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BEAT: BEAT. Bestseller

Palla avvelenata. Le inchieste di Nero Wolfe

Palla avvelenata. Le inchieste di Nero Wolfe

Rex Stout

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 192

New York, estate 1952. L’asfalto cuoce, l’aria è immobile. Alla porta della casa in arenaria sulla Trentacinquesima Strada si presenta Priscilla Eads, giovane erede della Softdown, colosso dell’industria tessile. Indossa un abito color pesca, porta con sé una valigia, una cappelliera e… un segreto. Chiede vitto e alloggio per una settimana, in cambio di una somma generosa. Deve nascondersi da qualcosa, o da qualcuno, e l’unico luogo che le sembra abbastanza sicuro è la dimora di Nero Wolfe. Archie Goodwin, braccio destro del celebre investigatore e tutt’altro che insensibile al fascino femminile, vorrebbe offrirle la stanza degli ospiti. Ma il suo superiore, misogino fino al midollo e fedele alle sue regole ferree, rifiuta: nessuna donna in casa. Nel corso della notte, tuttavia, gli eventi precipitano. Poco dopo l’una, viene rinvenuto un corpo in un androne sulla Ventinovesima Est: è quello della domestica in servizio da Miss Eads. Nemmeno due ore più tardi, la stessa sorte tocca alla padrona. Priscilla giace a terra nel suo appartamento, colpita alla testa con un attizzatoio. Dagli abiti che indossa, sembra sia stata aggredita appena varcata la soglia di casa. Sentendosi responsabile per l’accaduto, Archie decide di dare avvio all’indagine per conto proprio. La prima tappa è la Softdown, dove gli sguardi sfuggenti e le parole misurate dei soci della vittima sembrano rivelare più di quanto celino. Tra verità scomode e segreti sepolti in sfarzosi salotti, Archie e Wolfe si troveranno coinvolti in un caso che va ben oltre un duplice omicidio. Introduzione di Piero Colaprico.
13,50

Il falco

Il falco

Hernan Diaz

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 288

Alaska, fine Ottocento. Avvolti in pellicce e cerate, gli uomini dell’Impeccable osservano dal ponte un mare di ghiaccio senza fine. La goletta è intrappolata tra lastre galleggianti, l’equipaggio da una settimana è preda dell’irrequietezza – finché un’apparizione li scuote dal torpore: da una fenditura a forma di stella, l’unica interruzione in quella distesa bianca che si confonde con il cielo, emerge un uomo imponente e canuto, un colosso completamente nudo grondante acqua. Davanti agli sguardi stupefatti, il gigante si china a raccogliere le pelli per coprirsi e il fucile, che tra le sue mani pare una carabina giocattolo, e avanza deciso verso la nave. Molti, tra gli uomini dell’Impeccable, hanno sentito parlare di The Hawk, il Falco, figura mitica di quelle terre estreme: si dice abbia ucciso a mani nude un orso, sterminato a bastonate una confraternita, guidato intere nazioni e che sia sopravvissuto a ogni genere di sfida. Ora, avvolto in un mosaico di pelli animali, sale a bordo e raggiunge l’equipaggio raccolto attorno al fuoco. È proprio lì, in un silenzio carico di attesa, che gli uomini ascolteranno la storia di quel grande vecchio, Håkan Söderström, figlio di contadini svedesi partito con il fratello alla volta dell’America in cerca di fortuna, separato da lui a Portsmouth, sbarcato per errore in California anziché a New York. La storia di un ragazzo che, per ricongiungersi a suo fratello, attraversa deserti aridi e impietosi e lande gelate, conosce la solitudine e la privazione, si imbatte in individui di tutte le risme e sfugge molte volte alla morte. La storia di Håkan chiamato The Hawk, il Falco, il gigante divenuto leggenda.
13,50

La strana morte dell'Europa

La strana morte dell'Europa

Douglas Murray

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 384

"La strana morte dell’Europa" mostra senza ipocrisie e nascondimenti tre aspetti fondamentali della crisi che scuote il nostro continente, dinanzi ai quali chiudere gli occhi implica soltanto lasciare campo libero all’estrema destra razzista: 1) il radicale cambiamento nella composizione culturale e religiosa che l’immigrazione già comporta e può, a maggior ragione, comportare in futuro; 2) il naufragio del multiculturalismo; 3) l’illusione, coltivata soprattutto dalle élite liberal, di affidare l’integrazione a quella che Murray definisce «cieca fede nella società dei consumi». Questi sono solo alcuni dei motivi per cui la cultura europea, dopo tanti secoli d’oro, rischia di spegnersi. Il venir meno di una narrazione unificante riguardo al passato e di idee su presente e futuro sarebbe stato un problema in qualsiasi momento, ma in un’epoca di grandi mutamenti sociali si sta dimostrando addirittura fatale. La storia ci insegna che alcuni movimenti migratori influiscono relativamente poco su una cultura nel lungo periodo, mentre altri la alterano in maniera irreversibile. Il problema non sta nell’accettare o meno il cambiamento, ma nel comprendere quanto possa essere trasformativo. Dopo aver attraversato il Continente dal cuore della Svezia settentrionale fino al Sud Italia, interpellando politici, esponenti di polizia di frontiera, servizi segreti, ONG e migranti appena approdati, Douglas Murray analizza la crisi dell’Europa odierna e il fallimento abissale delle élite politiche, offrendo al lettore due visioni – una speranzosa, l’altra pessimista – per comprendere cosa sia possibile fare, se ancora qualcosa è possibile.
15,50

Armageddon. La battaglia per la Germania (1944-1945)

Armageddon. La battaglia per la Germania (1944-1945)

Max Hastings

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 754

«La battaglia per la Germania, cominciata come il più imponente fatto d’armi del XX secolo, si concluse nella più grande tragedia umana del Novecento». Come gli studiosi di storia militare sanno, nei mesi che vanno dal 6 giugno 1944 – la data dello sbarco in Normandia – ai primi giorni del maggio 1945 si racchiude la più grande catastrofe della guerra moderna. La lunga marcia dell’esercito alleato per la conquista di Berlino, viziata da gravi incomprensioni ed errori tattici, si scontra, infatti, con un nemico tedesco ancora pienamente in forze e intenzionato a dare battaglia fino al sacrificio dell’ultimo uomo. Un apocalittico scontro finale che, dopo aver esaminato gli archivi di quattro paesi e intervistato centinaia di testimoni diretti degli avvenimenti, Max Hastings ha il merito di ricostruire con un coinvolgente e originale taglio narrativo. A partire dalle battaglie più note, come l’offensiva delle Ardenne o i combattimenti nella foresta di Hürtgen, fino al dettaglio degli episodi meno conosciuti – uno su tutti, la devastante invasione dell’Armata Rossa in Prussia orientale, nella quale morirono oltre un milione di persone –, Hastings segue le manovre di avvicinamento degli eserciti sui due fronti, restituendo abilmente le dinamiche tra soldati, ufficiali e capi insieme con le storie dei singoli. Quanto influì la rivalità tra Montgomery e Patton nella disastrosa Operazione Market Garden ad Arnhem o quella tra Žukov e Konev nell’assedio di Berlino? Quanto la sfiducia, le invidie e gli interessi politici contrastanti tra gli stati alleati allontanarono la fine delle ostilità, moltiplicando il numero dei caduti? Grande racconto storico, che riesce a tenere insieme le dinamiche militari e i drammi della popolazione civile, come per esempio l’Hongerwinter, l’inverno di fame nell’Olanda occupata dai tedeschi, Armageddon è un’opera monumentale, indispensabile per comprendere l’evento in assoluto più importante e cruento del Novecento.
17,50

Niente muore mai. Il Vietnam e la memoria della guerra

Niente muore mai. Il Vietnam e la memoria della guerra

Thanh Nguyen Viet

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 400

«Se l’anima dell’America morirà avvelenata, sul referto dell’autopsia dovrà esserci scritto VIETNAM». Non esistono forse parole più efficaci di queste di Martin Luther King per comprendere che cosa ha significato per gli americani la Guerra del Vietnam. Una guerra persa e, dunque, una guerra cattiva che ha continuato a lungo a fare male e a essere sottoposta a un costante processo di guarigione. Processo cui hanno contribuito in una misura a dir poco decisiva l’industria cinematografica e l’editoria, grazie alle quali gli Stati Uniti, perdenti nel conflitto, hanno vinto nella memoria. Quell’insieme di sanguinose battaglie che hanno causato un numero impressionante di morti in Vietnam, in Cambogia e nel Laos, e che i vietnamiti chiamano Guerra Americana, è diventato così il teatro di una tragedia occidentale denominata Guerra del Vietnam. Questo libro prende le mosse dall’idea che tutte le guerre vengano combattute due volte, la prima sul campo di battaglia, la seconda nei ricordi. Per Viet Thanh Nguyen, autore Premio Pulitzer de Il simpatizzante, scrittore nato in Vietnam ma cresciuto in America, ricostruire la memoria di quel conflitto non è semplicemente un compito cruciale per l’identità dei due paesi, ma la sola condizione possibile perché il cuore degli abitanti di quelle due nazioni, sorte da rivoluzioni e speranze consegnate ormai all’armadio della storia, possa tornare a battere.
14,50

Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale

Guerra bianca. Sul fronte artico del conflitto mondiale

Marzio G. Mian

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 304

Donald Trump vuole prendersi la Groenlandia come fosse un nuovo Congo, Vladimir Putin ha trasformato i 24mila chilometri di coste artiche russe in un bastione nucleare, la Cina muove la flotta per garantirsi il dominio delle rotte polari, la Nato si espande a nord inglobando Svezia e Finlandia. Sul tetto del mondo le potenze si danno appuntamento per il duello finale. E si parla già di “secolo artico”, di Guerra bianca per l’assalto all’Artico, la vera posta in gioco. Marzio G. Mian è tra i pochi reporter internazionali a raccontare da anni sul campo l’epocale trasformazione della regione polare innescata dal cambiamento climatico, e a documentare come lo scioglimento dei ghiacci abbia scatenato la contesa per la conquista dell’unica area del mondo ancora non sfruttata e che nasconde quelle risorse di cui il mondo è più affamato: idrocarburi, minerali preziosi, pesce, nuove rotte strategiche. In questo libro-inchiesta, con le sue esplorazioni dalla Čukotka alla Groenlandia, dall’Alaska al Mare di Barents, dallo Stretto di Bering al Mar Bianco, Mian svela come, dopo l’invasione dell’Ucraina, il Grande Nord sia diventato l’epicentro dello scontro. Il “quinto oceano”, con le sue gigantesche riserve di petrolio e gas, è cruciale per l’offensiva della Russia neo-imperiale: «L’Artico è il bancomat di Putin, per noi è intollerabile» dicono a Washington. Reportage in presa diretta, fatto di storie e testimonianze esclusive, Guerra bianca mostra l’irrilevanza dell’Europa nel Grande Gioco boreale, e come la Cina lassù sia già partner militare della Russia, con navi, satelliti e radar. Le armi sono spianate per la rapina del secolo.
14,50

Breve storia della Resistenza italiana

Breve storia della Resistenza italiana

Max Salvadori

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 336

Nel luglio del 1943, con una missione aggregata all’VIII Armata britannica, Max Salvadori torna in Italia dopo un’assenza di quasi dieci anni. Prima ci sono stati l’esilio, l’adesione a Giustizia e Libertà, la clandestinità, il confino e la fuga. Mentre l’Europa scivolava verso la guerra, Salvadori aveva avviato la collaborazione con l’Intelligence Service, assieme ad altri intellettuali antifascisti quali Lussu, Olivetti, Salvemini, Silone, e ora può partecipare agli sbarchi e alla liberazione della sua patria. Nell’aprile ’45, quale ufficiale di collegamento alleato presso il CLN dell’Alta Italia, rivendicherà con forza agli italiani il diritto di decidere della sorte di Mussolini (al punto che Renzo De Felice lo riterrà una sorta di deus ex machina nella fine del duce). A guerra finita, la ricostruzione della lotta partigiana diventa per lui assillo e priorità: nel 1955 pubblica con Neri Pozza la "Breve storia della Resistenza italiana", che illumina due fasi cruciali della vicenda nazionale: il 1920-22 e, appunto, il 1943-45. Salvadori non esita a ricorrere al concetto di guerra civile, scatenata in primis dagli squadristi sovvenzionati dai gruppi imprenditoriali nell’autunno del ’20, e riaccesa poi dalla Repubblica sociale italiana. Il partigianato diventa così, nella sua lettura, il braccio armato di quell’antifascismo che era stato sconfitto nel 1922. Se alla sua comparsa la Breve storia scontava una certa inattualità (la storiografia del periodo risentiva del condizionamento ideologico dei due blocchi), a ottant’anni dalla Liberazione, la testimonianza di un combattente libero da imposizioni politiche e le sue lucide analisi sull’antifascismo restituiscono tutto il valore a un libro che gli storici resistenziali più attenti hanno sempre considerato fonte imprescindibile.
14,50

Streghe. Le eroine dello scandalo

Streghe. Le eroine dello scandalo

Ilaria Simeone

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 192

1616, Ducato di Milano e Mantova: Caterina de Medici viene accusata di aver gettato un maleficio sul nobile senatore Luigi Melzi, per cui da anni lavora come serva, conducendolo a un rapido e irreversibile declino fisico. Ad accusarla è il figlio del senatore, che si appella direttamente al giudice criminale di Milano, l’unico con autorità sui casi in cui è prevista la pena capitale. Comincia così, senza un vero processo, una vicenda che finisce con l’impiccagione e il rogo della “strega professa”. 1587, Triora, Podesteria della Repubblica di Genova: si apre uno dei più appassionanti processi italiani di stregoneria. Trentacinque imputate, tre magistrature e un’inedita ferocia persecutoria. Il procedimento dura tre anni e distrugge un’intera comunità. 1716, Brentonico, Quattro Vicariati: Maria Bertoletti, detta la Toldina, viene accusata di stregoneria, processata nel foro penale laico e condannata al rogo. Trecento anni dopo, il Comune trentino ha chiesto la riapertura del procedimento. Tre storie ignobili di femminicidi che coagulano, nella banalità del male, sesso e morte, giustizia e ingiustizie, poteri e contropoteri, Chiesa e Stati. Tre storie diverse che sono un’unica storia, quella di un sospetto che nasce dalla pubblica voce, cresce con il panico sociale e prende la via giudiziaria. Ilaria Simeone indossa i panni di una cronista dell’epoca, consulta gli atti, li racconta udienza dopo udienza, in un crescendo avvincente come un thriller, per mostrare qual è, da sempre, la più atavica delle paure maschili: quella nei confronti della donna.
13,50

Il diritto di morire. Le inchieste di Nero Wolfe

Il diritto di morire. Le inchieste di Nero Wolfe

Rex Stout

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 176

È un grigio lunedì di febbraio del 1964 quando un uomo di mezza età si presenta al cospetto di Archie Goodwin, nella casa di pietra arenaria sulla Trentacinquesima Strada di New York, chiedendo di essere ricevuto da Nero Wolfe. È senza appuntamento e, per giunta, a vederlo là fermo sulla soglia, non ha certo l’aria di essere il cliente dell’anno. Se non fosse che il celebre investigatore è in debito da molto tempo con lui. Condotto nello studio e fatto accomodare dinnanzi a Wolfe, Paul Whipple, questo il suo nome, vuota il sacco: suo figlio Dunbar si è innamorato di una ragazza bianca e vuole sposarla. Whipple, però, è certo che Susan Brooke abbia più d’uno scheletro nell’armadio, altrimenti per quale diavolo di motivo un’ereditiera dovrebbe convolare a nozze con un nero che si occupa di diritti civili? Wolfe, tuttavia, fa appena in tempo ad affidare le indagini a Goodwin, noto per la sua spiccata sensibilità in fatto di donne, che la bella Susan viene assassinata. E il principale indiziato sembra essere proprio Dunbar. Introduzione di Sergio Romano.
13,50

La casa sull'estuario

La casa sull'estuario

Daphne Du Maurier

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 320

Dick Young è un giovane inglese con un modesto impiego in una casa editrice londinese e un’ambiziosa moglie americana che lo vorrebbe a New York, a lavorare nella fiorente impresa editoriale di suo fratello. Un giorno Dick viene invitato a cena dall’amico storico dei tempi di Cambridge, Magnus Lane, divenuto nel frattempo un luminare della biofisica. Durante la cena Magnus accenna alla possibilità di ospitare l’amico e la sua famiglia a Kilmarth, nella casa in Cornovaglia ereditata dai genitori. Un’offerta allettante e, per Dick, certamente preferibile alla prospettiva di un trasferimento newyorkese. Un’offerta che tuttavia sembra celare ben più della promessa di lunghe giornate a poltrire in un giardino o a veleggiare nella baia. Una volta raggiunta la casa sull’estuario, infatti, Dick viene introdotto da Magnus in un macabro laboratorio popolato di embrioni sottovetro e teste di scimmia, dove l’amico gli rivela di aver messo a punto una straordinaria droga capace di trasportare direttamente nel passato. Dick si ritrova così a testare la pozione e, subito dopo, a vagare sconcertato nella Cornovaglia del XIV secolo, al cospetto di dame e cavalieri, spettatore invisibile di drammatiche vicende, di intrighi e aperte rivalità, di amori e segreti inconfessabili. La scoperta di Magnus Lane potrebbe stravolgere le sorti del mondo se non fosse che, con l’uso prolungato della pozione, passato e presente finiscono per sovrapporsi in una pericolosa spirale, trascinando il gioco del tempo verso la tragedia.
14,50

Orgoglio bretone. Morte sul fiume Belon

Orgoglio bretone. Morte sul fiume Belon

Jean-Luc Bannalec

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 304

Sono trascorsi cinque anni da quando il commissario Dupin è stato “esiliato” da Parigi a Concarneau, Bretagna, e finalmente le alte sfere lo hanno promosso a dirigente commissario. La promozione, tuttavia, lo costringe a frequentare un corso di aggiornamento presso la polizia di Brest, una noiosa incombenza che Dupin è ben felice di accantonare davanti a un nuovo caso: non lontano da lì, sul sentiero che costeggia il fiume Belon, un’anziana signora a spasso con il cane ha visto un uomo a terra, immobile e ricoperto di sangue. La donna si è precipitata in un ristorante per telefonare alla polizia, ma all’arrivo delle pattuglie del corpo non c’è più alcuna traccia. Giunto su quella che non si può definire scena del crimine, Dupin si rifiuta di considerare inattendibile la testimone solo perché la signora, in effetti, ap - pare un po’ eccentrica, a tratti confusa. Che la scomparsa abbia a che fare con i furti di sabbia lungo la costa, un problema che da tempo si fa sempre più pressante nella zona? Ma ecco che a qualche ora di distanza viene scoperto un altro cadavere – che stavolta non sparisce – sui Monts d’Arrée, un paesaggio arido, scosceso, selvaggio come in una fiaba cupa. Il luogo perfetto per druidi, maghi, fate, nani e altre creature fantastiche. O per nascondere un delitto. Mentre si inerpica sul crinale per raggiungere il punto in cui la vittima è stata gettata di sotto, Dupin non sa ancora di trovarsi di fronte a uno dei casi più assurdi e complicati della sua carriera.
13,50

La mediocrazia

La mediocrazia

Alain Deneault

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2025

pagine: 240

«Non c’è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di paragonabile all’incendio del Reichstag, e l’incrociatore Aurora non ha ancora sparato un solo colpo di cannone. Eppure di fatto l’assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere». Così questo libro annuncia l’oggetto delle sue pagine: la presa del potere da parte dei mediocri e l’instaurazione globale del loro regime, la mediocrazia, in ogni ambito della vita umana. La trattazione che ne segue è una sorta di genealogia di questo evento che, nella prosa accattivante di Deneault, tocca campi differenti – dalla politica (affidata ormai al «centrismo» dei mediocri) all’economia, al sistema dell’educazione, alla stessa vita sociale – offrendo differenti modulazioni di questa forma di potere. Tuttavia, per Deneault, l’avvento della mediocrazia è impensabile senza l’avvento dell’industrializzazione del lavoro – sia manuale che intellettuale – e, in particolare, della sua espressione ultima, quella «Corporate Religion», la religione d’impresa che pretende, nella nostra epoca, di unificare tutto sotto la sua egida e fa sì che i mestieri cedano il posto a una serie di funzioni, le pratiche a precise tecniche, la competenza all’esecuzione pura e semplice. Per affacciarsi nel mondo, oggi, occorrerebbe soltanto dunque occupare il punto di mezzo e abbracciare nozioni feticcio quali «provvedimenti equilibrati», «giusto centro» o «compromesso». Insomma, essere perfettamente, impeccabilmente mediocri.
14,50

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