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Artemide: Proteo

La voce del poeta. Federico Garcia Lorca. L'oralità e la tradizione popolare
40,00

Musei invisibili. Idea e forma della collezione nell'opera di Goethe

Musei invisibili. Idea e forma della collezione nell'opera di Goethe

Gabriella Catalano

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2007

pagine: 288

20,00

Scritti sull'arte

Scritti sull'arte

Harry G. Kessler

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2007

pagine: 136

18,00

Ripensare il canone. La letteratura inglese e angloamericana

Ripensare il canone. La letteratura inglese e angloamericana

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2007

pagine: 240

18,00

Dal salotto al partito. Scrittrici tedesche tra rivoluzione borghese e diritto di voto

Dal salotto al partito. Scrittrici tedesche tra rivoluzione borghese e diritto di voto

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2006

pagine: 224

20,00

Marianne Moore. La poesia dello spazio

Marianne Moore. La poesia dello spazio

Paola Nardi

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2006

pagine: 254

18,00

Vestigia longobarde in Italia (568-774). Lessico e antroponimia
25,82

La decima nel Perù. Omaggio a Nicomedes Santa Cruz

La decima nel Perù. Omaggio a Nicomedes Santa Cruz

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 205

La poesia improvvisata o "repentismo" è diffusa, oltre che nei paesi mediterranei, in quasi tutta l'America Latina. Il caso del Perù presenta alcuni aspetti peculiari. La decima, che è lo schema metrico più diffuso in queste terre, anche se non l'unico, entra nel paese andino fin dalla conquista. Dopo avere alimentato la poesia colta e quella popolare per tutto il periodo coloniale, comincia dopo l'indipendenza ad assumere la forma tipica del contrasto, basato sull'improvvisazione. Al tempo stesso, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, diventa patrimonio prevalente della popolazione di origine africana che abita la costa centrale del Perù. Nella seconda metà del Novecento sembra progressivamente esaurirsi l'improvvisazione e predominare il repentismo "impuro", basato su un repertorio scritto. Nicomedes Santa Cruz, sulla cui opera di creatore e studioso è basata questa antologia, rappresenta il culmine di questa stagione. Dopo di lui si apre un periodo ancora in gran parte da esplorare, anche se la ricchezza delle sue pratiche è testimoniata da un lavoro recente di un discendente di Nicomedes, Octavio Santa Cruz. Con il volume viene dato in omaggio il DVD, "Al compas del socabon", un filmato realizzato dallo scrittore cubano David Mitrani, noto anche in Italia come narratore e come studioso della poesia improvvisata.
30,00

Paesaggio senza figure. Quattro saggi rilkiani

Paesaggio senza figure. Quattro saggi rilkiani

Mario Specchio

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 111

I quattro saggi qui raccolti attraversano, con una analisi di altrettanti testi rilkiani - "Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke", "Briefe über Cézanne", "Gedichte an die Nacht", e "Das Marien-Leben" - i primi dieci anni del lavoro del grande poeta praghese. L'autore ha condensato, in studi che hanno accompagnato il suo lavoro di traduttore, un rapporto di lettura e di interpretazione che lo lega, si può dire, da una vita, all'opera di Rainer Maria Rilke. Perciò, pur non avendo l'ambizione di costituirsi come uno studio monografico, il libro sviluppa un percorso critico coerente e strutturato, tratteggiando un vero e proprio ritratto del "primo" Rilke in quel decennio di inizio Novecento cruciale per la storia della sua poesia come lo fu per il destino dell'Europa. Non sfuggirà poi al lettore come il discorso critico, essendo l'autore, oltre che germanista, scrittore e poeta, derivi la sua tensione proprio dall'intreccio speculare tra le ragioni specifiche del testo ed una serrata riflessione sulla poesia e sulla fenomenologia della creazione artistica.
20,00

Rivolta e disincanto. Franz Jung e l'avanguardia tedesca

Rivolta e disincanto. Franz Jung e l'avanguardia tedesca

Monica Lumachi

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 144

Il nome di Franz Jung (1888-1963), rivoluzionario, scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista, non è molto noto in Italia, nonostante figuri ormai nei manuali tedeschi di letteratura. Il volume si propone di presentare un profilo storico-critico di Jung nel contesto più vasto dell'Espressionismo tedesco e delle molteplici culture che innervano gli anni della repubblica di Weimar fino alla sua ricezione nella seconda metà del Novecento. Il primo capitolo tratta gli anni giovanili del bohémien nella Monaco di inizio secolo, tra anarchismo, simbolismo e décadence, fino all'esperienza della Prima guerra mondiale. Il secondo capitolo è dedicato al rapporto con il movimento dada in Germania, di cui Jung si fa promotore. Nel terzo capitolo si affronta la fase dell'immediato dopoguerra - tra rivolta letteraria e rivoluzione politica che ispira la produzione agitprop di Jung. Nelle pagine dell'autobiografia, infine, pubblicata nel 1961, si rintracciano quelle "figure della rivolta" riconducibili a uno specifico immaginario novecentesco, teso tra i poli dell'utopia più radicale e del più totale disincanto. Ne emerge la crisi e la definitiva "perdita di aureola" dell'intellettuale in una Germania scossa dalla guerra, dalla rivoluzione e dalle profonde trasformazioni di una modernizzazione che appare ormai vanificare ogni forma di progettualità.
20,00

Figlia di tutti i paesi

Figlia di tutti i paesi

Irmgard Keun

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 1119

La Figlia di tutti i paesi (1938) - romanzo d'esilio di Irmgard Keun (1905-1982) - è una bambina cosmopolita, che accetta la sua situazione di esiliata in fuga con la famiglia dalla Germania nazista con sorprendente nonchalance e osserva con apparente distacco i genitori che devono lottare con permessi di soggiorno e con insormontabili e quotidiane difficoltà economiche. Ma la presunta ingenuità con cui Kully guarda fatti e persone, facendone scaturire anche situazioni umoristiche, consente in realtà, attraverso la prospettiva infantile, di dire le cose come sono, senza veli, false inibizioni o pregiudizi. Nel romanzo di Keun l'esilio rappresenta così la forma spaesata della scrittura - leggera e ironica, anche se abitata dalla distruzione -, della vita, del senso, della storia e si configura come una complessa topografia che prevede stazioni diverse, l'attraversamento dell'Atlantico e alla fine il ritorno appena accennato in Europa. Ai fenomeni storici si aggiunge una dimensione privata e anche una immaginaria che consente di dar forma a nuove espressioni della memoria e della percezione culturale. La marginalità dell'esilio, che è qui non soltanto condizione reale, ma anche scelta consapevole per il padre di Kully, scrittore colpito dalla censura, porta con sé una carica di innovazione possibile, diviene la base di una pratica intellettuale. L'esilio si trasforma in una condizione permanente, in un incessante movimento.
20,00

Transito libero. Sulla traduzione della poesia

Transito libero. Sulla traduzione della poesia

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2011

pagine: 184

Il volume presenta i materiali del Convegno sulla traduzione della poesia tenutosi a Siena nel 2007 per celebrare la laurea honoris causa conferita dall'Ateneo a Evgenij Michajlovic Solonovic, riconosciuto e premiato traduttore russo di poesia italiana. La prima parte raccoglie interventi di studiosi e poeti che affrontano il tema multiforme della traduzione poetica con approcci diversi, dal momento più strettamente teorico al resoconto dell'esperienza concreta, sulla base di testi diversi e di differenti passaggi linguistici (testi di Remo Faccani, Andrea Landolfi, Annalisa Cosentino, Barbara Ronchetti, Antonella Anedda, Antonio Prete, Maria Sebregondi, Stefano Dal Bianco, Duccio Colombo, Giacomo Magrini, Laura Barile, Mario Specchio, Antonio Melis). La seconda è dedicata in particolare a Giuseppe Gioachino Belli e al suo destino mondiale, e include, oltre ai testi di Alberto Olivetti e Carlo Pestelli, anche la traduzione russa e francese di alcuni sonetti romaneschi con cui Evgenij Solonovic e Jean-Charles Vegliante si sono sfidati a scherzoso "certamen".
20,00

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