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Libri di Manuela Martellini

L'orizzonte della scrittura. Leopardi, «L'infinito», la traduzione

L'orizzonte della scrittura. Leopardi, «L'infinito», la traduzione

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2022

pagine: 185

In occasione delle celebrazioni del Bicentenario della composizione de L’infinito (1819-2019), la Cattedra Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata ha promosso un incontro interdisciplinare per riflettere sul rapporto tra la lingua poetica leopardiana e le altre lingue e sulle esperienze traduttive che l’hanno riguardata. I saggi qui raccolti seguono una parte ragguardevole del cammino di ricezione dell’idillio nelle letterature straniere (francese, russa, araba, bulgara), affrontando anche le implicazioni del testo con le lingue artificiali, i codici non verbali, la dimensione musicale. Premessa di Fabio Corvatta.
13,00

Latinum bucolicum carmen. Gli «Idilli» di Teocrito nella traduzione di Martino Filetico

Latinum bucolicum carmen. Gli «Idilli» di Teocrito nella traduzione di Martino Filetico

Libro

editore: Pàtron

anno edizione: 2022

pagine: 392

Il volume accoglie la latinizzazione in esametri, realizzata dall'umanista Martino Filetico, dei primi sette Idilli di Teocrito (diffusi secondo la silloge selezionata dal filologo Moscopulo di Costantinopoli). Il Filetico, allievo di Guarino Veronese, dedicò la sua carriera, da un lato, all'insegnamento del greco, al commento, alla traduzione e all'edizione dei classici (Cicerone, Persio, Giovenale, Orazio) e, dall'altro, alla composizione lirica e oratoria (anche con finalità didattiche) e all'opera sua più famosa, il dialogo Iocundissimae disputationes. Gli Idyllia septem, rimasti finora inediti, sono considerati la più antica traduzione umanistica latina dell'opera teocritea e dimostrano un'attenzione precoce del Filetico per il poeta greco. La traduzione è qui edita nelle due redazioni, risalenti agli anni trascorsi come precettore a Urbino (al servizio del duca Federico da Montefeltro) e come professore a Roma (presso lo Studium Urbis), attestate e ricostruite attraverso i testimoni manoscritti e a stampa conservati nelle biblioteche italiane, europee e statunitensi, e delle quali si analizzano le differenze strutturali e testuali.
38,00

L'infinito di Giacomo Leopardi nel mondo

L'infinito di Giacomo Leopardi nel mondo

Libro: Libro rilegato

editore: Centro Naz. Studi Leopardiani

anno edizione: 2022

100,00

Teatro

Teatro

Giuseppe Parini

Libro: Libro in brossura

editore: Fabrizio Serra Editore

anno edizione: 2018

pagine: 240

Il genere teatrale appare presenza ambivalente nella poetica pariniana: attrae Parini per le componenti visivo-musicali, capaci di esaltare il suo sensismo estetico, e per le potenzialità pedagogiche, elemento irrinunciabile per il poeta; ma permane in lui qualche perplessità morale verso le rappresentazioni, possibile veicolo di superficiale divertimento e futili distrazioni. Il volume che qui si presenta offre l'edizione critica e il testo integrale, preceduti da un ampio commento, dei tre lavori teatrali a firma di Parini, composti tutti intorno al 1770: l'Ascanio in Alba, per le nozze tra l'Arciduca Ferdinando d'Asburgo-Este e Maria Beatrice Ricciarda d'Este, L'amorosa incostanza e l'Iside salvata, queste ultime incompiute.
58,00

Teatro

Teatro

Giuseppe Parini

Libro: Libro rilegato

editore: Fabrizio Serra Editore

anno edizione: 2018

pagine: 240

Il genere teatrale appare presenza ambivalente nella poetica pariniana: attrae Parini per le componenti visivo-musicali, capaci di esaltare il suo sensismo estetico, e per le potenzialità pedagogiche, elemento irrinunciabile per il poeta; ma permane in lui qualche perplessità morale verso le rappresentazioni, possibile veicolo di superficiale divertimento e futili distrazioni. Il volume che qui si presenta offre l’edizione critica e il testo integrale, preceduti da un ampio commento, dei tre lavori teatrali a firma di Parini, composti tutti intorno al 1770: l’Ascanio in Alba, per le nozze tra l’Arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este e Maria Beatrice Ricciarda d’Este, L’amorosa incostanza e l’Iside salvata, queste ultime incompiute.
98,00

La figurata scrittura. Percorsi intertestuali tra belle arti e letteratura

La figurata scrittura. Percorsi intertestuali tra belle arti e letteratura

Manuela Martellini

Libro: Copertina morbida

editore: Sette città

anno edizione: 2010

pagine: 284

16,00

Tempo e memoria nel Novecento italiano

Tempo e memoria nel Novecento italiano

Manuela Martellini

Libro: Libro in brossura

editore: Archetipo Libri

anno edizione: 2009

pagine: 124

Punto di partenza e nucleo strutturale di questo contributo su alcuni autori del Novecento italiano è il mito, inteso come recupero di simboli della tradizione letteraria, anche classica, e ricerca di un nuovo e personale codice lirico: una metamórphosis che segue i processi espressivi della fantasia poetica. Dalle tracce, quindi, del mito bucolico in Quasimodo e Ungaretti, segnali di un locus ideale al di là della realtà personale e collettiva dell'uomo, fino agli archetipi classicheggianti della memoria, del tempo, del viaggio, delle origini della propria esistenza, in Cardarelli e Vittorini. Un incontro, quello tra my'tos e póiesis, che conduce, inoltre, ad un processo mitopoietico di creazione di nuovi miti, contemporaneamente individuali e universali, colti nelle loro mutazioni tra passato e presente.
18,00

Antonio Bonfini. Un umanista alla corte di Mattia Corvino

Antonio Bonfini. Un umanista alla corte di Mattia Corvino

Manuela Martellini

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2007

pagine: 98

Il libro ricostruisce il profilo dell'umanista Antonio Bonfini e della sua attività di letterato, dalle Marche (Ascoli Piceno e Recanati) a Buda in Ungheria, dove entra in contatto con le celebri figure del re Mattia Corvino e della regina Beatrice d'Aragona e con la leggendaria Bibliotheca Corviniana, fino ad essere nominato storiografo di corte. Il Bonfini, quale rappresentante tipico dell'educazione e della cultura umanistiche, conoscitore della lingua e della letteratura greco-latina, opera a lungo nella corte ungherese e diventa uno dei più importanti personaggi protetti dal mecenatismo del re. Autore versatile di orazioni, latinizzazioni e opere di carattere letterario, il Bonfini si distingue per le sue attitudini di storico, che, dalla Historia Asculana, alla traduzione delle Storie di Erodiano (di cui si affronta la questione filologica della tradizione manoscritta), alle Rerum Ungaricarum deca des, si muove tra le innovazioni della storiografia umanistica e la riproposizione dei classici..
10,00

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