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Alphabeta: Territorio/Gesellschaft

La farmacia del linguaggio. Parole che feriscono, parole che curano

La farmacia del linguaggio. Parole che feriscono, parole che curano

Federico Faloppa

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2022

pagine: 100

Il linguaggio come pharmakon, veleno e medicina al contempo; le parole come veicolo di odio o somministratrici di cura. La discussione pubblica contemporanea, che trova nelle piattaforme social uno spazio privilegiato quanto illimitato, sembra elevare al massimo grado questa intrinseca dicotomia. Il linguaggio può ferire, alimentare contrasti, ricalcare stereotipi, estremizzare posizioni; ma anche costituire una risorsa di consapevolezza e riflessione, e dunque risanare, generare alleanze, tessere relazioni costruttive. Quest'ultima funzione appare però sempre più ostacolata dalla distorsione del concetto di "libertà d'espressione" e da una tendenza generale a fare delle parole strumenti di discriminazione e di esclusione, spesso in maniera subdola e trasversale. In questo breve e agile saggio, ricco di riferimenti multidisciplinari, il linguista e sociologo Federico Faloppa si misura con uno dei temi più "caldi" del nostro presente, approfondendo schemi di comunicazione, dinamiche sociali e meccanismi psicologici che hanno elevato, in certi casi istituzionalizzato, l'hate speech a mezzo pervasivo e al tempo stesso sfuggente e polimorfico.
10,00

La convivenza in Alto Adige 1920-2020–Zusammenleben in Südtirol 1920-2020

La convivenza in Alto Adige 1920-2020–Zusammenleben in Südtirol 1920-2020

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2022

pagine: 350

A differenza della frontiera orientale, i molteplici eventi che hanno interessato il confine settentrionale d'Italia lungo tutto il Novecento costituiscono un patrimonio ancora oggi poco conosciuto, nonostante vi siano contenuti capitoli importanti della storia contemporanea del nostro Paese. A un secolo dall'annessione ufficiale dell'Alto Adige/Südtirol al Regno d'Italia (1920), questo volume collettaneo ripercorre una lunga e complessa vicenda storico-politica che ha prodotto tensioni etniche e atavico risentimento, ma anche un particolare modello di convivenza. Dall'italianizzazione forzata alle Opzioni, dal primo Statuto di autonomia alla Proporzionale, fino alle recenti trasformazioni di un tessuto sociale ed economico sempre più multiforme, i vari contributi propongono un ampio spettro di analisi storiche, sociologiche, politiche e letterarie nonché un modello di indagine applicabile anche ad altre realtà di confine in Europa e nel bacino mediterraneo. Vengono approfonditi in particolare il tema delle minoranze e il legame con la "piccola patria", da cui prendono spunto riflessioni e indicazioni circa possibili forme di convivenza pacifica tra gruppi linguistico-nazionali diversi con una precedente esperienza di conflitto. Argomenti di grande attualità in un mondo lacerato da nazionalismi, regionalismi e populismi dilaganti. Con contributi di: Rut Bernardi, Mauro Cereghini, Alessandro Costazza, Ferruccio Delle Cave, Giorgio Delle Donne, Andrea Di Michele, Maurizio Ferrandi, Hans-Georg Grüning, Ulrike Kindl, Magda Martini, Hannes Obermair, Giorgio Mezzalira, Luciana Palla, Werner Pescosta, Hans Karl Peterlini, Luca Renzi, Patrick Rina, Carlo Romeo, Oswald Überegger, Paolo Valente
18,00

Der Nationalist. Ettore Tolomei. Der Erfinder des Alto Adige

Der Nationalist. Ettore Tolomei. Der Erfinder des Alto Adige

Maurizio Ferrandi

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2022

pagine: 362

Una storia che non comincia con Ettore Tolomei. E che soprattutto non finisce con la sua morte. La controversa figura di Ettore Tolomei (1865-1952) e la sua ingombrante eredità spirituale sono da sempre motivo di contrasti e incomprensioni, persino di eclatanti atti dimostrativi, in quella terra cui egli stesso ha dato ufficialmente il nome. Impossibile, del resto, separare i destini dell'Alto Adige dalla vicenda politica e umana del geografo di origini trentine, che fu dapprima irredentista e infine fascista, e costantemente animato da un nazionalismo fervente, non privo di tratti fanatici. Senatore del Regno e alfiere dell'italianizzazione forzata del Sudtirolo, a partire dai primi anni venti Tolomei, da direttore del Commissariato alla Lingua e alla Cultura per l'Alto Adige, ebbe modo di portare a compimento l'opera di redazione della toponomastica italiana avviata già nel 1906 - dunque ben prima del Trattato di Saint-Germain e dell'avvento di Mussolini - con il celebre Prontuario, pubblicato dal 1916 e con nuove, successive versioni dalla Reale Società Geografica italiana. Toponomastica tuttora in vigore, che non cessa di rinfocolare antiche polemiche o di diventare occasione pretestuosa per minare qualsiasi progetto di reale convivenza tra lingue e culture diverse. A oltre trent'anni dalla prima pubblicazione, questa nuova e aggiornata edizione ripercorre minuziosamente la biografia di un uomo paradigmatico, figlio legittimo del suo tempo. Indaga una personalità a suo modo complessa, nella quale si riflettono i grandi avvenimenti che segnano la storia di un lembo di terra diventato teatro di uno scontro tra nazionalismi tuttora vivi e presenti nella cronaca quotidiana.
18,00

Die Mühen des Erfolgs. Fünfzig Jahre Zweites Autonomiestatut in Südtirol/Alto Adige
12,00

Il caso del partigiano Pircher

Il caso del partigiano Pircher

Giambattista Lazagna

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2022

pagine: 130

«Il caso del boscaiolo altoatesino Pircher è emblematico di tutto un periodo della nostra vita nazionale.» (Umberto Terracini) Preceduto da un'ampia introduzione storica, viene qui riedito il Memoriale sul caso Pircher che Giambattista Lazagna scrisse nel carcere di Fossano alla fine del 1974. Durante la seconda guerra mondiale, il venostano Hans Pircher aveva disertato dalla Wehrmacht svolgendo incarichi di corriere tra gli Alleati in Svizzera e Hans Egarter, capo della Resistenza sudtirolese, e unendosi infine al gruppo dei partigiani della Val Passiria. Nel contraddittorio clima politico del dopoguerra, questi ultimi furono imputati di atti che sarebbero dovuti rientrare nelle amnistie previste per la guerra di liberazione. Dopo una prima assoluzione, Pircher fu condannato nel processo d'appello (svoltosi incredibilmente a sua insaputa). Casualmente arrestato a distanza di anni e trasferito da un carcere all'altro, percorse un lungo tunnel di disperazione e solitudine, fino al provvidenziale incontro con un singolare compagno di detenzione, l'"avvocato dei poveri" Roberto Miroglio. Affiancandone la difesa tecnica, Lazagna denunciò lo scandalo della vicenda su un piano storico, politico e civile, innescando un'ampia campagna di mobilitazione pubblica che portò al condono della pena e alla liberazione di Pircher.
14,00

Der fall des partisanen Pircher

Der fall des partisanen Pircher

Giambattista Lazagna

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2022

pagine: 140

14,00

Il faticoso modello. Cinquant'anni di «seconda autonomia» in Alto Adige/Südtirol

Il faticoso modello. Cinquant'anni di «seconda autonomia» in Alto Adige/Südtirol

Maurizio Ferrandi, Francesco Palermo

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2022

pagine: 112

Nel gennaio 1972 entrava ufficialmente in vigore il secondo Statuto di autonomia dell'Alto Adige, dopo un decennio di trattative tra Roma, Bolzano e Vienna, e nel cupo rimbombo degli attentati dinamitardi con cui si era cercato di ostacolarle a ogni costo. Andava definitivamente in soffitta l'esperimento regionale voluto nel 1948 da Alcide De Gasperi: all'Alto Adige/Südtirol venivano concessi un solido "pacchetto" di competenze e una cospicua dotazione finanziaria destinata a sostenerle. Si profilavano così un sistema amministrativo e un generale progetto di convivenza e tutela delle minoranze spesso indicati in sede internazionale come paradigma virtuoso per la risoluzione di conflitti etnici. Il cinquantesimo anniversario di questo "faticoso modello", secondo una recente espressione di Romano Prodi, offre l'occasione per tracciare un'analisi storica e un giudizio politico, e per trarre un primo bilancio capace di orientare le previsioni per il prossimo futuro. Un giornalista di lungo corso e un giurista considerato tra i massimi esperti in materia di autonomie locali affrontano in questo libro-intervista l'ampio ventaglio di temi che fanno da cornice alla speciale ricorrenza, dal modo in cui fu concepita la "seconda autonomia" negli anni sessanta alle questioni più controverse che ne hanno accompagnato la piena attuazione, fino ai nodi tuttora da sciogliere: la proporzionale, il censimento etnico, la scuola, la toponomastica, le varie declinazioni del concetto di autodeterminazione e altro ancora. Un dialogo serrato che porta inevitabilmente a interrogarsi sul presente e sulle possibilità di adeguare uno strumento giuridicamente complesso quale lo Statuto ai profondi mutamenti sociali in atto.
11,00

I giorni delle gabbie. La battaglia sul censimento etnico in Alto Adige/Südtirol quarant’anni dopo

I giorni delle gabbie. La battaglia sul censimento etnico in Alto Adige/Südtirol quarant’anni dopo

Maurizio Ferrandi, Hans Karl Peterlini

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2021

pagine: 195

Tra il 1981 e il 1982 si consuma una delle più cruente battaglie politiche della storia recente dell’Alto Adige. Il casus belli è la norma di attuazione del nuovo Statuto che colloca nell’edificio dell’autonomia provinciale due pilastri fondamentali: la proporzionale etnica e il bilinguismo. Per disciplinare l’assegnazione dei posti nel pubblico impiego e degli alloggi sociali, la composizione degli enti pubblici e il riconoscimento di una serie di diritti è necessaria, per ciascun cittadino altoatesino, una chiara e vincolante dichiarazione di appartenenza a uno dei tre gruppi linguistici ufficiali attraverso un censimento generale della popolazione. Lo scontro divampa e vede protagonisti, da una parte, Alexander Langer e la Nuova Sinistra-Neue Linke, che sottolineano l’iniquità di un sistema che “ingabbia” le persone in una scelta forzata escludendo mistilingui e alloglotti, dall’altra il “partito di raccolta”, la SVP, che ne difende invece il supposto impianto antidiscriminatorio. La questione approda addirittura alla Camera dei Deputati, che dopo tre giorni di acceso dibattito parlamentare ratifica l’intera normativa. Davanti a Montecitorio, intanto, vengono allestite tre gabbie, a rappresentare plasticamente i tre gruppi linguistici e la “prigionia morale” che ogni scelta etnica impone. A quarant’anni da una vicenda, che alimenterà una lunga e mai sopita coda di polemiche e contrasti, Maurizio Ferrandi ne ripercorre la cronaca e i momenti più significativi e drammatici, ricostruendo una storia che va riletta e riscoperta per capire l’Alto Adige di oggi, le sue specificità e contraddizioni.
15,00

Sturzflüge. Voli in picchiata. Eine Kulturzeitschrift – arm/unabhängig/innovativ/frech/italiano/ladino/etc. 1982-2004. Ediz. multilingue

Sturzflüge. Voli in picchiata. Eine Kulturzeitschrift – arm/unabhängig/innovativ/frech/italiano/ladino/etc. 1982-2004. Ediz. multilingue

Renate Mumelter

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2021

pagine: 268

Quarant'anni fa esatti alcuni spiriti inquieti, stufi dell'inerzia culturale che regnava in Alto Adige, cominciarono a pensare a una rivista. Alcuni mesi più tardi, nel marzo 1982, uscì il numero zero di Sturzflüge (Voli in picchiata), cui seguirono, nell'arco di ventidue anni (fino al 2004) - nonostante le condizioni ambientali sfavorevoli e grazie alla tenace resistenza dei suoi ideatori e curatori - ben 53 pubblicazioni. Il motivo per cui vale la pena, oggi, ripercorrere quella straordinaria esperienza risiede nell'importanza decisiva che ha avuto per un'intera comunità di lettori un canale di dialogo e approfondimento eclettico, aperto a nuove latitudini e non più ristretto entro confini e temi specifici. Grazie all'opera di digitalizzazione realizzata dalla Biblioteca Teßmann di Bolzano, una selezione dei contenuti è ora proposta in un volume illustrato e bilingue, nel quale viene passata in rassegna la storia di Sturzflüge e offerta una ricca documentazione, dalla nascita alle varie fasi di sviluppo, fino all'inevitabile tramonto della rivista. Uno sguardo ampio su una molteplicità di soggetti e argomenti che testimonia di una delle più curiose e versatili imprese culturali dell'Alto Adige.
20,00

I primi cinquant'anni di letteratura altoatesina 1918-1968-Die ersten fünfzig Jahre der Südtiroler Literatur

I primi cinquant'anni di letteratura altoatesina 1918-1968-Die ersten fünfzig Jahre der Südtiroler Literatur

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2021

pagine: 242

Questo volume collettaneo raccoglie gli interventi di autorevoli studiosi di letteratura all'omonimo convegno tenutosi presso l'Accademia di Studi italo-tedeschi di Merano nell'ottobre 2020, in occasione del centenario dell'annessione del Sudtirolo al Regno d'Italia (10 ottobre 1920). La raccolta di saggi intende tracciare un bilancio della letteratura sudtirolese/altoatesina in un periodo (1918-1968) di significativi e talora drammatici eventi storici, di tensioni etniche e trasformazioni sociali, e in una terra che esibisce come poche altre le ferite della storia europea contemporanea. Emergono così stimolanti spunti di riflessione su cinquant'anni di produzione letteraria italofona e tedescofona, in una prospettiva che include autori e autrici che hanno avuto legami più o meno stretti con l'Alto Adige e hanno contribuito a illuminare tappe e caratteristiche della sua evoluzione storica, sociale e culturale. Nella loro varietà di temi e di approcci metodologici, questi contributi hanno il merito di portare alla luce un consistente e oltremodo interessante patrimonio narrativo. Con saggi di Rut Bernardi, John Butcher, Alessandro Costazza, Ferruccio Delle Cave, Siegfried de Rachewiltz, Arnaldo Di Benedetto, Brigitte Foppa, Hans-Georg Grüning, Johann Holzner, Gerhard Mumelter, Alfred Noe, Lorenza Rega, Carlo Romeo, Sigurd Paul Scheichl.
16,00

Die Zeit dazwischen. Südtirol 1918-1922. Vom Ende des Ersten Weltkrieges bis zum faschistischen Regime-Il tempo sospeso. L'Alto Adige tra la fine della Grande Guerra e l'ascesa del fascismo (1918-1922)

Die Zeit dazwischen. Südtirol 1918-1922. Vom Ende des Ersten Weltkrieges bis zum faschistischen Regime-Il tempo sospeso. L'Alto Adige tra la fine della Grande Guerra e l'ascesa del fascismo (1918-1922)

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2021

pagine: 460

Nel periodo tra il novembre 1918 e l'ottobre 1922 - tra la fine della prima guerra mondiale e la Marcia su Roma - non mancarono voci ragionevoli e persone dotate di buon senso impegnate ad accompagnare con saggezza e sensibilità l'inserimento delle "nuove province" nel tessuto dello Stato italiano. In discussione fu persino un possibile statuto di autonomia, che avrebbe potuto disinnescare sul nascere l'aspro conflitto tra centro e periferia. Il tempo concesso alla ragione fu però troppo breve: i nazionalismi esasperati su entrambi i fronti ebbero il sopravvento e il neonato Alto Adige si trovò risucchiato in una spirale di odio etnico e di falsa retorica patriottica, le cui conseguenze politiche e sociali sarebbero state assai durature. Mit Beiträgen von / Contributi di Alice Baccin, Maurizio Ferrandi, Adina Guarnieri, Ulrike Kindl, Hannes Obermair, Günther Pallaver, Werner Pescosta, Patrick Rina, Matthias Schönweger, Oswald Überegger Interviews mit / Interviste con Gustavo Corni, Carlo Moos, Anton Pelinka, Carlo Romeo, Gian Enrico Rusconi, Federico Scarano, Martha Stocker, Hans Woller.
18,00

La montagna disincantata. L'Alto Adige/Südtirol tra mito e presente

La montagna disincantata. L'Alto Adige/Südtirol tra mito e presente

Massimiliano Boschi

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2021

pagine: 192

L'Alto Adige/Südtirol è una provincia "speciale" non solo per statuto istituzionale, ma perché abituata a inquadrare la propria anima plurale entro miti identitari che attingono perlopiù alle complesse vicende del Novecento. Ma questo schema di lettura funziona ancora? O piuttosto ha finito per ridurre i suoi interpreti a migranti nel tempo invece che nello spazio? È ancora veritiera la narrazione di uno spirito efficiente e tradizionalista, di una comunità benestante e conservatrice, di una terra delle opportunità? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che hanno spinto l'autore a salire su bus, treni e biciclette per osservare da vicino, con lo sguardo disincantato del non autoctono, luoghi noti e meno noti, e raccontare quasi in presa diretta un Alto Adige ormai fin troppo "visibile", ma che molti si ostinano a non vedere, per privilegi acquisiti o per pigra consuetudine. Il diario di viaggio diventa così un confronto serrato e pieno di sorprese con le nuove "tensioni" che attraversano questa terra, più legate alla gestione dei flussi turistici e migratori che non alle questioni etniche. Dai nuovi paesi dormitorio alle selfie zones di un turismo di massa e votato all'assoluta comodità, emerge un modello di sviluppo sociale ed economico fragile e non sempre governabile. Un paesaggio umano che fugge dalle cartoline e chiama in causa una certa idea di futuro.
14,00

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