Artemide: Proteo
Viaggio in Italia. Roma
Hippolyte Taine
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 232
Quando, nel febbraio 1864, Taine arriva a Roma, si trova di fronte una città dalle tonalità contrastanti. Centro del potere spirituale, ma ancor di più di quello politico, che afferma ogni giorno il suo predominio, anche culturale, sui comportamenti e la mentalità dei suoi cittadini, la città eterna si offre, in tutte le sue sfaccettature, allo sguardo di un viaggiatore non soltanto interessato al suo indiscutibile patrimonio artistico, ma anche intenzionato a comprenderne le implicazioni ideologiche e le dinamiche sociali. Con l'acume di chi sa osservare l'uomo nel suo ambiente, Taine restituisce al lettore un resoconto critico e storico che, incentrato su un presente per lui indissociabile da una ricostruzione del passato, si focalizza, di volta in volta, sul tessuto urbano, sugli elementi architettonici, sulle opere d'arte e sul vissuto dei suoi abitanti. Ne emerge una visione nuova e moderna che, rifiutando gli stereotipi dell'immaginario romantico, si traduce nell'inconsueta raffigurazione di una Roma percepita nella sua struttura multipla e stratificata.
Jeux d'histoire. Histoire, biographie, document, fiction
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 208
Cogliam d'amor la rosa. Variazioni nella poesia spagnola e altrove
Maria Cristina Assumma
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 128
Il fascio di significati simbolici che caratterizza la rosa fa sì che essa funga da motivo chiave di una molteplicità di variazioni poetiche, colte e popolari, alte e basse, eccelse e dozzinali, sacre e profane, serie e facete, caste e oscene, antiche e moderne, di alcune delle quali questo testo intende dare contezza, con una particolare messa a fuoco delle lettere spagnole. Ecco dunque un alquanto bizzarro, policromo mazzo di rose, ove i cantori anonimi della tradizione popolare antica e moderna si affiancano a Orazio, Catullo, Ausonio, Guido Cavalcanti, Cielo D'Alcamo, Lorenzo de' Medici, Bernardo e Torquato Tasso, Pierre de Ronsard, Garcilaso de la Vega, Lope de Vega, Luis de Góngora, Juan Meléndez Valdés, Hermann Hesse, Dino Campana, Ramón Gómez de la Serna, Federico Garda Lorca, Trilussa, Umberto Saba, Jorge Luis Borges, ecc.
Nekya. Resoconto di un sopravvissuto
Hans Erich Nossack
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 112
Testimone oculare dell’Operazione Gomorrah, Hans Erich Nossack (1901-1977), “il più grande scrittore tedesco del dopoguerra” secondo Sartre, traccia in questo come in altri racconti scritti durante e dopo la guerra un confronto serrato con le possibilità di reazione esistenziale al nulla, assurto ad unica certezza ontologica dell’io. Abbozzato nel 1942, Nekyia fu pubblicato con il sottotitolo Bericht eines Überlebenden (Resoconto di un sopravvissuto) nel 1947 e rappresenta uno dei testi di Nossack di più difficile accessibilità. Visione poetica e costruzione intellettuale dal taglio surrealista, il racconto offre, nella sua intricata cornice simbolico-mitica, un viaggio regressivo nell’atemporale. La catabasi apre le porte al dialogo con i modelli della tradizione culturale occidentale, unico residuo del passato annientato dall’incursione della storia, mentre figure archetipiche (che richiamano alla saga degli Atridi) assurgono ad annunciatori di un possibile superamento del trauma, della catastrofe e, soprattutto, della colpa. Il mito di Oreste e il viaggio di Odisseo (esplicitamente evocato già dal titolo, che richiama l’XI Canto dell’Odissea) si intrecciano con visioni apocalittiche e paesaggi lemurici, funzionali alla rappresentazione di quel punto zero che Nossack destoricizza e riconduce al mito.
Lo splendido violino verde
Angelo Maria Ripellino
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 304
"Lo splendido violino verde" è la raccolta della piena maturità di Ripellino, pubblicata con Einaudi nel 1976, due anni prima della morte prematura. Concepito sotto forma di un diario in cui «si riflette, associandosi ai crucci privati, il malessere, l'inclemenza dell'epoca», il libro orchestra i principali Leitmotive dello scrittore siciliano: la teatralità dell'esistenza, la poesia come talismano per 'tenere a bada' la morte, la «buffoneria del dolore». Il commento che accompagna i testi, grazie anche alla consultazione delle agende manoscritte di Ripellino, tenta di districare il fitto tessuto di rimandi e citazioni, che sconfinano nelle arti più disparate, dalla pittura di Chagall all'opera lirica di Donizetti, dal teatro di C?echov e Brecht, filtrato attraverso le regie strehleriane, fino al cinema di Keaton, Chaplin e Fassbinder. Alternando slanci di gioia a note di profondo dolore e giocando sul labile confine tra arte e vita, Ripellino intesse una poesia capace di trasformarsi essa stessa in spettacolo e di rifrangere, come un prisma, i raggi del suo sconfinato orizzonte culturale in un «ribaldo trappolío di colori». Con due scritti di Corrado Bologna e Alessandro Fo.
La scrittura necessaria. Il diario di guerra di Fausta Cialente
Emmanuela Carbé
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 200
Il volume propone una lettura critica del Diario di guerra (1941-1947) di Fausta Cialente, custodito presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia. La scrittura necessaria restituisce la storia degli anni di militanza antifascista di Cialente in Egitto, con la sua collaborazione alle trasmissioni italiane di Radio Cairo e la fondazione del giornale «Fronte Unito», diventato per un breve periodo «Il Mattino della Domenica». La scrittura diaristica diventa per Cialente un esercizio formale in funzione della sua attività politica, un eccezionale momento di confronto con il proprio immaginario e con l'organizzazione "consapevole" della memoria.
Oltre il patto autobiografico. Da Barthes a Coetzee
Lucia Fiorella
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 159
Autobiografie al presente, in terza persona, anonime, fantastico-grottesche, autodenigratorie; e ancora: otobiografie, altrobiografie, autofinzioni, biografie e interviste fittizie. Sono solo alcune delle forme che eccedono la celebre teorizzazione di Philippe Lejeune, che con Il Patto autobiografico (1975) ha rifondato gli autobiographical studies; forme che costringono a estendere via via le definizioni e gli spazi letterari delle scritture della vita. Partendo da una ricognizione storiografica sull'impatto del post-strutturalismo (in particolare di Roland Barthes, Jacques Derrida e Paul De Man) sull'autobiografia contemporanea, Lucia Fiorella prende in esame questi casi-limite a livello sia teorico sia critico, illustrando gli aspetti sperimentali delle opere di grandi innovatori del genere, soprattutto J.M. Coetzee, ma anche di artisti come Emilio Isgrò e Christoph Schlingensief.
Dirottamenti sul tango e sul flamenco. Studi letterari e antropologici
Maria Cristina Assumma
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 152
Un’analisi comparativa tra il tango e il flamenco e il loro rapporto con la poesia colta - in particolare con Adolfo Gustavo Bécquer, Manuel Machado e Federico García Lorca per quanto riguarda il flamenco e con i poeti e i pittori dell’avanguardia italiana per quanto riguarda il tango – sono il tema di questa raccolta di saggi, frutto della ricerca che da anni l’autrice Maria Cristina Assumma conduce sul tema del popolarismo nell’ambito della cultura ispanica.
Twixt land and. Island poetics in anglophone literatures
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 248
Artisti italiani nella letteratura francese contemporanea
Marta Felici
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 164
Il volume si propone di illustrare un filone sempre più presente e proficuo del panorama letterario francese contemporaneo, quello della rivisitazione delle biografie di artisti italiani. Gli scrittori Michèle Desbordes e Mathias Énard, ognuno secondo la propria poetica, si pongono a paradigma di questa tendenza e ne mostrano gli aspetti principali. Da un lato, con il libro "La demande" (1999), Michèle Desbordes ripercorre l'ultima parte della vita di uno degli artisti italiani più famosi, Leonardo da Vinci, creando una fitta rete di corrispondenze tra fonti, biografia personale e il topos della domestica (la servante). Tema che è ugualmente presente nel racconto Artemisia dans la montagne (2006), nel quale lo scrittore rievoca, in poche pagine, la vita della celebre pittrice Artemisia Gentileschi. L'altro grande artista italiano è Michelangelo, "trattato" da Mathias Énard nel romanzo "Parle-leur de batailles, de rois et d'éléphants" (2010), nel quale si fa rivivere un episodio fittizio della vita del Buonarroti: il presunto viaggio dell'artista a Costantinopoli.
Ritratti urbani. Memoria e rappresentazione delle città contemporanee
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 180
Attraverso la ri-definizione delle nuove metropoli, che in Europa è segnata dalla caduta dei 'muri', il volume vuole offrire uno sguardo alternativo e multidisciplinare - dalla storia alla letteratura, dalla sociologia all'architettura - sulle formazioni urbane della 'micropolis' e della 'megalopolis'. Le proposte dei ritratti urbani sono da intendere a titolo d'esempio e come mappatura di momenti rappresentativi e centrali dello sviluppo metropolitano. Tali spaccati trasversali prendono voce attraverso un tipo di rappresentazione che si serve di una visione diversificata per approccio metodologico e rivolta a raccontare le città attraverso l'immagine e la parola. Saggi di Antonello Alici, Veronica Arpaia, Umberto Cao, Maria Serena Felici, Antonella Gargano, Barbara Grüning, Libuse Heczková, Giulia Iannucci, Daniele Nuccetelli, Daniela Padularosa, Maria Paola Scialdone, Katerina Svatonová.
La scena alternativa nella Repubblica di Weimar. Una topografia berlinese
Giulia Iannucci
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 303
Berlino, anni Venti. La città, come la Germania intera, seppur uscita sconfitta dalla Prima guerra mondiale, si trasforma in metropoli e accoglie in sé le diversità più disparate. Tra queste, la scena alternativa ha finalmente l'occasione di trovare i suoi spazi urbani, interni ed esterni. Attraverso un processo di sedimentazione topografica - azione costantemente monitorata dalle autorità in virtù dell'articolo di legge 175 che vietava i rapporti uomo-uomo - l'omosessualità berlinese del tempo, guidata dall'azione pionieristica del sessuologo Magnus Hirschfeld, attraversa la città e determina la propria personale topografia tra il Tiergarten e il quartiere di Schöneberg. Tra tolleranza apparente e reale, l'auto-affermazione della comunità queer sembra realizzarsi in una convivenza possibile all'interno di quel laboratorio culturale, sociale, urbano, economico e politico che fu la Repubblica di Weimar, e in particolare Berlino.