BEAT: BEAT. Bestseller
Bagliore bretone. Sparizioni sulla costa di granito rosa. Il sesto caso del commissario Dupin
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 288
Ah, che dolcezza la costa bretone in una giornata mite e spensierata, soprattutto se è quella di granito rosa, col suo incantevole bagliore! O almeno, questo è ciò che dovrebbe pensare anche il commissario Georges Dupin, finalmente in vacanza al mare, a Trégastel, con Claire, la sua compagna. La vacanza più lunga della sua vita lavorativa. Peccato che Dupin detesti la spiaggia: non sopporta di starsene in ozio; la crema solare gli finisce sempre negli occhi, e la sua tolleranza verso i cappelli – accessorio indispensabile per ripararsi dal sole bretone – è minima. Insomma, per un parigino purosangue come lui, finito in quell’angolo di mondo contro la sua volontà, l’inferno in terra. Per questo, quando viene a conoscenza di una serie di piccoli ma inquietanti crimini commessi a Trégastel, non si lascia scappare l’occasione di indagare. Anche perché la polizia locale lo sta cercando, sebbene solo come testimone: un’ospite dell’albergo dove alloggia Dupin è scomparsa nel nulla e, poco dopo, un’altra donna viene trovata morta in una cava nei dintorni. È tempo che Dupin, combattuto fra l’amore per il suo mestiere e quello per Claire, che vorrebbe imporgli un riposo assoluto, smetta i panni del turista e riprenda in segreto quelli dell’investigatore, in cui di certo si sente più a suo agio. In men che non si dica si ritrova immerso in una babele di voci, notizie e indizi che si propagano nelle maniere più tortuose: perché a Trégastel i legami di famiglia e le amicizie di lungo corso, se osservati con occhio esperto, svelano più di qualsiasi indagine ufficiale. D’altra parte, Dupin non è il solo a custodire un segreto: i destini delle due donne sembrano intrecciarsi in un passato comune che chiede di essere portato alla luce.
Crimini e ricette. A tavola con Nero Wolfe
Rex Stout
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 280
Non è soltanto un infallibile investigatore, Nero Wolfe, ma anche un raffinato gourmet e un impeccabile gastronomo. I romanzi e le indagini che lo vedono protagonista traboccano di riferimenti al cibo e alla cucina, tanto che nel 1973 il suo padre letterario Rex Stout decise di dedicargli un volume speciale: un manuale culinario che è insieme un ricettario e un viaggio nel suo mondo affascinante ed eccentrico. Dalle sofisticate creazioni del maggiordomo Fritz alle ricette che, pur nella loro semplicità, persino Wolfe giudica all’altezza del suo esigente palato, oltre duecentocinquanta prelibatezze nate tra un delitto e l’altro, dove ogni piatto è un atto d’amore per la cucina. A fare da contrappunto, l’ironico sguardo di Archie Goodwin, braccio destro del celebre detective, che tenta invano di decifrare il misterioso legame del suo datore di lavoro con il cibo: si tratta di vezzo, rito o semplicemente vizio ben coltivato? Grazie a questo libro, i manicaretti serviti nella grande casa di arenaria sulla trentacinquesima Ovest non avranno più segreti. Dalla colazione alla cena, fino agli spuntini, un universo di delizie si dischiude in queste pagine, dove il lettore scoprirà che la cucina, come l’investigazione, non ammette improvvisazioni: servono istinto, misura e una buona dose di passione. Buon appetito. E attenti agli avvelenamenti.
La baia del francese
Daphne Du Maurier
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 240
Nell’Inghilterra del XVII secolo Lady Dona St. Columb vive imprigionata in un’esistenza che la soffoca: banchetti interminabili, feste sontuose, serate di giochi a carte che si trascinano senza scopo. Moglie di un noioso baronetto, un giorno avverte un’improvvisa ribellione nei confronti di quella vita futile. Con i figli si rifugia a Navron, il maniero di famiglia, in un punto sperduto sulle coste della Cornovaglia. Lì sa che ad attenderla ci sarà il tanfo delle stanze chiuse da tempo e la sorpresa irritata della servitù colta alla sprovvista, ma l’idea di continuare a vivere in quella placida indolenza le è ormai insopportabile. A Navron, invece, il silenzio è rotto soltanto dalla presenza di William, l’unico domestico, un uomo minuto e dallo sguardo elusivo, come di chi custodisca un segreto. Mentre intorno alla tenuta tutti hanno terrore del Francese, pirata bretone inafferrabile che da tempo depreda la nobiltà locale. La sua nave, la Mouette, appare e scompare con la marea, lasciando dietro di sé solo rabbia e sconcerto. Un giorno, sui sentieri che conducono al punto in cui il fiume incontra il mare, Dona scorge un’imbarcazione celata in un’insenatura. Sta per voltarsi e fuggire quando qualcuno le getta un mantello sul capo trascinandola via. Condotta a bordo della Mouette, scoprirà che nulla di ciò che i suoi occhi incontrano corrisponde a quello che tutti credono. Con la prosa ricca di colpi di scena di cui è maestra, Daphne du Maurier consegna al lettore un magnifico romanzo d’avventura. La storia di una donna che, fuggendo dalla gabbia dorata della propria esistenza, si abbandona al richiamo del mare, tra i rischi della vita corsara e la vertigine della libertà.
Miss Austen
Gill Hornby
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 304
Nella primavera del 1840 Cassandra Austen lascia la quiete della sua dimora di Chawton per raggiungere la canonica di Kintbury, dove l’amica Isabella Fowle si prepara ad abbandonare la casa d’infanzia dopo la morte del padre, il reverendo Thomas Fowle. Non è una semplice visita di cortesia: Cassandra ha un compito segreto e delicato. Anni prima, lei e la sorella Jane avevano inviato diverse lettere personali a Eliza, lettere che ora possono trovarsi ancora in qualche cassetto dimenticato a Kintbury, col rischio di cadere in mani sbagliate. Custode devota della memoria di Jane, Cassandra si sente chiamata a difenderne il lascito, distruggendo ogni traccia che possa offuscarne la reputazione. Eppure, ciò che non aveva previsto è l’ondata di emozioni che la investe appena varcata la soglia della canonica, un tempo così familiare. Ogni stanza le restituisce l’eco di un passato ormai lontano: la giovinezza, un amore perduto, le speranze infrante. Nella solitudine di Kintbury, Cassandra si trova a misurarsi non soltanto con la memoria di Jane, ma anche con le proprie ombre. Ispirato alla corrispondenza perduta delle sorelle Austen, in gran parte distrutta dalla stessa Cassandra, questo romanzo non soltanto rivela il rapporto di profondo affetto che le univa, ma getta una luce nuova sulla vita dell’autrice di "Orgoglio e pregiudizio".
Dentro soffia il vento
Francesca Diotallevi
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 224
In una conca tra le montagne della Valle d’Aosta è adagiato il borgo di Saint-Rhémy: una striscia di case di pietra dominate da un campanile. Tra i boschi silenziosi che circondano il villaggio vive Fiamma, la ragazza dai capelli rossi davanti alla quale tutti abbassano lo sguardo. Di lei si sussurra che faccia gelare i raccolti, tolga il latte alle vacche e possa addirittura scuotere la montagna: ma è da lei che, al calare della notte, ogni anima del villaggio si reca in segreto. Come faceva sua madre, Fiamma prepara decotti per curare ogni male: infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo, diventano pozioni di una strega che ha venduto l’anima al diavolo. Da quando Raphaël Rosset, il suo unico amico, è partito per la Grande Guerra senza fare ritorno, la solitudine la divora lentamente. Così, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco, a guardare da lontano la fattoria dei Rosset prima di rituffarsi nel buio della notte. Ma qualcun altro guarda lei da lontano: Yann, che non sa perdonarsi di non essere partito per il fronte insieme a suo fratello Raphaël. Finché un giorno di vento scompiglia la pace apparente, portando in paese un gruppo di nomadi: capelli d’inchiostro e sopracciglia come ali di corvo, uomini e donne con addosso l’odore di terre lontane. Hanno accenti misteriosi e, per vivere, riparano pentole. La gente li chiama zingari stagnini e a Saint-Rhémy nessuno ha dimenticato l’ultima volta che gli stranieri si sono accampati tra quelle montagne.
La vita è reale solo quando «io sono»
Georges Ivanovič Gurdjieff
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 192
Tra le figure più enigmatiche e incisive del pensiero spirituale del XX secolo, Georges Ivanovic Gurdjieff, filosofo, mistico e cultore di saperi orientali, ha dedicato la vita alla riscoperta e trasmissione di antiche vie di conoscenza. Dopo decenni di viaggi attraverso l’Asia centrale e il Medio Oriente fonda, in Francia, il suo Istituto per lo sviluppo armonico dell’Uomo, dedicandosi a un’opera di trasformazione interiore che coinvolgerà profondamente molti dei suoi allievi. La vita è reale solo quando “Io sono” è il libro conclusivo dell’opera-mondo Di tutto e del tutto. Frutto di un’urgenza interiore, questo testo nasce come un testamento spirituale, un lascito diretto e senza mediazioni. Gurdjieff vi lavora intensamente fino al 1935, per poi interrompere improvvisamente la scrittura. L’opera, destinata «a coloro che saranno capaci di comprendere le verità oggettive», come scrive egli stesso, appare postuma e rappresenta il grado più esigente e intimo del suo insegnamento. Composto da un prologo, da cinque conferenze tenute a New York nel 1930, e da un ultimo capitolo lasciato a metà di una frase, questo volume è più di un libro: è uno specchio. Qui Gurdjieff non trasmette una dottrina, ma agisce; non spiega, ma pone il lettore di fronte a sé stesso. Il linguaggio si fa asciutto, l’urgenza si fa invocazione: svegliarsi, ricordarsi di sé, integrare pensiero, sentimento e corpo per accedere a una verità viva e operante, poiché «solo chi si ricorda di sé può dire di vivere veramente». Un appello radicale – rivolto a un’umanità smarrita, incapace di distinguere il reale dall’illusorio – con cui Gurdjieff esorta non a credere, ma a lavorare. A vivere. Perché la vita è reale solo quando “Io sono”.
Sissi. La solitudine di un'imperatrice
Allison Pataki
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 448
Nell’estate del 1868, Elisabetta imperatrice d’Austria, conosciuta dai sudditi come Sissi, si rifugia a Gödöllő, la tenuta immersa nella natura alle porte di Budapest. Andata in sposa all’imperatore Franz Joseph a soli sedici anni, Sissi è stata l’artefice del compromesso che ha convinto l’Ungheria a restare nell’Impero, permettendo agli Asburgo di mantenere il controllo su gran parte dell’Europa senza spargimenti di sangue. Un gesto politico audace che le ha assicurato l’amore del popolo, senza però lenire la solitudine di un matrimonio segnato dall’incomprensione. Fuggita dal freddo sfarzo del castello di Schönbrunn e dai rigidi cerimoniali di corte, Sissi può finalmente cavalcare libera nei boschi e godersi, per la prima volta, le gioie della maternità accanto alla piccola Valerie, l’unica tra i suoi figli che non le è stata strappata dalle braccia per essere chiusa nella nursery imperiale. A Gödöllő può anche incontrare lontano da occhi indiscreti il conte Andrassy, ministro degli Esteri dell’Impero, che le malelingue sussurrano sia il vero padre di Valerie. Un giorno, però, una lettera vergata dalla sua secondogenita Gisela infrange la quiete. Nella missiva, Gisela racconta delle dure imposizioni inflitte al giovane principe ereditario Rudolf dal tutore, l’austero conte Gondrecourt. Richiamata a Vienna dai suoi doveri di madre e di sovrana, Sissi torna a Schönbrunn, dove i saloni di rappresentanza e le camere da letto fanno da sfondo non solo a valzer e banchetti, ma anche a tentazioni, rivalità e intrighi crudeli. Allison Pataki tratteggia il volto nascosto di un’icona, protagonista di un’epoca che non seppe comprenderla, né accettarne fino in fondo l’irrequieta, moderna personalità.
Una ragazza da Tiffany
Susan Vreeland
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 504
Nel 1892, a Manhattan, un’elaborata insegna in bronzo con la scritta Tiffany Glass & Decorating Company campeggia sopra una solida porta di vetro molato. Oltre quella porta, si schiude un salone con enormi vetrate sospese e imponenti mosaici alle pareti. E poi vasi dalle trasparenze iridescenti, candelabri Art Nouveau, lampade con paralumi in mille splendidi colori: è il regno di Louis Comfort Tiffany. Figlio di un grande gioielliere, Louis è un artista che coltiva un progetto ambizioso: trasformare il vetro in poesia. Ma il vero cuore della Tiffany Glass & Decorating Company si trova nel laboratorio al quinto piano, dove sono radunate le Tiffany Girls, come amano definirsi le donne che il designer ha riunito attorno a sé. Chi intenta a tagliare lastre, chi a disegnare, chi a dipingere: sono loro le artefici silenziose delle creazioni Tiffany. A sovrintenderle c’è Clara Wolcott Driscoll, vera anima creativa dietro quelle fragili meraviglie che sembrano celebrare la gioia e il mistero di un’epoca che si affaccia al futuro. È lei, infatti, a ideare gli iconici paralumi ornati di libellule, peonie, narcisi e papaveri destinati a fare la fortuna del marchio. Ma il genio di Clara si scontra con le rigide leggi imposte dall’azienda, che pretende dalle dipendenti la condizione di nubili, come sacerdotesse di un culto, costringendole a lasciare il laboratorio non appena l’amore bussa alla porta. Una ragazza da Tiffany non celebra soltanto un talento rimasto sconosciuto, ma illumina gli slanci, i desideri e le ambizioni di una giovane donna nella frenetica metropoli americana, pronta a gettarsi nella grande avventura del Novecento.
La matematica segreta. Un'avventura alla ricerca di noi stessi
David Bessis
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 228
Un singolo pregiudizio è riuscito nell’impresa di convincere metà dell’umanità che la matematica è una terra straniera, ostile e inaccessibile. La missione di David Bessis è demolire questo pregiudizio: la matematica non è riservata a un’élite dotata di un talento speciale. Con sguardo nuovo e appassionato, l’autore ci invita a riscoprire questa disciplina: non un sapere freddo e astratto destinato a menti geniali, ma una pratica viva del pensiero, più simile – ci provoca Bessis – allo yoga o alle arti marziali. Un esercizio della mente, da praticare con lo stesso atteggiamento del bambino che affronta imprese straordinarie come imparare a parlare, camminare, mangiare col cucchiaio. L’idea che alcuni siano “portati” e altri “negati” per la matematica non solo è errata, ma agisce come una profezia che si autoavvera. Effettivamente i matematici utilizzano una trascrizione ostica, ma anche i musicisti, dal canto loro, hanno inventato una lingua assai complessa. Se non fosse possibile ascoltarla, forse anche la musica ci starebbe un po’ antipatica, proprio come la matematica. Allo stesso modo la scienza dei numeri, ci insegna Bessis, si può “sentire”: dobbiamo solo ritrovare la mente curiosa ed elastica di quando da piccoli abbiamo imparato a mangiare col cucchiaio, senza mai pensare: «il cucchiaio mi fa paura». Tra pamphlet sovversivo e avventura cognitiva, "La matematica segreta" regala ai lettori pagine potenti, filosofiche e immaginifiche, che ci spingono a guardare questa forma di conoscenza – e il mondo intero – con occhi nuovi.
Il mio Novecento
Angelo Del Boca
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 576
Nato nel maggio del 1925, ma con ricordi che vanno indietro di almeno un decennio a causa di un padre ossessionato dalle mattanze della Prima guerra mondiale, Angelo Del Boca ha attraversato il secolo breve con lo sguardo lucido e partecipe di chi ha saputo trasformare l’esperienza individuale in coscienza storica. Giornalista, partigiano, inviato speciale e infine storico, si è imposto come una voce imprescindibile nel panorama storiografico contemporaneo, distinguendosi come pioniere negli studi sul colonialismo italiano in Africa. Questa autobiografia è molto più di un racconto personale: è la narrazione vibrante di un secolo feroce, segnato da due conflitti mondiali, dalla Shoah, dai gulag, da guerre senza fine e dall’inarrestabile divario tra un Occidente opulento e il resto del mondo sempre più povero. Con la penna affilata e il passo del grande reporter, Del Boca intreccia la propria vicenda con quella dell’umanità intera, restituendo una testimonianza preziosa e ineludibile del nostro passato più recente. Queste pagine, tuttavia, non si limitano al solo ricordo ma ricorrono a reportage d’epoca, diari, appunti vergati sul campo. Ne nasce un libro raro, capace di cogliere uomini e momenti del Novecento nel preciso istante in cui si fanno Storia. Da un pallido e sfinito Benito Mussolini che il 16 luglio 1944, a Münsingen, in Germania, passa in rivista la divisione Monterosa di cui fa parte l’autore diciannovenne, ad Albert Schweitzer, premio Nobel per la pace, che tra le foreste del Gabon accoglie Del Boca al suono struggente dell’organo; da Madre Teresa, curva e infaticabile tra i lebbrosi di Kalighat, a Muammar Gheddafi, teatrale e stravagante nel suo ampio burnus nero. Protagonisti e comparse di un secolo sfilano come su un palcoscenico in un libro che diventa la prova concreta di come una vita possa consistere, tutta intera, nello schierarsi, con coraggio e passione, dalla parte giusta della Storia.
Marea bretone. Leggende e delitti a Île-de-Seim. Il quinto caso del commissario Dupin
Jean-Luc Bannalec
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 352
Il commissario Georges Dupin, parigino doc trasferito in Bretagna in seguito a «certe controversie», detesta il mare, lo odia con tutte le sue forze. Eppure tutti i casi di cui si occupa ormai da cinque anni a questa parte sembrano avere a che fare con l’acqua salata. Stavolta è il caso dell’omicidio di una pescatrice originaria di Île-de-Sein, isoletta nell’Atlantico a ovest della costa bretone, trovata morta con la gola squarciata e il corpo ricoperto di squame al mercato ittico di Douarnenez, una cittadina sul continente. Si tratta di Céline Kerkrom, donna solitaria e bellissima dal carattere notoriamente schietto e ribelle. Basta poco a Dupin, e ai suoi ispettori Riwal e Kadeg, per capire che quella cattiva fama le viene dal suo impegno contro la distruzione delle riserve marine e il contrabbando, attività cui si è dedicata con energia e che probabilmente le sono costate la vita. Mentre Dupin indaga dalla terraferma (il solo pensiero di salire in barca lo fa star male), a Île-de-Sein viene trovato un secondo cadavere, quello di una biologa marina uccisa nello stesso identico modo. Così Dupin, dopo qualche tentennamento, è costretto a immergersi nel panorama del Parc Iroise, una riserva naturale ad altissimo tasso di biodiversità la cui protezione entra in contrasto con gli interessi di una comunità di pescatori particolarmente avida. La gente di Île-de-Sein, però, è estremamente chiusa e coltiva leggende – come quella di Ys, una misteriosa città sommersa, cuore e fulcro di tutte le storie bretoni – che, nelle parole dei testimoni, si intrecciano al racconto degli eventi accaduti. Forse è proprio in quelle leggende, e nel passato da contrabbandieri degli isolani, che bisognerà scavare?
Una vita intera
Robert Seethaler
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 160
Quando, nell’estate del 1902, il piccolo Andreas Egger giunge tra i monti dell’Austria, resta attonito e muto davanti alle cime innevate. Ha solo quattro anni, ma nessuno si cura della sua esistenza. Tantomeno Hubert Kranzstocker, il contadino che lo accoglie controvoglia. Il bimbo è l’unico figlio di una cognata che ha condotto una vita leggera ed è stata perciò punita dal buon Dio con una tisi che se l’è portata via. Kranzstocker lo tiene con sé unicamente perché reca al collo un sacchetto di cuoio con delle banconote, ma non esita a punirlo con qualsiasi pretesto, fino a segnarlo per sempre nel corpo. Trent’anni dopo, Andreas è ancora lì, tra quelle montagne maestose. Ha svolto dapprima il mestiere di bracciante, poi di guida, e alla fine è entrato a far parte di quell’immensa e implacabile macchina del progresso chiamata Bittermann & Figli, incaricata di costruire una funivia e mutare per sempre il volto della valle. Ma lui non ha alcun interesse per quello che tutti chiamano progresso. Soltanto una cosa gli sta a cuore: incrociare lo sguardo di Marie Reisenbacher, la ragazza dai capelli biondi e la pelle rosea che serve ai tavoli dell’osteria, e che un giorno, sfiorandogli appena il braccio, gli ha lasciato scorgere che, oltre alla brutalità e all’indifferenza del mondo, esiste anche la possibilità del bene e della felicità tra gli esseri umani. Accolto con entusiasmo da critica e pubblico, "Una vita intera", come lo "Stoner" di John Williams, racconta l’unicità di un’esistenza come tante, distinguendosi come «uno dei libri più significativi dell’odierna narrativa tedesca» (il Manifesto).

