Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Thomas Bernhard

Antichi maestri

Antichi maestri

Thomas Bernhard

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2019

pagine: 188

«Abietto, ridicolo, orrendo, sgradevole, insopportabile, ripugnante, disgustoso, ignobile, abominevole: sono questi gli aggettivi che ricorrono sulla bocca di Reger quando parla del mondo e della vita, della società e degli uomini, della cultura e dell'arte. Sì, anche di quell'arte che egli conosce come pochi, forse come nessuno, e nella quale ha sempre cercato la propria salvezza, ma che anche nelle sue espressioni più eccelse (i "capolavori" dei Grandi Maestri) si è rivelata un rimedio illusorio. "Antichi Maestri" uscì nell'85, quattro anni prima della morte di Bernhard. Come in tutti gli altri suoi libri, anche in questo una cosmica nausea si abbatte come una lava su tutto e su tutti, uomini e istituzioni, cultura e società, e soprattutto sull'universale trionfo del kitsch nel pensiero e nell'arte» (Ruggero Guarini).
12,00

Gelo

Gelo

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 356

Quando, nel 1963, l’editore Insel pubblicò, con il titolo di "Frost", il romanzo di un giovane autore austriaco esordiente, il mondo letterario rimase folgorato da una voce che non assomigliava a nessun’altra, quasi provenisse da un pianeta alieno. Una voce che, a dispetto dei numerosi epigoni, nulla ha perso della sua unicità, e che oggi come allora subito travolge chi si avventura nelle prime pagine di "Gelo". Dove cupi presagi si manifestano a un tirocinante in medicina, diretto verso una remota regione di montagna: «Ho preso il primo treno, quello delle quattro e mezzo. Viaggiavo tra pareti di roccia. A sinistra e a destra tutto era nero». Il giovane deve assolvere un incarico «assolutamente segreto»: osservare con attenzione, e discrezione, i bizzarri comportamenti del fratello di un medico, il pittore Strauch, che dopo aver bruciato tutti i suoi quadri si è da tempo ritirato in uno sperduto villaggio. La sua destinazione è dunque Weng, «il paese più malinconico che io abbia mai visto», dove «tutto sembra calcolato per riuscire fatale». E non meno inquietanti sono i suoi abitatori: dalla moglie dell’oste, «orribilmente ripugnante», allo scuoiatore che «fa anche il becchino», dal distillatore di grappa, «lungo e secco come un pezzo di legno», al gendarme, che non ha potuto studiare perché il padre temeva che «sarebbe rincretinito». Ma su tutti giganteggia, indimenticabile capostipite dei personaggi di Bernhard, il pittore Strauch, che giorno dopo giorno avvolgerà il giovane, e il lettore, nelle spire del suo folle, ipnotico, labirintico monologare.
20,00

Autobiografia: L’origine-La cantina-Il respiro-Il freddo-Un bambino

Autobiografia: L’origine-La cantina-Il respiro-Il freddo-Un bambino

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 574

«Noi siamo condannati a vivere una vita, e dunque la nostra è una condanna a vita, per uno o più delitti, chi lo sa?, che non abbiamo commesso, oppure che commettiamo di nuovo per altri che verranno dopo di noi. Non siamo stati noi a chiamarci in vita, tutt’a un tratto siamo esistiti e già in quell’istante ci hanno resi responsabili. Abbiamo acquistato in capacità di resistere, nulla ormai può farci capitolare, non siamo più attaccati alla vita ma nemmeno la svendiamo a un prezzo troppo basso, questo era quello che avrei voluto dire, ma non l’avevo detto. Tutti qualche volta alziamo la testa credendo di dover dire la verità o quella che sembra la verità, e poi di nuovo la incassiamo nelle spalle. Questo è tutto». (Thomas Bernhard)
16,00

Correzione

Correzione

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 352

«Perché un corpo sia stabile è necessario che abbia almeno tre punti d’appoggio» dice uno dei protagonisti di questo romanzo, che George Steiner considerava il capolavoro di Bernhard e «fra i più importanti del Novecento». I tre punti d’appoggio sono qui l’anonimo narratore, il taciturno imbalsamatore Höller e soprattutto Roithamer, docente di scienze naturali a Cambridge, cui la figura di Wittgenstein presta più di un dettaglio biografico. Con lucida ostinazione Roithamer ha realizzato nel centro esatto della foresta del Kobernausserwald, dove lui e la sorella, la sola persona che abbia amato, sono cresciuti, un temerario progetto architettonico – un cono perfetto, utopistica dimora felice – che lo ha prosciugato di ogni energia. Alla sua morte Höller invita il narratore nella soffitta della casa dove abita, nel punto più impervio di una gola: lì, nel fragore assordante del fiume che si getta fra le rocce, Roithamer si era ritirato per lavorare al cono, lì sono conservati i suoi libri e le sue carte, fra cui un manoscritto ossessivamente riveduto e corretto. Sullo sfondo di una natura ostile e insieme familiare, la voce di Roithamer si intreccia alle parole e ai silenzi dei due amici, mentre la scrittura di Thomas Bernhard ci sospinge implacabile fino ai limiti estremi del pensiero, fino all’ultima correzione – quella che, nel tentativo di emendarla, estingue l’esistenza stessa.
20,00

Teatro. Volume Vol. 1

Teatro. Volume Vol. 1

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: 265

Questo primo volume raccoglie tre testi dei primi anni Settanta: Una festa per Boris (1970), La forza dell'abitudine (1974) e Il riformatore del mondo (1975). Una festa per Boris è l'esordio teatrale, un po' beckettiano, di Bernhard: una tragicomica sfilata di personaggi senza gambe. La forza dell'abitudine è una tagliente e grottesca parabola della ricerca di perfezione artistica, ambientata in un circo emblematico. Il riformatore del mondo è l'autorappresentazione di un vecchio delirante che si atteggia a coscienza del pianeta degradato e a nuovo ordinatore di questo caos.
18,00

Amras

Amras

Thomas Bernhard

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 112

«Scritto nel 1964, subito dopo “Gelo”, “Amras” è la storia di due giovani fratelli costretti a vivere in una torre, nei dintorni di Innsbruck, isolati dal mondo. Viene rievocata la storia della loro famiglia: i dissesti economici causati dal padre, l'epilessia della madre, il clima persecutorio dell'ambiente politico e culturale tirolese. La loro ambigua e morbosa simbiosi verrà spezzata drammaticamente. Lo stile del racconto è già caratterizzato da un flusso verbale a forte carica emotiva, ma la scrittura non è ancora venata dal cinismo beffardo dei libri successivi. È l'opera che piú si avvicina a una precisa e profonda «cognizione del dolore». Forse per questo in piú occasioni Bernhard stesso disse che “Amras” era il suo libro piú riuscito. Il racconto esprime, allo stesso tempo, la strenua volontà e l'impotenza dei personaggi di vivere nella realtà, e la rappresentazione di questa aporetica situazione esistenziale è affermata (e simultaneamente negata) con perfetta corrispondenza dai modi retorici che compongono il testo. Bernhard presenterà cosí il racconto in un autocommento mai pubblicato: «ad essere descritta è una superficie. Solo la descrizione di una superficie è possibile “Amras” descrive una minima parte di un processo di dissoluzione di una genialogia [sic] familiare tirolese in cenni allusivi». I due protagonisti - divisi dentro e fuori se stessi, a partire da un'unità impossibile da ricomporre - sono calati in un mondo irto di contraddizioni, gettati nel buio del loro destino. E mentre il senso della loro vita si disperde, abbandonandosi nel flusso della frammentarietà, la narrazione, a sua volta, devia e divide i segni per impedire che questi s'irrigidiscano trafitti da un unico significato. La sfida per l'autore è descrivere il caos senza mai cedere un centimetro al caos. Nonostante la superficie non sia mai levigata dalla sintesi, in “Amras” va notato il modo in cui Bernhard collega elegantemente forme narrative eterogenee, dando l'impressione di un'unità di racconto che invece tradisce numerose lacune e cesure. Ardite modulazioni in cui piacere e dolore, oscurità e sapere s'intrecciano indissolubili.» (Dalla prefazione di Vincenzo Quagliotti)
15,00

Teatro. Volume Vol. 2

Teatro. Volume Vol. 2

Thomas Bernhard

Libro

editore: Ubulibri

anno edizione: 1984

pagine: 204

15,49

L'imitatore di voci

L'imitatore di voci

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1987

pagine: 166

15,00

Il respiro. Una decisione

Il respiro. Una decisione

Thomas Bernhard

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1989

pagine: 128

18,00

Amras

Amras

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2022

pagine: 152

Segregati in una torre – al tempo stesso eremo mistico e simbolo della loro tradizione familiare – due fratelli vivono un tempo sospeso e dilazionato, dopo il suicidio dei genitori, cercando un impossibile approccio all’Assoluto. In questo bruciante racconto della maturità, ritenuto dall’autore il proprio capolavoro, Thomas Bernhard ha condensato i motivi e i temi cardine del suo intero universo poetico. Poche pagine della letteratura sono così struggenti come quelle in cui il narratore rievoca i momenti precedenti il tentato suicidio della famiglia. Quei suoni che provengono dalla strada, le figure ancora intraviste dalle tende tirate nell’incombente buio della sera, i libri di poesia ancora compulsati, i noti oggetti e volti quotidiani, percepiti in un istante che si avverte come estremo, l’improvviso e imprevisto piacere delle proprie «mani, voci e idee»: tutto questo è inaspettatamente evocato con un amore segreto e umanissimo, che restituisce alla vita tutta la sua aura sacrale, sia pure nella consapevolezza tragica e piena del suo incancellabile dolore. (Luigi Reitani)
21,00

Estinzione

Estinzione

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2020

pagine: 494

«L’atmosfera è così folta di ossessioni, di fantasmi e di odio, il ritmo è così affannato e trafelato, da suscitare in noi eccitazione e inquietudine. Ogni istante, subiamo una specie di contagio. Così non ci resta che avanzare molto lentamente in questo bellissimo libro: come se prendessimo un veleno, che a dosi più forti potrebbe esserci mortale. Se vogliamo comprendere chi parla, racconta, blatera, insulta, fantastica, divaga, delira nelle cinquecento pagine di Estinzione, dobbiamo immaginare che Franz Josef Murau non è nato, ma è stato gettato nel mondo, come una figura gnostica, dopo aver commesso qualche peccato innominabile ... Come Dostoevskij, al tempo delle Memorie del sottosuolo, Thomas Bernhard pensa che l’artista debba travestirsi da ossesso: soltanto l’ossessione ci consente di distruggere le folte difese che nascondono la verità, e di penetrare là in fondo, nell’abisso, dove vive il segreto. Solo il fuoco, il gelo, la terribile "arte dell’esagerazione", ci permettono di scrivere libri degni di questo nome».
14,00

Sotto il ferro della luna

Sotto il ferro della luna

Thomas Bernhard

Libro

editore: Crocetti

anno edizione: 2020

pagine: 144

"Quest'anno è come l'anno di mille anni fa, non sappiamo nulla, non sappiamo nulla del declino, delle città sprofondate, del vortice in cui sono affogati cavalli e uomini".
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.