Archetipo Libri: Strumenti e saggi di letteratura
Lidia a Giosuè. Frammenti di un epistolario
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2011
pagine: 460
Le due curatrici rispolverano un importante inedito che fa luce sulla burrascosa stagione passionale tra Giosue Carducci e Carolina Cristofori Piva: quarantatré lettere - conservate presso la Casa Lyda Borelli per artisti drammatici e operatori dello spettacolo, a Bologna - che la Lidia dei versi inviò al poeta negli anni del loro amore. Il volume presenta la storia di questo epistolario, fornendo un'ampia ricostruzione dei legami delle singole lettere con le corrispondenti del Carducci nell'edizione nazionale, anche se molti testi sono venuti meno, finiti chi sa dove, con vuoti accertati perfino nell'epistolario carducciano.
La scrittura terapeutica. Saggio su Gianni Celati
Anna M. Chierici
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2011
pagine: 268
Il saggio di Anna Maria Chierici pone l'accento su alcuni tratti del lavoro letterario di Gianni Celati, sia esso espresso nella forma più conosciuta del racconto o in quelle più sotterranee della traduzione poetica, del saggio, dell'intervista e di quelle vanvere o fantasticherie ad un tempo disarmate e ficcanti di cui Celati è maestro.
Silvio d'Arzo. Scrittore fra la provincia e il mondo
Elisa Vignali
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2011
pagine: 278
Il volume ricostruisce la parabola inventiva di Silvio D'Arzo nella sua complessa e multiforme fisionomia, affiancando all'analisi testuale, in un rapporto di illuminazione reciproca, la questione del canone e della letteratura minore, gli orizzonti dischiusi dalla più aggiornata geografia letteraria, il rapporto vitale fra scrittura e lettura, l'incontro della narratologia con l'antropologia e con la storia. Su questo sfondo mosso e articolato di problemi si inserisce il commento critico di "Casa d'altri": attraverso riscontri e accostamenti puntuali emerge la folta trama intertestuale dell'opera darziana, di cui vengono mostrati sia i punti di tangenza con il contesto culturale coevo, sia gli elementi di più densa originalità. Il capitolo conclusivo interroga con ragioni nuove la ricezione dell'opera di D'Arzo, misurandone la persistenza nelle generazioni di scrittori più vicine a noi, chiamate a reinterpretare il dialogo mai pacifico tra la provincia e il mondo entro l'orizzonte dinamico e inquieto della globalizzazione.
Biancamaria Frabotta. I nodi violati del verso. Con uno scritto di maria Carla Papini
Marco Corsi
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2011
Un percorso che nasce a margine della scrittura, che ne rileva tratti e caratteri di presenza in termini di intertestualità, ma che cerca, attraverso di essi, di ricostruire per intero l'elaborazione di una poetica. Al lettore è qui proposta un'occasione per sondare la personalità di Biancamaria Frabotta uno dei poeti del nostro tempo - e i caratteri specifici della sua poesia: un connubio, questo, per cui si sono resi indispensabili i modi della digressione e dell'analisi critico-tematica, specie laddove il verso sembra piegare al manierismo, pur conservando la propria cifra individuativa e i tratti pieni dell'esclusività.
Tempo e memoria nel Novecento italiano
Manuela Martellini
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2009
pagine: 124
Punto di partenza e nucleo strutturale di questo contributo su alcuni autori del Novecento italiano è il mito, inteso come recupero di simboli della tradizione letteraria, anche classica, e ricerca di un nuovo e personale codice lirico: una metamórphosis che segue i processi espressivi della fantasia poetica. Dalle tracce, quindi, del mito bucolico in Quasimodo e Ungaretti, segnali di un locus ideale al di là della realtà personale e collettiva dell'uomo, fino agli archetipi classicheggianti della memoria, del tempo, del viaggio, delle origini della propria esistenza, in Cardarelli e Vittorini. Un incontro, quello tra my'tos e póiesis, che conduce, inoltre, ad un processo mitopoietico di creazione di nuovi miti, contemporaneamente individuali e universali, colti nelle loro mutazioni tra passato e presente.
40 sonetti di Shakespeare
Giuseppe Ungaretti
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2009
pagine: 472
Che sensazione si prova a osservare un uomo intento al proprio lavoro, chino su uno scrittoio, mentre fuori, avvolta nella notte, Roma occupata si dibatte tra fame e povertà? Fu in questo modo che Giuseppe Ungaretti tradusse quaranta, anzi quarantuno, sonetti di William Shakespeare presentati qui nell'edizione critica a cura di Rossella Terreni. Che sensazione si prova a varcare le porte del laboratorio segreto di un poeta per assistere al farsi di un'opera letteraria? Questo volume racconta la storia di un libro di traduzioni poetiche nate dall'incontro di due grandi protagonisti della tradizione letteraria europea, Ungaretti e Shakespeare. Attraverso testimonianze e documenti d'archivio, il libro racconta il lento processo evolutivo attraverso il quale acquistarono forma le traduzioni ungarettiane, ricostruisce la storia editoriale dei 40 sonetti di Shakespeare e, varcando i confini dell'opera, recupera il contesto, la rete di relazioni umane, intellettuali, professionali che caratterizzarono la vita del poeta-traduttore dagli anni Quaranta in poi. Un libro per un lettore non sazio della superficie del testo, curioso di andare in profondità, inquieto.