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Vydia Editore: Nereidi

L'isola scura

L'isola scura

Franco Costantini

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2023

pagine: 66

“Di rado, molto di rado, soprattutto in questi anni, capita di incontrare una raccolta così compatta e strutturata (spesso ci troviamo di fronte a un insieme di poesie il cui unico legame è costituito da un dato cronologico) come è questa Isola scura. C’è un tema dominante, l’isola, che non è quella della fuga baudelairiana, ma quasi una modalità dell’esistere: la concretezza reale di un paesaggio greco e mitologico, anche attuale e presente, s’interseca perfettamente con la valenza metaforica che l’isola assume. Finalmente una poesia diretta, che sa raccontare e riflettere e non si trincera dietro i più svariati, riusciti o meno, artifici linguistici.” Dalla prefazione di Umberto Piersanti.
12,00

La lingua convenuta

La lingua convenuta

Alessandro Franci

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2022

pagine: 72

Come i fiori di acacia addentati crudi il glicine stretto tra i molari. Prefazione di Alessandro Fo.
12,00

Lettere della fine

Lettere della fine

Nadia Agustoni

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2022

Spiegavi l'ala del passero nel colletto il volo era dentro guardare - nell'aria sbricioli pane l'asola è un varco fino al cuore. Prefazione di Renata Morresi. Postfazione di Maria Grazia Calandrone.
15,00

Medeatiche

Medeatiche

Beatrice Achille

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2022

pagine: 92

«Medeatiche, di Beatrice Achille, ripercorre il mito degli Argonauti, seguendo in parte le peripezie geografiche de Le Argonautiche di Apollonio Rodio, lì dove le vicissitudini di Medea s'incrociano con tutto il portato dell'omonima tragedia euripidea. È un'operetta lirico-sperimentale, un attuale libretto d'opera in fieri, che si rivolge alla dizione, alla rappresentazione auditiva, secondo precipue convinzioni della cultura musicale dell'autrice, e che io potrei immaginare partendo da una certa musica concreta post-moderna di matrice rock-elettronica, come per esempio quella revisione del proprio Io, tra identità e ascolto, quale si può percepire nel neologico Audentity, album del 1983 di Klaus Schulze – la sua cosiddetta Kosmische-musik – fino ai mistici sincretismi, tra tradizione e futuro, di Arvo Pärt. È questo contesto musicale il corpo a venire che sostiene la scrittura di Beatrice Achille, che di per sé, pur nutrita da alcune fonti ritmico-espressive della poesia contemporanea – Pagliarani, Rosselli, Pound – vive di un altro allargamento dell'esperienza, quello appunto librettistico di un melos musicale, e tenendo proprio d'occhio il melodramma ottocentesco, come di un suo bisogno primario, quasi infantile; ovvero di una pedagogia che l'autrice si sente in dovere di compiere su sé stessa» (dalla prefazione di Gino Scartaghiande)
12,00

Tutta la terra che ci resta

Tutta la terra che ci resta

Silvia Rosa

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2022

pagine: 84

“Le stanze componenti Tutta la terra che ci resta non hanno nulla a che fare con vecchi depositi, testimonianza di certezze preliminari riconosciute sconvenienti, troppo o troppo poco rivolte al naufragio esistenziale: per tutto il Novecento abbiamo assistito ai massacri corporali mentre la cognizione del tempo e dello spazio diventava una schiuma inaccessibile. Abbiamo rivolto lo sguardo, pertanto, all’attuarsi dell’ibridazione digitale con le sinapsi cerebrali, dando il via alla più rassegnata possibilità che mente umana abbia mai conosciuto. Comunque sia, alcuni poeti e poetesse ammettono la smisurata testardaggine della poesia a saggiare quanto la lingua ancora può. Umano è il personale ricominciare daccapo, con modi e sistemi ritenuti “glaciali” nel confronto con esperienze novecentesche ampiamente storicizzate. Sembra inverosimile? O proprio in questo libro iniziamo ad avvertire una posizione poetica basata su parole già conosciute ma distese ora in una culla pronta ad accogliere? Poesia cruda, figlia di una tempra capace di attraversare l’atmosfera schiumosa che noi stessi abbiamo generato, qualcosa che riconosciamo inevitabile pur attraversando i deludenti tsunami editoriali in voga. Ecco, si dovrebbe reagire alla perdita sensoriale per acchiappare al volo chi, ancora accordato al corpo, contrasta la profusione di cose e aggiunge parole diverse a quante ancora attendono d’essere usate.” Dalla Prefazione di Elio Grasso.
12,00

L'avversario

L'avversario

Giovanni Tuzet

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2021

pagine: 88

«La poesia, come Tuzet stesso teorizza in A regola d’arte, è un esercizio «rigoroso, preciso, logico» in grado, se non più della scienza e della filosofia certamente accanto ad esse, di illuminare la zona d’ombra del mondo e dell’essere umano (dell’essere umano nel mondo). È una fede forte (forse, addirittura un’«illusione»), per certi versi anacronistica, e tuttavia tutt’altro che ingenua. Ed è anche, questa, una fede che allontana Tuzet, e irrevocabilmente, da ogni tentazione di facilità, e da ogni postmodernismo o sperimentalismo di maniera: la letteratura (la poesia) non è mai gioco del linguaggio, ma tensione referenziale, esattezza (e quindi bellezza) di un pensiero agonisticamente investigante. (…) Con L’avversario, dopo anni di silenzio poetico, Tuzet riprende il suo discorso (la sua indagine) là dove lo aveva lasciato: ritrova, e rafforza, quell’impulso cartesiano teorizzato, sulla falsariga di, tra gli altri, Valéry, in A regola d’arte; e ancora: riprende quella vocazione eminentemente filosofica della sua poesia, partecipando, in questo senso, e con più rigore di molti, di quella tendenza contemporanea a «rifondare la prima persona trasformandola in “persona non poetica”, ma filosofica» di cui ha giustamente parlato Simonetti. » Scritto di Raffaello Palumbo Mosca.
10,00

Le attese

Le attese

Giuseppe Nava

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2021

pagine: 84

« siamo di fronte a un uso accorto di procedure che mi piace definire installative, sempre più attuali nella poesia degli ultimi vent’anni, e qui declinate in modo tendenzioso, in quanto messe al servizio di un’intrapresa latamente polemica. Il lettore deve tenerne conto. Deve inoltrarsi nel testo a occhi ben aperti, e armato di sospetto. Questi non sono poemetti, a ben vedere. Probabilmente, gli si chiede, al lettore, di fraintendere molto, di ricostruire nessi impensati, di attivare connessioni di forme e di significato imprevedibili e idiosincrasiche. Meglio ancora se, invece di significati, ne discendano gesti, istruzioni, modi d’uso del discorso e della socialità. Stiamo perdendo il suono primigenio delle stagioni, della natura che ci invita al rinnovamento: e invece siamo costretti a leggere su una cartina di Google Maps dove e perché trentanove disgraziati vietnamiti sono morti dentro un camion frigorifero, assiderati. Certo, tutto vero: sempre che quanto appena detto non comporti altre retoriche, ideologie della poesia a uso di anime belle, e a sostegno delle apologie convenzionali del “fare poesia”; dato che le attese di questo libro vorrebbero tenerci lontani, almeno un po’, dai cattivi maneggi della parola.» Dalla Prefazione di Paolo Giovannetti.
10,00

La casa è nera

La casa è nera

Nadia Agustoni

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2021

pagine: 98

«Al di là del suo esplicito referente artistico diretto – ossia il film di denuncia La casa è nera, della regista e poeta iraniana Forough Farrokhzad, di cui si trova spiegazione nella nota finale –, il libro di Nadia Agustoni propone metaforicamente una topologia poetica dove alla denuncia dell’inabitabilità di certe “soluzioni abitative” dettate dal potere e della guerra, si contrappone invece l’apertura ecologica di una struttura abitata dalle vittime del potere, unico luogo di possibile pace e resistenza non-violenta. Quello che dunque questo importante libro suggerisce, nonostante non sia certo il primo a denunciare la violenza del potere, è un modo nuovo di abitare la storia e la poesia, che è quello di mettersi, perché lo si è per nascita, dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte, salva, dei potenti; di dare il nome alle cose essendo cosa tra le cose, facendo del gesto poetico un toccare con vera benevolenza il mondo, casa comune dei racconti.» Dalla Prefazione di Giovanna Frene.
10,00

Erba e aria

Erba e aria

Fabio Franzin

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2021

pagine: 214

Prefazione di Fabio Pusterla.
12,00

Areputzu Asfodelo

Areputzu Asfodelo

Mario Cubeddu

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2021

pagine: 110

“La fiamma di Cubeddu parla sardo. E lo parla in un modo assai diverso dalla poesia solitamente scritta in questa lingua: in qualche maniera assume su di sé la rivoluzione che i poeti dialettali del Novecento hanno compiuto nella poesia italiana. Un rifondare la tradizione uscendo da ogni strettoia manieristica e al contempo un restituire dignità alle cose chiamate col proprio nome. Un percorso che alcuni poeti sardi stanno portando avanti e che questo lavoro può contribuire a sviluppare in modo originale. Nonostante il desiderio di rafforzare le proprie origini, le proprie “radici”, anche a livello istituzionale, non sempre l’esito di questi sforzi porta a qualcosa di davvero vivificante.” Dalla Prefazione di Azzurra D’Agostino.
10,00

Soluzioni fisiologiche

Soluzioni fisiologiche

Luciano Pagano

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2020

Prefazione di Simone Giorgino.
10,00

Libro di Hor

Libro di Hor

Francesca Matteoni, Ginevra Ballati

Libro: Libro in brossura

editore: Vydia Editore

anno edizione: 2019

15,00

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