Biblioteca dei Leoni: Narrativa
La voce della violenza. Cause e aspetti del femminicidio
Rosolino Franco Fidone
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2019
pagine: 176
I dettagli sono importanti. Dodici racconti italiani
Enrico Grandesso
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2018
pagine: 160
Mario e il suo doppio
Marco Giannini
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2018
pagine: 208
Il canto delle sirene. Il caso Kursk
Giacomo Coletti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2018
pagine: 384
“Il caso Kursk” nasce dall’interesse generato dai tragici fatti relativi all'affondamento del sottomarino nucleare russo Kursk, avvenuto nell'agosto 2000 nel mare di Barents nel circolo polare artico. Questo libro è frutto di una accurata ricerca e di colloqui con diretti protagonisti della vicenda, che impegnò in una lotta serrata i vertici politici e gli apparati di intelligence di Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna.
Il pappagallo e il doge
Alberto Sinigaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2017
pagine: 135
Storie di una vita, attraversata e determinata dalla lunga professione di giornalista: incontri, amicizie, esperienze straordinarie in giro per l'Italia tra Venezia, la città natale, e Torino, sede della "Stampa", passando per Roma e Milano e tanti altri luoghi. Alberto Sinigaglia ha un talento innato del raccontare e ciascuna delle sue storie ha la ricchezza e la densità di un romanzo. La cronaca delle occasioni e dei giorni si fa racconto d'avventura, i caratteri dei personaggi (che si tratti di Ugo Pratt, Mario Soldati, Aldo Palazzeschi, Massimo Mila, Enzo Biagi, Indro Montanelli, Giovanni Spadolini o qualsiasi altro) diventano parte della trama stessa e ne guadagna la narrazione che ci trascina inavvertitamente dalla realtà dentro la leggenda. I suoni e le voci per le calli di Venezia o nei caffè e nelle trattorie di Torino o nelle stanze della redazione della "Stampa" intonano piccole sinfonie nei luoghi privilegiati del ricordo. Il libro della memoria si trasforma in affondo narrativo che, dietro le circostanze quotidiane, scopre la vita piena di significati, di prospettive, di veri e propri prodigi. La lievità, l'assenza di enfasi, la delicata ironia, la sensibilità visiva si fondono in una naturalezza che è il marchio di uno stile felice e coinvolgente.
Fuga dal bunker
Franco Massari
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2017
pagine: 172
Adolf Hitler ed Eva Braun non si suicidarono il 30 aprile 1945 nel bunker della Cancelleria del Reich. I russi, i primi a essere entrati a Berlino all'epoca dei fatti, hanno testimoniato con alcune foto la morte del dittatore nazista e della Braun. Foto che però ritraggono due scheletri anneriti, assolutamente irriconoscibili. I documenti del Kgb resi noti dopo il crollo del regime comunista hanno rivelato che i corpi ritrovati non corrispondevano in realtà a quelli di Hitler e di Eva Braun. I documenti dell’FBI, oggi desecretati, testimoniano che Adolf Hitler non si è suicidato ed è fuggito dalla Germania prima dell'entrata dei russi a Berlino. Alcuni indizi avevano portato alla conclusione che Hitler si fosse rifugiato in Argentina. Ma Hitler ha scelto un'altra via di fuga, le cui modalità e la cui meta ci racconta Franco Massari, un esperto del nazismo, in “Fuga dal bunker”.
Il castrato di Vivaldi
Gian Domenico Mazzocato
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2017
pagine: 384
Angelo Sugamosto nasce il primo ottobre 1720 in un poverissimo Polesine. Nel coro parrocchiale si distingue per la purezza della voce e il prete convince la famiglia a farlo castrare. È l'inizio di un'avventura che spesso finiva in tragedia. La mortalità tra i bambini sottoposti alla brutale operazione era altissima. Angelo sopravvive e ha fama e celebrità. Su di lui, dopo la morte, scese una smemoria secolare che questo romanzo dirada. Il narratore moderno acquista una crosta in un mercatino dell'antiquariato. Si lascia aggredire dal mistero che avvolge la persona che vi è ritratta e l'indagine diventerà un assillo. Alla fine conoscerà il "suo" castrato con il movimento di un romanzo poliziesco. Se si esclude una novella di Balzac, Sarrasine, mai il tema del castratismo, prima del romanzo di Gian Domenico Mazzocato, era stato affrontato dalla narrativa europea. Di questo fenomeno che attraversa i secoli e giunge fin quasi ai nostri giorni (possediamo, in registrazione, la voce dell'ultimo castrato della cappella Sistina) si conosce pochissimo. Angelo Sugamosto vive a Venezia, Parigi, Londra. Conosce Vivaldi, Goldoni, Händel, Casanova e il divino Farinelli, il castrato più famoso. Ha infinite amanti. I castrati perdevano la capacità di procreare ma non la virilità. Tuttavia il Sugamosto di Mazzocato è eroe dolente e inquieto. Odia la sua condizione e i suoi genitori. Cerca qualcuno che scriva la sua storia e la porti sul palcoscenico. Il dramma della solitudine e della disperazione. La povertà e l'ambiguità dei rapporti umani. Riuscirà nell'intento in modo inatteso.
Fine del primo tempo
Federico Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2016
pagine: 181
Una telefonata e per il protagonista del romanzo, un giovane docente, cominciano un'esperienza dolorosa e un viaggio nella memoria che gli fa rivivere gli anni difficili che lo hanno visto allontanarsi dal padre per costruirsi la propria vita. Un romanzo che si sviluppa su vari piani temporali, indagando aspetti, dinamiche ed evoluzione del rapporto padre e figlio. La vicenda si svolge principalmente nelle città di Ravenna e di Venezia degli anni Sessanta e attraversa gli avvenimenti di quel periodo: le discussioni politiche, i segnali di un clima sociale e politico in surriscaldamento (manifestazioni, contestazione studentesca, il caso dell'editore Feltrinelli, Mistero buffo di Dario Fo, la rabbia per l'invasione della Cecoslovacchia, l'occupazione dell'università). La narrazione, in prima persona, intreccia l'indagine psicologica profonda del rapporto padre-figlio con lo sviluppo della realtà sociale e politica dell'epoca in una tensione narrativa coinvolgente.
Quaderni di un terrorista
Giano Corte Moschin
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2016
pagine: 268
Dal'69, uno stillicidio di bombe e di morti: Piazza Fontana, la questura di Milano, Piazza della Loggia, l'Italicus, Bologna, il rapido 904, Firenze, Roma, le tappe più clamorose e infami del terrore delle bombe. Sono trascorsi 29 anni dalla strage di piazza Fontana quando una donna riceve, il 12 dicembre 1998, 29° anniversario della madre di tutte le bombe, un misterioso e minaccioso diario, definito dall'autore stesso "ordigno", che rivela alcuni aspetti sconosciuti di quelle vicende. La donna, durante la lettura, inserisce nel manoscritto alcune sue note di commento, destinate a un misterioso personaggio, non estraneo a quei fatti, che si trova incarcerato in base ad accuse gravissime. Non si tratta di un romanzo "storico" in senso stretto, ma attraverso il racconto, che è l'entrare nella vita e il guardare le cose con la curiosità di capire, la Storia si intreccia con una quotidianità fatta anche di piccoli eventi, di nevrosi individuali e collettive, di sogni e di fughe, di follia di chi mescola alla realtà i propri mondi allucinati, rivelandosi al lettore nel suo sviluppo altrimenti incomprensibile.
Napoli 3.0. Sguardi sulla città
M. Carla Rubinacci
Libro
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2015
pagine: 64
Ogni pagina di "Napoli 3.0" potrebbe apparire come un itinerario a tutto tondo, da seguire con gli occhi del turista, mentre in realtà è il racconto di tre donne intente ad affrontare la propria vita in una città intrecciata da contraddizioni e atavici misteri non senza un sottofondo di ironia che funge da panacea. Le tre protagoniste del viaggio che la Rubinacci ha proposto, sono legate infatti dall'unico vestito vero di questa città dalle braccia aperte, colme di profumi, di sapori, di anfratti misteriosi, di voci scandite nella lingua propria del popolo, di condivisione che si trasforma in integrazione, di rinascita e di dignità. Tutto nasce dall'esigenza dell'autrice di smantellare lo stereotipo detto "Vedi Napoli e poi muori" trasformandolo in "Vedi Napoli e poi...Torni". Il romanzo è dunque un invito a rivivere Napoli.