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Adelphi: FABULA

Si vive solo due volte

Si vive solo due volte

Ian Fleming

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 240

Su James Bond, ormai, si direbbe calato il sipario: non è più neanche l’ombra dell’agente «duro e audace» – il migliore fra quelli al servizio di Sua Maestà – al centro di tanti romanzi. L’assassinio di Tracy – per mano del capo della spectre, Ernst Stavro Blofeld – poche ore dopo il loro matrimonio lo ha reso fragile, incapace di portare a termine perfino il più semplice degli incarichi. Quella che M gli prospetta ha dunque tutta l’aria di un’ultima chance: una «missione impossibile» nella terra del Sol Levante da cui dipendono tanto le sorti della Guerra Fredda quanto il suo futuro di spia. Spogliato per la prima volta del suo nome in codice – 007 –, per avere successo in quest’«operazione sul filo del rasoio» James Bond dovrà non solo calarsi in una cultura millenaria così estranea alla sua, ma appropriarsene fino a «mutare pelle»; e dovrà essere pronto, per ripagare l’on contratto con Tigre Tanaka, capo dei servizi segreti nipponici, a fare quello che nessuno è stato finora in grado di fare: introdursi, ricorrendo alle arti segrete del ninjutsu, nel Castello della Morte e uccidere «il Drago» – il misterioso e diabolico dottor Shatterhand, che in un’antica fortezza sulla costa del Kyūshū ha allestito un terrificante giardino dei veleni, dove gente da tutto il Giappone accorre per darsi la morte. Ancora non sa, James Bond – di cui Fleming mette qui in luce come non mai umanità e debolezze –, che riuscire nell’impresa gli offrirà anche l’opportunità di placare la sua personale sete di vendetta.
19,00

Benedetto è il frutto

Benedetto è il frutto

Rachel Ingalls

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 274

Leggendo Rachel Ingalls, abbiamo l’impressione di trovarci in un mondo in apparenza familiare, ma da cui qualcosa ci tiene separati – quasi avessimo varcato una pericolosa soglia invisibile e di colpo vedessimo tutto da un diverso emisfero –, o forse in un sogno, che al tempo stesso ci adesca e minaccia. Nei cinque lunghi racconti, o novelle esemplari, che compongono "Benedetto è il frutto", incontreremo un frate gravido dell’arcangelo Gabriele – questa almeno è la versione che offre ai confratelli del monastero; il creatore di una bambola realissima che con la sua esuberanza sessuale causerà sviluppi imprevedibili, mandando a gambe all’aria la vita familiare dell’uomo; una coppia che viene invitata a una festa in campagna dove tutto sembra normale e insieme spettrale, come sospeso, e che sulla via del ritorno andrà incontro a un’inattesa calamità piovuta dal cielo; una donna in vacanza con il marito e in preda a una subdola mania che suscita domande sempre più angoscianti sul suo stato mentale; e, infine, avremo a che fare con le conseguenze assurde, allucinanti, quasi apocalittiche del furto di una pagnotta. In tutti e cinque affronteremo momenti, personaggi e situazioni fuori da ogni norma, non soltanto letteraria: la migliore introduzione possibile all’universo narrativo di Rachel Ingalls.
20,00

Salmo 44

Salmo 44

Danilo Kis

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 135

«Una sorta di reportage romanzesco sull’universo concentrazionario tedesco». Così, nel 1986, Danilo Kiš definì "Salmo 44", uscito nel 1962, rimproverandosi di «certe cose dette, per mancanza di esperienza, in maniera troppo diretta». Sarebbe tuttavia ingeneroso ridurre questo testo duro e folgorante – ispirato dalla lettura di un articolo di giornale su una coppia di sopravvissuti ad Auschwitz in visita al museo del lager – ad acerba prova giovanile. Le ore spasmodiche che precedono la fuga notturna di Maria, insieme al figlio neonato Jan e alla compagna di prigionia Jeanne, dal campo di Birkenau si dilatano infatti a dismisura nel flusso caotico dei ricordi della giovane protagonista, barcollante «sul limite dell’incoscienza» negli attimi che la separano dalla salvezza o dalla fine. Attraverso quei ricordi Kiš rievoca, con una scrittura che sembra fatta di corpi tremanti, non solo l’orrore dell’Olocausto e degli esperimenti di Josef Mengele, l’improvviso apparire dei «Für Juden verboten» sulle porte dei tram, il massacro di Novi Sad, ma anche l’incontro di Maria con Jakub, l’indimenticabile attesa di lei «in piedi nel buio, immobile» con gli occhi sgranati, chiusa nell’armadio, mentre tra Jakub e il dottor Nietzsche si consuma «un duello segreto, quel gioco pericoloso in cui uno dei giocatori ha dalla sua un fante di picche con due pugnali e l’altro ha soltanto lo scudo aereo dell’azzardo e della ragione». Kiš si conferma, fra coloro che hanno osato narrare il dramma abbattutosi sul popolo ebraico e sull’Europa centrale, voce tra le più potenti e memorabili.
19,00

La signora nel lago

La signora nel lago

Raymond Chandler

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 283

Per la prima e ultima volta nella sua carriera di investigatore privato, Philip Marlowe è in trasferta a Bay City, nella contea di San Bernardino, a un centinaio di chilometri da Los Angeles, con l'incarico di rintracciare la moglie di un riccastro. Ben presto, però, le donne scomparse diventano due: e quando dalle acque di un laghetto di montagna affiorano un braccio, poi una mano gonfia, poi una massa informe e senza lineamenti, senza occhi, senza bocca, un incubo con attaccati dei capelli, Marlowe è costretto a confrontarsi con il primo cadavere – e con il primo mistero. Altri cadaveri e altri misteri spunteranno in rapida successione. Starà come sempre a Marlowe – mentre dall’Europa giungono vaghi, sinistri echi della seconda guerra mondiale – indagare, destreggiarsi, battersi, riuscire a sopravvivere, fra inganni e tranelli di ogni sorta, fra violenza impulsiva e violenza calcolata, fra cinismo e corruzione, anche di chi, come gli sbirri, dovrebbe stare dalla sua parte. E ancora una volta Raymond Chandler, con occhio smaliziato e dolente e una lingua screziata di acume e sarcasmo, stende una livida patina di pietas losangelina sui mortiferi giochi di quelle marionette della vita che si spacciano per esseri umani.
19,00

Gelo

Gelo

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 356

Quando, nel 1963, l’editore Insel pubblicò, con il titolo di "Frost", il romanzo di un giovane autore austriaco esordiente, il mondo letterario rimase folgorato da una voce che non assomigliava a nessun’altra, quasi provenisse da un pianeta alieno. Una voce che, a dispetto dei numerosi epigoni, nulla ha perso della sua unicità, e che oggi come allora subito travolge chi si avventura nelle prime pagine di "Gelo". Dove cupi presagi si manifestano a un tirocinante in medicina, diretto verso una remota regione di montagna: «Ho preso il primo treno, quello delle quattro e mezzo. Viaggiavo tra pareti di roccia. A sinistra e a destra tutto era nero». Il giovane deve assolvere un incarico «assolutamente segreto»: osservare con attenzione, e discrezione, i bizzarri comportamenti del fratello di un medico, il pittore Strauch, che dopo aver bruciato tutti i suoi quadri si è da tempo ritirato in uno sperduto villaggio. La sua destinazione è dunque Weng, «il paese più malinconico che io abbia mai visto», dove «tutto sembra calcolato per riuscire fatale». E non meno inquietanti sono i suoi abitatori: dalla moglie dell’oste, «orribilmente ripugnante», allo scuoiatore che «fa anche il becchino», dal distillatore di grappa, «lungo e secco come un pezzo di legno», al gendarme, che non ha potuto studiare perché il padre temeva che «sarebbe rincretinito». Ma su tutti giganteggia, indimenticabile capostipite dei personaggi di Bernhard, il pittore Strauch, che giorno dopo giorno avvolgerà il giovane, e il lettore, nelle spire del suo folle, ipnotico, labirintico monologare.
20,00

Giorno di vacanza

Giorno di vacanza

Inès Cagnati

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2023

pagine: 151

Non si può crescere in un paese di paludi, di piogge, di nebbie, di terre livide dove tutto muore, senza rimanerne segnati per sempre: di più, senza assomigliare a quel paesaggio inamabile. Né vivere in una casa fatiscente, sperduta fra boschi, malerbe e acque solitarie, dove anche l’amore è intollerabile violenza, senza desiderare che il mondo intero esploda «in una girandola di sangue». Nera come una zingara, taciturna come uno strano fiore selvatico, traboccante di rancore e di disprezzo per se stessa, Galla vorrebbe solo andarsene via, lontano dai troppi lutti, dal peso delle innumerevoli sorelle, da un padre abbrutito dal lavoro, dalla madre che ama troppo per sopportarne la dolente presenza. Ma l’unica possibilità di fuga, oltre ai sogni, è la vecchia e fragile bicicletta dal lamento di salamandra morente, e l’unica meta la scuola dov’è interna, a trentacinque chilometri, in città. Un tragitto che separa due vite e due mondi inconciliabili – la pietraia che non dà frutti e le terre miracolate dalla fertilità –, e che un sabato Galla decide di percorrere per rivedere la madre: sarà un giorno di vacanza sinistro e fatale, dove tutto precipiterà, rivelandole il senso di ogni cosa. Perché il malevolo, straziante paese da cui proveniamo – sembra dirci Inès Cagnati con la sua prosa di insolente intensità – è la carne stessa di cui siamo fatti, e possiamo, se non sbarazzarcene, almeno intravedere nel ricordo le meraviglie di cui era fiorito.
18,00

Il mondo di sera

Il mondo di sera

Christopher Isherwood

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2023

pagine: 394

Affascinante, straricco, amato senza remore dalle donne – e dagli uomini – della sua vita, eppure ignaro dell’effetto che provoca sugli altri, Stephen Monk si trova a riavvolgere il nastro della propria esistenza, devastata dalla crisi del suo ultimo matrimonio. Mentre il mondo precipita a velocità vertiginosa verso il baratro della Seconda guerra mondiale, Monk torna dopo oltre trent’anni alla casa della sua infanzia, in una piccola comunità quacchera della Pennsylvania, nuovamente circondato dalle cure della «zia» che l’ha cresciuto con indefettibile abnegazione. E, costretto all’immobilità da un incidente forse non del tutto casuale, decide di mettere ordine fra le lettere della prima moglie, Elizabeth, una scrittrice di successo scomparsa da pochi anni. Sarà lei, indirettamente, a gettare una luce nella sua confusione, aiutandolo a disfarsi del passato – «Mettilo in una teca di vetro e ammiralo come fosse un tesoro, se vuoi» –, a riflettere sulle leggi imperscrutabili che governano l’attrazione, ad accettare la stranezza del matrimonio, di tutti i matrimoni, almeno quelli che durano. E sarà sempre lei, che in un certo senso ha «inventato» Monk e ne ha fatto «il più realistico» dei suoi personaggi, a fornirgli la chiave per comprendere e perdonare se stesso. Così, nel desiderio espresso da Elizabeth: «Ah, come mi piacerebbe, come mi piacerebbe saper buttare giù a decine di quei vasti, informi romanzi impulsivi, pieni di opinioni contraddittorie e di calore, di energia, di stupidità e di vita», si può leggere in filigrana quello che è mirabilmente riuscito a Isherwood in queste pagine.
21,00

Junky

Junky

William S. Burroughs

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2023

pagine: 256

Era dai tempi delle Confessioni di un mangiatore d’oppio di de Quincey che un cono di luce così livida, spietata, non cadeva sulla terra desolata battuta dal tossicodipendente. Burroughs, che tossicodipendente lo è stato a lungo, impenitente e irredento, cerca qui la nostra complicità, ci invita nel mondo criminale mettendo a nudo il nostro voyeurismo, ci attira, ci porta dove vuole finché siamo costretti a domandarci: da che parte stiamo? Dov’è la linea che separa legalità e criminalità? E prima ancora: chi è a tracciarla? Junky è l’unica storia trasparente di Burroughs, lucida, tesa, asciutta, anche se in queste confessioni si incontrano formule e immagini che per forza visionaria adombrano episodi e figure dei romanzi a venire. È come leggere due libri simultaneamente, l’uno insolitamente diretto per uno come lui, l’altro complesso, tortuoso, ingannevole. E le due maschere si danno di continuo e impercettibilmente il cambio sul volto sempre sfuggente, misterioso, magnetico dell’autore.
19,00

Un giorno come un altro

Un giorno come un altro

Shirley Jackson

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 277

Quando Shirley Jackson arrivò in ospedale per la nascita del terzo figlio, l’impiegata all’accettazione le chiese quale professione svolgesse. E alla risposta «Scrittrice», replicò imperturbabile: «Io metterei casalinga». Senza volerlo, quell’impiegata aveva toccato un nervo scoperto – e colto nel segno. L’autrice di uno dei più celebri e disturbanti racconti della letteratura americana moderna era anche, come emerge dagli irriverenti aneddoti familiari, un’eccentrica donna di casa e una madre spassosa e piena d’inventiva. Ed è impossibile non riconoscere qualcosa di lei nelle stravaganti Mary Poppins che popolano questa raccolta, accompagnate da gatti parlanti e in grado di confezionare abiti con le coccinelle e i denti di leone del giardino. Quanto al lato più macabro – quello che la spinge ad affrontare tormenti, aberrazioni, crudeltà, a sondare normalità, follia, soprannaturale e sordido, o ancora a rendere sottilmente inquietante la banalità di «un giorno come un altro», appunto –, il lettore non avrà che l’imbarazzo della scelta. Nessuno meglio di Shirley Jackson conosce «il male incontrollato» che si cela sotto la più linda e ordinata delle superfici. E solo lei sa mescolare assurdo, comico e spaventevole – avvelenata mistura –, portandoli alle estreme conseguenze con un’economia del dettato e un’acutezza del dettaglio del tutto inconfondibili.
19,00

Il lungo addio

Il lungo addio

Raymond Chandler

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 437

Il lungo addio è il canto del cigno di Marlowe, nero come il peccato, nero come il genere che, con noncuranza, Chandler aveva inaugurato e portato ai massimi splendori. È il suo romanzo più complesso, più compiuto e sentito, e in uno dei protagonisti – lo scrittore Roger Wade – è dato leggere in filigrana un larvato autoritratto. Acquistare delicatezza senza perdere forza, si augurava Chandler a inizio carriera, e ora il dono è suo, è nelle sue mani. È anche un lungo addio al personaggio del detective malinconico e blasé, che per quante bevute si conceda, per quante sparatorie, pestaggi e tradimenti, inganni e disinganni debba subire, non perde mai l'ironico aplomb, né la battuta icastica. La sua inconfondibile silhouette in dissolvenza, con il fedora sulle ventitré e la cicca all'angolo della bocca, è forse l'ultima reincarnazione del cavaliere dalla malinconica figura. È un lungo addio, ripete in sottofondo la canzone che ci accompagna, struggente e sincopata, fino al termine del libro e della notte di Los Angeles. Un lungo addio da dire solo quando significa qualcosa, solo quando è triste, solitario... y final.
24,00

La fornace

La fornace

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 225

Le voci non sono concordi, in paese: c'è chi dice con «due colpi alla nuca», chi parla di «due colpi alla tempia», chi asserisce «tre colpi». Sta di fatto che la notte tra il 24 e il 25 dicembre Konrad, «persona senza dubbio eccentrica ma al tempo stesso insignificante», ha ammazzato la moglie con una carabina Mannlicher. Sì, quella moglie invalida, «immobilizzata per metà della sua vita in una sedia a rotelle francese costruita apposta per lei». È stata trovata con il cervello spappolato – che «ricordava il formaggio Emmental» precisa il giudice distrettuale – nella loro casa. Sempre che si possa chiamare casa la fornace della calce in disuso dove i due abitavano, e che «già dall'esterno dà l'impressione di un carcere»: completamente isolata, camere vuote, pareti nude, porte sprangate, solide inferriate alle finestre, per «proteggersi contro il mondo esterno al quale erano finalmente riusciti a sottrarsi». Un «luogo di tenebra» dove tutto è «grottesco», ma ideale, anzi indispensabile per Konrad, perché l'assenza quasi assoluta di rumori acuisce straordinariamente le facoltà dell'orecchio, condizione vantaggiosa per il saggio epocale che da decenni sta cercando invano di scrivere, e che si intitolerà L'udito. Un luogo che diventerà teatro del progressivo inabissamento dei due in un microcosmo maniacale e allucinatorio.
19,00

Il lampadario

Il lampadario

Clarice Lispector

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 282

Nella grande casa in cui, magra, scalza, solitaria, la piccola Virgínia si aggira «in concentrata distrazione» i mobili spariscono un po' alla volta, «venduti, rotti o troppo vecchi», e le porte si aprono su stanze in cui regnano «il vuoto, il silenzio e l'ombra». Abbandonato nella vasta sala da pranzo – dove brillano «vetri e cristalli addormentati nella polvere» – c'è però un lampadario, unico sopravvissuto di antichi fasti: «Il grande ragno avvampava», e Virgínia «lo guardava immobile, inquieta, sembrava presagire una vita tremenda. Quell'esistenza di ghiaccio». Ma soprattutto insieme a lei c'è Daniel, il fratello di poco più grande, che da quando è nata la considera «solo sua», che la protegge e la tormenta, e con lei condivide straordinari segreti: dal misterioso cappello che vedono scivolare lungo il fiume – e che immaginano appartenga a un annegato – alla scatola piena di ragni velenosi di Daniel, fino alla Società delle Ombre di cui sono gli unici membri. Quando i due, cresciuti, lasceranno insieme la tenuta di Granja Quieta per andare a studiare in città, i loro destini si separeranno. E quando, dopo un'ardua educazione sentimentale, Virgínia deciderà di tornarci, capirà «che il posto dove si è stati felici non è il posto dove si può vivere»: sul treno che la riporterà lontano si accorgerà di essersi scordata di guardare il lampadario e saprà «di averlo perduto per sempre», così come ha perduto per sempre la sua infanzia miserabile e incantata. Lispector narra questa struggente iniziazione alla vita con la sua lingua lussureggiante e visionaria: «attenta» ha scritto Franco Marcoaldi «al cuore che batte, alla vena che pulsa, alla vibrazione cieca del sentimento nel corpo».
19,00

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