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"Quel vizio di vivere" conclude la trilogia del professore, personaggio del secondo Novecento con tutte le contraddizioni di questa epoca, uomo disincantato e pur intriso di umanità in eterna contraddizione fra egoismo e sentimento. È nel duello testa contro cuore il fascino di questo personaggio e di questo scrittore.

Tutto ciò che Shannon voleva, da quell'escursione di tre settimane nello Yosemite, era poter staccare la spina. Il suo obiettivo primario era immergersi nella natura, adeguarsi ai suoi ritmi, godere dei suoi profumi e dei suoi colori. L'ultima cosa che si aspettava era di incontrare un ragazzo, tanto affascinante quanto presuntuoso, in grado di farle saltare i nervi ad ogni occasione. Thomas è uno dei responsabili dell'escursione. Il suo compito è di seguire i ragazzi, insegnare loro come sopravvivere nella natura più selvaggia, farli avvicinare agli sport estremi che lui stesso pratica con tanta passione. Ha un debole per le belle donne e non perde occasione per infilarsi nel loro letto, persino in quello delle sue allieve. Costretti a lavorare fianco a fianco per settimane, Thomas e Shannon dovranno riuscire a trovare un compromesso. Un punto d'incontro che metterà in discussione ogni cosa, che li costringerà a guardarsi dentro e a fare i conti con i limiti che ognuno di loro ha auto-imposto alla propria vita.

"La Spa per la mente" è un manuale di self help per donne. È un libro che racchiude 10 segreti per aiutare le donne a ritrovare un equilibrio nella loro vita personale e professionale. Il tutto condito con leggerezza ed ironia.

Come ha fatto il pittore Pieter Paul Rubens a ricopiare la parte centrale dell'affresco della Battaglia di Anghiari di Leonardo Da Vinci senza averlo mai visto? Tale affresco, realizzato da Leonardo nel 1503 all' interno del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze, venne distrutto nella parte superiore dalle fiamme, durante l'asciugatura. Al mistero sulla copia del Rubens si unisce quindi quello sulla Battaglia di Anghiari di Leonardo, esposta al pubblico per cinquant'anni e poi nascosta in seguito alla ristrutturazione del Salone ad opera di Giorgio Vasari. Ma sarà proprio il "cerca, trova", l'enigmatica parola-guida scritta sul gonfalone della Battaglia di Marciano da Maestro Vasari, la chiave della ricerca di Paul Rubens a partire dalla quale egli svolgerà la propria indagine.

"Sono magica! Posso creare io stessa la vita più felice che io riesca a immaginare! Lo posso fare! Continuo a ripetermelo, per convincermi ancora che è tutto vero!". "Johaniel e la nave chiamata Universo", è un libro che porta alla luce il potere di creare la propria vita partendo delle intenzioni personali e, successivamente, mostra come manifestarle nella realtà in modo consapevole. Il lettore si sentirà spinto naturalmente a osservarsi da un punto di vista interiore e, soprattutto, si convincerà a credere in sé stesso.

Marco, quarant'anni e una perfetta routine: Roma, un minuscolo appartamento da condividere per pagare il mutuo, un lavoro noioso e gli amici. L'arrivo di Alessandro, suo nipote diciottenne, sembra voler sconvolgere il tran tran quotidiano e inevitabilmente un passato quasi dimenticato si ripresenta alla porta.

Il suo nome è Francis. Ha una sorella maggiore e una minore. Fuma. Non gli piacciono le galline. E per non dimenticarsi nessun particolare importante della sua vita ha iniziato a tenere un diario su cassetta, non scrivendo ma registrando. A dir la verità non sa chi gli abbia portato il registratore e soprattutto non sa come sia finito in quella stanza enorme dalle pareti bianche. Da quanto tempo è lì? Questo è un altro mistero che non sa come risolvere. I giorni si confondono così come i suoi ricordi. Gli sembra di trovarsi ancora in quella stanza e improvvisamente è nel suo letto, a casa, il profumo della colazione che aleggia nell'aria, le galline a cui badare e le sigarette nascoste nelle mutande. Tutto sembra così chiaro, eppure Francis non si è mai sentito più confuso. Cerca di comportarsi normalmente ma qualcosa lo turba: sta davvero vivendo la realtà? Oppure sta sognando?

Prima di entrare nel merito dell'opera musicale che ha reso famoso in tutto il mondo Pietro Mascagni, ovvero "Cavalleria rusticana", è bene fare qualche accenno al suo omonimo letterario. "Cavalleria rusticana", pubblicata sul "Fanfulla della Domenica" del 14 marzo 1880, è una delle novelle più rilevanti di "Vita dei campi", se non altro perché all'epoca fu una delle novelle di maggiore successo. Il motivo del successo è dato dal fatto che "Cavalleria rusticana" sviluppa in maniera incisiva un tema molto ricorrente in "Vita dei campi", ovvero quello del dramma di amore e gelosia, che mette bene in luce, nell'ottica di Giovanni Verga, i meccanismi profondi della mentalità popolare che egli si propone di indagare con la lente oggettiva del metodo verista. Da un punto di vista stilistico e letterario, "Cavalleria rusticana" conferma alcuni elementi fondamentali di poetica: il ricorso alla narrazione impersonale di una voce collettiva anonima, che si modula in espressioni tipiche del parlato, modi di dire, dialettali, proverbi e imprecazioni.

"Con questo primo libro, Dio vuole far riscoprire la bellezza di come vivere tutti in armonia, e che le barriere di ogni tipo siamo noi che le creiamo. È giunto il momento di essere aperti l'uno verso gli altri, questo è ciò che si deve fare. Con questi insegnamenti possiamo realmente vivere nella semplicità dell'essere veritieri, affinché ci sia più armonia in tutti noi e apprezzare noi stessi e gli altri, la natura e vivere in pace. Dia sa che possiamo riuscirci se abbandoniamo ogni pensiero non buono, e se apriamo i nostri cuori della coscienza."

Popeline e Punni stanno per vivere un'emozionante avventura alla ricerca di un tesoro. Sfortunatamente un brutto incidente costringerà i due amici a separarsi. Riusciranno Popeline e Punni a ritrovarsi e a trovare il tesoro che c'è alla fine dell'arcobaleno?

Un breve viaggio in poesie, in compagnia di Settedita. Egli viene da lontano e va verso una meta sconosciuta. Ha solo sette dita, ma sensi molto sviluppati con cui assaporare immagini, suoni e sentimenti in un mondo che lo rifiuta, che lo teme perché non lo conosce. Egli ha sette dita, mentre il resto del mondo ha due occhi, sempre chiusi. Riuscirai tu ad aprirli? Riuscirai ad andare oltre?