia ha creato più fratture che benessere, più attriti che progresso. Dove andremo a finire? pare chiedere l'autore attraverso i protagonisti del romanzo. La risposta vive in queste pagine struggenti e potenti, buie e luminose, pagine che raccontano la vita di tutti noi.
Turno di notte
Marco Anzovino
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 173
"Ora proviamo davvero a vivere" le scappò di dire per la prima volta nella sua vita. La notte coi suoi occhi dannati, dispersi e sopravvissuti alla burrasca dell'eroina, relitti alla deriva, navigazioni senza bussola, isole trovate. La notte come un tempo d'attesa e di speranza di un'alba che sta sorgendo all'orizzonte. La notte come musica silenziosa del dolore, ricca di suoni sognanti, parole del non detto, ritorni dall'altrove.
Vita e morte della montagna
Antonio G. Bortoluzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2013
pagine: 141
"'Nessuno sa dov'è il pericolo, prima. Tutti lo sanno dopo, quando è passato. O ti è passato sopra'. Qui lo dice nonno Iaco Casal che paria del mondo durissimo di chi come lui abitava la montagna, fino a non molto tempo fa, ma è così sempre, anche in pianura, anche in città, anche in questi giorni. Eppure. Eppure è diverso affrontare la bufera oggi. Perché si è soli. E straordinario come tutto, proprio tutto, venisse ricompreso, assorbito, accolto, nel piccolo mondo di Curva Casal raccontato da Antonio G. Bortoluzzi. Anche la tragedia dell'alluvione, che si porta via le case, ma insieme vengono ricostruite. Una banca del tempo spontanea, che non prevede interessi: un'ora, cento, duecento ore di lavoro per costruire la casa a te, e le stesse ore tu mi dai per costruire la casa a me. La vita è tremenda, nessun romanticismo, chi scrive parla di storie che ha vissuto, un po' trasfigurate come deve essere, ma si riconoscono. La povertà c'era, il lavoro era troppo, ma era un lavoro con un ritmo di natura, non quello di oggi che si mangia la vita intera e chiuso nei capannoni della pianura non sa nulla delle stagioni. Non sa della neve, del freddo, del caldo. Solo lavoro. E se vien meno il lavoro, vien meno la vita. Come abbiamo potuto? Se lo chiede il protagonista della storia, ce lo chiediamo noi." (Mariapia Veladiano).