Armando Editore: Comunicazione e mass media
Dietro i media del quarto mondo. Nuova geopolitica dell'informazione
Rolando Belvedere
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2011
pagine: 128
Capita spesso che notizie fondamentali riguardanti la politica e la cronaca internazionale vengano ignorate dalla radio, dalla televisione e dai giornali dei 40 Paesi appartenenti allo sprofondo dell'emarginazione meridionale di Africa, Asia e Caraibi. Così, gran parte degli oltre 805 milioni di esseri umani subisce molta propaganda e poca informazione. In questo saggio si analizzano in maniera approfondita i media del Quarto Mondo, le loro contraddizioni, le relazioni con i media del Primo Mondo, gli interessi tutelati, le tecniche di manipolazione e la competizione anche mediatica dei vecchi e nuovi colonizzatori.
A proposito della comunicazione. Come perdere con assoluta certezza le elezioni
Franz Falanga
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2009
pagine: 128
Musei (e mostre) a misura d'uomo. Come comunicare attraverso gli oggetti
Alberto Angela
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2009
pagine: 168
Comunicare attraverso gli oggetti è sempre stato difficile e poco efficiente. Basti pensare ai musei, alle mostre e alle esposizioni. Ma qualcosa sta cambiando. È in corso un'autentica rivoluzione che coinvolge tutti gli aspetti legati ai musei. Questo libro raccoglie i risultati di un'inchiesta che l'autore ha condotto presso i maggiori centri museologici europei ed americani. Nuove strategie espositive che stanno emergendo e che potranno essere estese a qualsiasi situazione in cui si voglia comunicare con gli oggetti.
Che cosa sono i media? Pratiche, identità, influenze
Rémy M. Rieffel
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2007
pagine: 240
Basterebbe pronunciare "i media" e si spiegherebbe tutto sul potere, se non addirittura sulle nefandezze di una forza quanto meno singolare ed anonima. Eppure, nella maggior parte dei casi, il termine rimane vago e ambiguo. "Cosa sono i media?" A questa domanda cerca di dare risposta il presente saggio, scritto da una dei maggiori studiosi a livello mondiale di questo fenomeno che ha cambiato radicalmente la nostra società, nei suoi modi, nei suoi costumi nel suo modo di pensare.
Dopo la «cattiva» maestra Tv il miglior amico è il PC?
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 1996
pagine: 208
L'imminente digitalizzazione integrale del sistema delle comunicazioni rischia di risuscitare la vecchia antinomia tra predizioni apocalittiche e visioni salvifiche nei confronti della nuova fase tecnologica: tanto più che tornano a farsi sentire con insistenza le voci dell'opinione pubblica ostili alla "cattiva maestra TV". Gli interventi raccolti in questo volume travalicano quella sterile antinomia: alcuni di essi cercano piuttosto, con l'esperienza dello psicobiologo e dello psicoterapeuta, di rendere consapevoli i fruitori passivi degli audiovisivi e suggeriscono un modo di confrontarsi con i nuovi media senza che la mente si lasci impigliare né colonizzare da percezioni, immagini e memorie aliene alla storia psichica Giuristi e psicologi esperti delle devianze specialmente minorili ripercorrono poi i temi tradizionali della ricerca sugli effetti" dei media: ne traggono argomenti per sollecitare una regolamentazione in merito, italiana ed europea e una risposta all'interrogativo "che fare?" rispetto alla presunta influenza negativa della televisione. Una risposta che non può essere completa se non tiene d'occhio le trasformazioni che la nuova fase tecnologica porterà nel rapporto tra media e utente, dense di conseguenze rispetto al vissuto sociale del processo comunicativo. Gli autori del volume sono: Alberto Oliverio, psicobiologo; Vittorino Andreoli, psichiatra; Gaetano De Leo e Massimo Termini, esperti di psicologia giuridica; Renato Porro, massmediologo; Luigi Fadiga, presidente del tribunale dei Minori di Roma; Serge Robillard, giurista presso l'European Institute for the Media; Marina D'Amato, sociologa; Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell'età evolutiva; Pierpaolo Donati, sociologo; Fausto Colombo, direttore dell'Osservatorio della comunicazione dell'Università cattolica di Milano; Nicoletta Vittadini, ricercatrice presso lo stesso Osservatorio; Luciano Floridi, epistemologo.
L'oggettività dell'informazione. Tra mito professionale e ideale regolativo
Flaminia Festuccia
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2010
pagine: 112
Esiste la notizia vera, certa e imparziale? Quali sono le caratteristiche di un giornalista oggettivo? Come distinguere una notizia buona da una cattiva, un professionista serio da uno fazioso? Questo libro accompagna il lettore in un viaggio attraverso gli strumenti degli operatori dell'informazione, svelando trucchi e segreti, smascherando miti e fornendo una chiave di lettura del mondo del giornalismo. Perché l'obiettività dell'informazione non può essere un "falso mito" da denigrare, ma deve diventare un ideale a cui tendere attraverso l'applicazione di un metodo rigoroso. Se la censura in Italia non esiste più - almeno ufficialmente - rimane un nemico più insidioso da affrontare: l'autocensura, per far piacere a qualcuno, per non scontentare il "padrone in redazione" o perché il quieto vivere diventa l'unico modo di pensare. Dimenticando il ruolo fondamentale che la libertà di stampa riveste per la democrazia.
Le mail di Ob@ma. I nuovi linguaggi per finanziare una campagna elettorale e vincere le elezioni
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2010
pagine: 224
Secondo le statistiche più recenti, dall'inizio del mandato il partito di Obama ha perso 7 punti percentuali. Dobbiamo rassegnarci a pensare che Barack Obama, la grande promessa, si sia trasformata, in meno di due anni, nella grande delusione? Tutto questo sarebbe inevitabile se l'Obama visibile che conosciamo attraverso i media tradizionali - televisione, radio, giornali non fosse affiancato da un Obama nascosto, quello della rete, che intesse un dialogo costante con i suoi fans rivelando giorno dopo giorno la faccia nascosta del potere, mantenendo e allargando così la loro fiducia. Questo libro raccoglie le mail attraverso cui Obama e il suo staff hanno dialogato con i loro simpatizzanti o semplici curiosi dai tempi della competizione con il candidato repubblicano McCain, fino all'insediamento alla Casa Bianca, dalle dure battaglie per la Riforma Sanitaria e per quella Finanziaria, fino agli eventi più recenti, come la marea nera e la fuga di notizie militari dall'Afghanistan.
Il linguaggio politico della transizione. Tra populismo e anticultura
Lorella Cedroni
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2010
pagine: 96
Questo saggio analizza la trasformazione del linguaggio politico avvenuta in Italia durante il lungo processo di transizione ancora in atto e che ha interessato le tre dimensioni della politica, "politics, polity e policy", ossia: la sfera del potere, l'identità della comunità organizzata e i processi decisionali. Il linguaggio della transizione si configura, pertanto, come linguaggio dell'assoluta contingenza della politica, incapace di tradurre le "issues" politiche e sociali in formule programmatiche adeguate, e di effettuare una concreta politica di governo nell'interesse generale del paese.
I bambini e la pubblicità. Come rendere educativo il messaggio pubblicitario
Roberto Miletto, Alessandra Bellotti
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2003
pagine: 157
Sguardi e saperi. Introduzione alla sociologia dello sguardo
Anne Sauvageot
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2000
pagine: 221
Lo sguardo va al cuore di tutte le nostre attività. E' presente in ogni relazione con il mondo, filtra ed organizza gran parte della informazioni di cui abbiamo bisogno e costituisce sia uno dei maggiori fattori sociali, sia un principio attivo di cambiamento. Lo sguardo è prodotto dal sociale, perché questo lo condiziona nelle forme che ci circondano e che contribuiscono ad edificare dei codici virtuali che generano un habitus percettivo, cognitivo e simbolico. Esso è, allo stesso tempo, produttore del sociale perché il vedere genera sapere, dato che l'elaborazione di concetti inizia con la percezione delle forme.