Biblion: Il debol parere
Il lessico della Conquistata. Dal dibattito sulla Liberata alla riscrittura
Serena Nardella
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2025
pagine: 318
Alla luce delle osservazioni presenti nei discorsi polemici che hanno seguito la pubblicazione della Liberata, il lavoro proposto analizza il lessico della Gerusalemme Conquistata, per verificare se la revisione linguistica operata dall’autore risponda all’influenza realmente esercitata dalla Crusca e da Salviati sulla scrittura di Tasso o ad altri propositi maturati nel corso del rimaneggiamento del primo poema gerosolimitano. Dopo una ricognizione sulle vicende che hanno interessato il percorso di stesura, i processi editoriali e la ricezione delle opere, anche in riferimento alla querelle cinquecentesca, è proposta l’analisi linguistica, anticipata da una premessa metodologica. Per entrambi i testi tassiani l’indagine è stata confortata dalla consultazione dei manoscritti e delle stampe ritenuti attendibili dai più recenti studi filologici. L’obiettivo rincorso ha riguardato l’individuazione di un criterio di rivisitazione lessicale che abbia contribuito a definire i caratteri della lingua della Conquistata.
«Domani mattina». La memoria nelle parole dei lager nazisti
Leonardo Zanchi
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2025
pagine: 250
Cercare di comprendere un fenomeno, un modo di vita, un mondo scomparso, attraverso la lingua che vi fu usata non è cosa nuova» scriveva nel 1961 lo psichiatra fiorentino Andrea Devoto, in un articolo in cui forniva le prime «annotazioni psicologiche» sulla lingua nei lager nazisti. Sulla scia dell’indagine avviata da Devoto, questo volume approfondisce le parole, le espressioni e le forme di comunicazione che hanno caratterizzato l’esperienza concentrazionaria dei deportati italiani. Dalla violenza dei «barbarici latrati dei tedeschi quando comandano» al «trovare un buco, un foro, un passaggio che permettesse di valicare questo isolamento linguistico» (nelle parole di Primo Levi), queste pagine consentono di rileggere e comprendere la quotidianità dentro al campo attraverso la lingua. Parole per opprimere dunque, ma anche e soprattutto parole per resistere. Una resistenza morale e non violenta, che i deportati realizzano contrapponendo al lessico d’odio, di sopraffazione e di morte dei nazifascisti, un vocabolario composto da parole di sopravvivenza, di solidarietà, di vita.
«Che ne dice della lingua italiana?». I dialoghi di italiano LS tra glottodidattica, pragmatica storica e storia della lingua
Michela Dota
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2024
pagine: 146
«Che ne dice della lingua italiana? / è una lingua veramente piacevole, amorosa, e piena di leggiadria. / è molto facile da impararsi, ed è in oggi di gran moda. / è vero, e dove vado sento che quasi tutti parlano Italiano». Così recita un dialogo settecentesco di italiano per apprendenti inglesi. Se non stupiscono le qualità enumerate, né la fortuna riconosciuta all’idioma gentile, può però sorprendere il riferirsi all’italiano parlato come una realtà diffusa, in un’epoca in cui una lingua conversazionale comune nella Penisola era ancora di là da venire. Eppure numerose grammatiche e manuali di italiano per stranieri offrono esempi di dialoghi, inerenti a situazioni di vita quotidiana, in cui si individuano le tracce di un parlato superregionale spendibile nella Penisola ben prima dell’Unificazione. Sulla base di un corpus di oltre cento testi, editi tra Seicento e primo Novecento, il libro intende delineare la fisionomia dell’italiano parlato proposto, integrando tre prospettive di analisi: quella glottodidattica, quella storico-linguistica, quella pragmatica-conversazionale.
Nel turbinio delle parole. Lingua e riflessione linguistica in Alfredo Panzini
Matteo Grassano
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2024
pagine: 290
Attraverso l'analisi delle opere di Alfredo Panzini (1863-1939), il libro affronta alcune questioni linguistiche riguardanti la storia dell'italiano nei primi decenni del XX secolo, momento cruciale nella formazione della lingua unitaria novecentesca. Autore di una notevole produzione lessicografica, manualistica, grammaticale, oltre che narrativa e giornalistica, Panzini fu un interprete eccezionale e attento dei cambiamenti che coinvolsero la lingua italiana a partire dalla fine dell'Ottocento, in relazione con le trasformazioni sociali del Paese e con alcuni specifici, e traumatici, eventi storici, come la Grande Guerra. A testimonianza delle ricerche linguistiche di Panzini e della sua attenzione verso l'orizzonte dell'uso restano innanzitutto le sette edizioni del Dizionario moderno. Proprio le voci lessicografiche, nel loro intreccio di dati oggettivi e giudizi personali, e nel dialogo intertestuale che intrattengono con la restante produzione dell'autore, costituiscono il filo rosso dei capitoli di questo libro.
Un giardino di cose e parole. Ecosistema linguistico e formazione negli scritti di Virginia Staurenghi, Gemma Harasim, Maria Montessori
Elena Felicani
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2023
pagine: 272
«Ma bisogna coltivare il nostro giardino». La disarmante affermazione di Candido è suonata nei secoli invito alla ricerca di una formazione pronta a guardare alla concretezza del mondo e delle sue forme, al di là di ogni possibile lettura orientata. Luogo mentale da coltivare e da frequentare come terreno fertile per la conoscenza e la coscienza critica di sé e degli altri, dall’Ottocento il giardino diventa ambiente ideale e al contempo correlativo oggettivo dell’educazione, e di quella linguistica in particolare, nella misura in cui manifesta nel concreto e rappresenta la possibilità di creare relazioni tra le cose, espressione di concetti, e le parole. Nel corso del Novecento quel modello evolve gradualmente nell’ideale dell’ecosistema linguistico, spazio educativo integrato e paradigma di apprendimento consapevole della lingua. Questo libro porta l’attenzione su tre voci femminili, quelle di Virginia Staurenghi, Gemma Harasim e Maria Montessori, che, a cavallo dei due secoli, invitano a ripensare la didattica della lingua, declinando con altra sensibilità e in prospettiva diversa l’idea di scuola-giardino.
Per una nuova vita del popolo italiano. Modelli e forme nel Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2023
pagine: 186
Nel novembre del 1955 per i tipi di Guanda, tra i libri della prestigiosa collezione “La Fenice”, Pier Paolo Pasolini pubblica il Canzoniere italiano. Antologia della poesia popolare che, con le sue 441 pagine e i 790 testi selezionati, rappresenta uno dei più ampi e complessi repertori della poesia popolare in Italia. A distanza di quasi settant’anni, questo volume, in cui si raccolgono gli atti del Convegno «Per una nuova vita del popolo italiano». Modelli e forme nel Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini (1955), tenutosi a Milano il 4 maggio 2022, vuole essere un invito a riaprire quel libro, per storicizzarlo e per coglierne gli spunti di indagine e la complessità dell’approccio, tutt’altro che semplificatorio, con cui Pasolini ha avvicinato e cercato di comprendere una tradizione effettiva. Il Canzoniere italiano ci appare oggi come opera da leggersi per una rinnovata «discussione di idee», nella ragione profonda di un’operazione di recupero che coinvolge la definizione di poesia “del popolo”, il rapporto tra la lingua e i dialetti e l’interazione dei dialetti tra loro.
Dalla parte di Artusi. Edizione e studio delle lettere autografe (1864-1908)
Monica Alba
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2023
pagine: 248
Il volume propone l’edizione filologicamente fondata e l’analisi linguistica di 62 lettere di Pellegrino Artusi, scritte tra il 1864 e il 1908 e indirizzate a mittenti diversi. Queste lettere, perlopiù inedite, che di fatto fondano l’epistolario artusiano, mai riunito fino a ora, consentono di ricostruire da prospettive nuove il complesso disegno biografico di Pellegrino Artusi e di seguire il suo percorso di scrittore, come biografo di Foscolo e studioso di Giusti prima e come gastronomo poi. L’esame linguistico permette di studiare la prassi scrittoria di Artusi, che apprese la lingua di Firenze da autodidatta attraverso uno studio mirabile e costante, per via libresca e con la ricezione attenta dell’uso vivo. Si tratta dunque di materiale documentario di alto valore per la storia della lingua e per la storia della cultura tra Otto e Novecento.
Le teorie e i fatti. La question de la langue en Italie (1925) di Thérèse Labande-Jeanroy
Franco Pierno, Giuseppe Polimeni
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2025
pagine: 72
Fra i centenari che contrassegnano la storia letteraria e linguistica d’Italia (numerosi di questi tempi) ve n’è uno che, forse, poco o nulla dirà ai più, ma che, in compenso, rappresenta un momento chiave della comprensione della celebre “questione della lingua italiana”. Questo centenario ricorda la data del 13 giugno 1925, giorno della discussione della tesi di dottorato di Thérèse Labande-Jeanroy, avvenuta presso la «Faculté des Lettres» dell’Università di Strasburgo e intitolata La question de la langue en Italie; la tesi consisteva di due tomi («thèse principale» e «thèse complémentaire»), pubblicati prima della difesa stessa, e presentava un innovativo (per approccio e metodo) studio sistematico sull’argomento. Del lavoro di Labande-Jeanroy, spesso citato, ma poco conosciuto, qui si offre un’articolata riflessione, con attenzione al particolare contesto accademico e critico in cui esso venne prodotto.