Viella: Ius nostrum
Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini, la storia e le memorie pubbliche
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 204
Ugo La Malfa (1903-1979) e Giovanni Spadolini (1925-1994) esercitarono una forte leadership nell’area laica della Repubblica dei partiti. La Malfa, attivo nei movimenti antifascisti dagli anni venti, rappresentante del Partito d’azione nel Cln, deputato dal 1946, fu dagli anni Sessanta alla morte leader del Pri. Spadolini, storico e giornalista, senatore nel 1972, segretario del Pri dal 1979 al 1987, fu il primo capo di governo non democristiano nella storia della Repubblica. Diversi per creatività, temperamento e tempi dell’agire politico, La Malfa e Spadolini animarono la cultura politica della sinistra laica democratica, esercitando un’influenza incomparabile rispetto alla scarsa fortuna elettorale. Il libro per la prima volta pone a confronto il loro operato, ne ricostruisce la memoria pubblica e l’influenza sulla cultura politica italiana.
Nonnulla distincitio. Status e ceti nel secolo d'oro delle Province Unite
Carlo Bersani
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2009
pagine: 168
Il diritto patrio. Tra diritto comune e codificazione (secoli XVI-XIX). Atti del convegno internazionale (Alghero 4-6 novembre 2004)
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2006
pagine: 590
Giuristi e politica nei comuni di popolo. Siena, Perugia e Bologna: tre governi a confronto
Sara Menzinger
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2006
pagine: 377
Il libro analizza il rapporto tra gli esperti di diritto e il governo delle città nei comuni del Duecento, in particolare nella seconda metà del secolo, quando molte città italiane danno vita a forme di governo popolari, caratterizzati dall'affermazione istituzionale della parte della cittadinanza dedita all'esercizio di un mestiere, che non si identifica e, anzi, si oppone all'aristocrazia urbana. L'interesse per tre aspetti principali, il rapporto tra uomini di legge e potere, la dialettica tra identità sociale e ruolo politico del ceto dei giuristi, la funzione attribuita al diritto nei governi popolari, ha suggerito un approccio che mettesse al riparo dal rischio di un modello troppo condizionato da fattori locali.