Antea Edizioni: Le meraviglie

E se un antico poeta avesse scritto questi versi solo per te? In una cantina dimenticata, un tesoro letterario ha atteso per oltre un secolo di tornare alla luce. Il Respiro dei Fiori è una raccolta di poesie inedite di un misterioso autore di fine Ottocento, un’anima sensibile che ha affidato ai fiori il compito di raccontare le passioni, le gioie e le malinconie del cuore umano. Curato dal botanico e scrittore Marco Damele, questo volume è un ponte tra passato e presente, un dialogo silenzioso tra un poeta senza nome e chiunque oggi si lasci incantare dalla bellezza senza tempo della natura. Ogni fiore - dalla passionale rosa alla candida magnolia, dal modesto fiore di campo all’elegante camelia - diventa metafora di vita, custode di ricordi e messaggero di sentimenti universali. Arricchita da suggestive fotografie d’epoca della famiglia Damele e da delicate illustrazioni, questa raccolta non è solo un libro di poesie, ma un’esperienza immersiva. È un invito a rallentare, a riscoprire la meraviglia nelle piccole cose e a lasciarsi avvolgere dal profumo di parole che sfidano l’oblio. A chi erano dedicate queste liriche? Forse a una misteriosa “Signora C.T.C.” , o forse il loro vero destinatario sei proprio tu, che tra queste pagine cerchi un riflesso della tua stessa anima. Apri questo libro e lasciati trasportare in un giardino di emozioni dove la poesia, come un fi ore, non appassisce mai, ma continua a sbocciare nel cuore di chi sa ascoltarla.

Cari lettori, mi è sempre piaciuto gironzolare tra i ricordi, i pensieri, i sogni e a volte tra i rimpianti. Scriverne pagine e custodirli, per avere la possibilità di riviverli in futuro, sentendo ancora e ancora quelle emozioni che ci hanno fatto crescere. È dura riuscire a non pensare, anzi penso che sia praticamente impossibile, perché insieme al cervello ci va di mezzo anche il cuore. Sono sicuro che tanti di voi, si ritroveranno in alcuni versi, in pensieri, in emozioni o storie di questa mia raccolta e spero di cuore che questo venga inteso come un’unione di ciò che abbiamo dentro di noi: L’amore per la vita. Antonio Goffredo

Oltre le porte del Parasio c’è un mondo. È quello di Rachele Bruno, Ele per gli amici, che ha saputo raccontare, in un quaderno prima dimenticato e poi ritrovato per caso, un lungo viaggio poetico disteso tra mare e colline; tra Porto Maurizio, il paese natale sempre conservato nel cuore, e alcune contrade piemontesi (Masserano, Asti, Alba e le Langhe), che sono state tàrsie preziose di un mosaico esistenziale tanto fecondo quanto riservato. In queste pagine ritornate alla luce possiamo scoprire esperienze, persone, ricordi intimi, elementi multiformi di una vita caratterizzata dalla rigorosa consapevolezza dello scorrere del tempo e della precarietà dell’umana esistenza, che trascende la dimensione individuale per raggiungere uno spazio lirico assoluto e, in quanto tale, comune a ogni essere umano; uno spazio dove è possibile incontrare e quindi comprendere sé stessi grazie al prezioso strumento poetico che Rachele Bruno mette a disposizione di ogni lettore.

Ci sono versi, poesie, capaci di essere come un raggio di sole, come una candela accesa nel buio, come un faro che ci proietta all’interno di noi stessi dandoci la possibilità di vedere e riconoscerci. Di capire chi siamo davvero. Ecco, le poesie di Laura Trimarchi donano a ognuno di noi l’avventura del riconoscersi. Nei colori dei suoi versi ritroviamo la voglia di guardare sia dentro noi stessi sia fuori delle nostre mura. SOLITAMENTE SCRIVO SUI MURI è come un invito a volare alto per tornare a credere nella vita. Ho sempre pensato che l’arte abbia il compito di mostrare le nostre debolezze, i nostri difetti, ma che alla fine debba sempre infondere voglia di credere e lottare per la vita. Più il male impera nelle nostre quotidianità, più è fondamentale pensare a un’arte capace di dare corpo alla Speranza.

"Una sera di vent’anni fa, l’incontro con Libereso Guglielmi fu un regalo inaspettato e magico. Trovarsi di fronte a tanta personalità mi annichilì e mi ritrovai ad ascoltare, rapito dai suoi racconti. Se mai avessi dovuto descrivere l’immagine di un saggio, lo avrei fatto disegnando con le parole i suoi tratti e la sua pacata eloquenza. Libereso sapeva anche ascoltare. Gli parlai dei miei sogni, della mia esigenza di schierarmi sempre dalla parte dei più deboli. Raccontai di come la mia anima fosse irrequietamente arroccata all’amore. Gli lasciai alcuni miei scritti e lui mi ricambiò con una serie di disegni, gli stessi che ho conservato in un cassetto sino ad oggi e che fanno parte di questa raccolta di poesie. Una poesia, emozione che diventa versi su carta. Mettersi a nudo, condividendo la parte più intima del mio essere, senza timore del giudizio, con la sola esigenza di comunicare." (Roberto Negro)

Scrivere in versi, comporre una poesia, è come un’anima che arrossisce in silenzio, come una sensazione che perde l’equilibrio e abbraccia una strofa. Leggere una lirica è ascoltare la voce intima che proviene dall’altro lato del tempo e dello spazio, è accarezzare il viso in posti che non puoi raggiungere. E un libro racchiude in un magico scrigno le due fasi di un incanto, come un filo che non esiste che unisce un punto all’altro dell’indicibile. Autore e lettore si incontrano in una suggestione che si chiama contatto, in un luogo così vero che non permette di toccarsi, tra la pelle e il cuore, fraun sentimento e un’emozione, fra un sogno e la realtà. Laddove dimora il respiro.

Undici anni di attimi di ispirazione accolti e fissati al volo su carta, prima che fuggano. Sono poesie scritte dal 2012 ad oggi nei posti e modi più strampalati, ogni volta fermandomi da qualche parte per non perderle, scritte anche con matite per gli occhi, su documenti, fazzoletti di carta, su ciò che avevo dietro in quel momento, per non farle scappare.

Quando la pioggia è battente solo i matti escono dalle tane per godere in pieno della Natura… Via gli orpelli, mi libero di tutto il superfluo, cerco il contatto diretto con la mia terra e le mie origini.