Stampa Alternativa: Strade bianche
Insulari. Romanzo della letteratura siciliana
Stefano Lanuzza
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2009
pagine: 182
Un'irriverente biografia della coscienza insulare e quasi un romanzo della letteratura siciliana che, soprattutto dal Novecento, attraversa l'Europa. Un libro anticonformista, ricco di curiosità e informazioni storico-sociali, rivolto a un vasto pubblico di lettori. Un saggio di critica 'militante' (non solo 'letteraria'), vario nel metodo e con ampi riferimenti bibliografici. Un glossario del dialetto siciliano e un inedito, aggiornato 'censimento' della numerosa schiera di scrittori siciliani dal secolo scorso a oggi completano quest'opera.
Canzoni a carburo. Memoria e miniera
Ilaria Becchino, Andrea Biscàro
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2009
pagine: 96
Cuncordu e tenore de Orosei. Il canto: mare e terra
Luca Devito
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2008
pagine: 128
Il passato e il presente nel repertorio del Cuncordu e Tenore. Il volume nasce da un approfondito studio - con trascrizioni - della materia sonora di carattere sacro e profano del gruppo di Orosei; viene, però, contestualizzata in una dimensione storica e sonora nel più ampio panorama delle formazioni vocali della tradizione sarda. Luca Devito indaga anche sulle prospettive odierne di una musica che, non snaturandosi, riesce a dialogare con le immagini di Herzog e il violoncello avanguardista di Reijseger
All'armi siam ridicoli. Fascisti a Magliano
Guido Gianni
Libro: Copertina rigida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2007
pagine: 96
Tigre. Diario e ricordi di Terzo Larice partigiano dell'8° brigata Garibaldi. Dalla Romagna alla Foresta Amazzonica, dalla guerra partigiana...
Maurizio Balestra
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2007
pagine: 158
La vita di Terzo Larice parte dalla Romagna per arrivare sino alle piantagioni di caffè del Brasile, toccando la Francia, varie parti d'Europa e di nuovo le foreste della Guyana e i fiumi e le savane amazzoniche... Nei suoi quasi ottanta anni di vita, Tigre (questo il suo nome di battaglia partigiano) è attivamente presente in tutti i principali eventi della storia recente. Partecipa ai moti della Settimana Rossa, contro l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, fa parte degli Arditi del popolo che cercano di opporsi alle violenze del fascismo nascente, aderisce al nuovo partito comunista ed emigra clandestinamente in Francia per vivere tra i fuoriusciti e al suo ritorno è fra i partigiani dell'8° brigata Garibaldi (che combattono sui crinali fra Romagna e Toscana) fino a divenirne commissario politico.
Il ribelle. Storia di Luciano Bonaparte principe di Canino
Alfio Cavoli
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2006
pagine: 190
Il ribelle è Luciano Bonaparte - fratello di Napoleone I - l'uomo assurto ventiquatrenne alla presidenza del Consiglio dei Cinquecento che con le sue capacità manovriere salvò il fratello dalle ire degli oppositori durante il colpo di Stato del 18 brumaio 1799, aprendogli la strada del Consolato e dell'Impero. La sua ribellione al fratello si manifestò quando Napoleone scelse di accentrare autoritariamente il potere e si inasprì allorché volle ingerirsi nelle sue scelte matrimoniali. Luciano infatti sposò due donne invise all'imperatore subendo l'esclusione da ogni diritto ereditario e la condanna all'esilio che trascorse per alcuni lustri tra Frascati e la Maremma dove Papa Pio VII gli vendette una tenuta e gli conferì il titolo di Principe di Canino. Intelligente, poliedrico, irrequieto, trasgressivo, visse molti anni a Canino la vita da esule, con la moglie Alexandrine e i loro dieci figli.
Narghilè in via Prè
Cristina Dotto
Libro: Copertina rigida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2006
pagine: 88
Il romanzo racconta la storia di una scuola di italiano per stranieri sorta a Genova nella zona più malfamata e degradata del centro storico, la mitica via Pre', antica Via dei Prati nel Medioevo. La scuola nacque sotto l'egida della chiesa di San Sisto, parrocchia di via Pre', il cui parroco decise di organizzare corsi gratuiti di italiano per stranieri di lingua inglese, francese e spagnola. Emerse un eterogeneo e bizzarro agglomerato di persone provenienti da tutti i punti cardinali (Senegal, Ecuador, Perù, Filippine, Nigeria, Colombia etc.) che si mescolarono tra loro in una miscela di amicizia e solidarietà. L'autrice racconta, a partire dal progetto scuola, le storie di vita di alcuni di loro. La scuola venne chiusa pochi giorni prima del G8, poiché era diventata un troppo facile riferimento per le retate di clandestini da parte della polizia.
Detti e ridetti. Grammatica popolare
Luciana Bellini
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2006
pagine: 159
Come parla il popolo, o meglio ancora: come parla il popolo degli umili, quello i cui abitanti spesso nemmeno hanno fatto la scuola dell'obbligo? Certo che non parlano usando la grammatica scolastica. Parlano, invece, fondamentalmente con battute, frasi lapidarie ma piene di sottintesi, doppi sensi o di saggezza antica. Tante battute che c'è da meravigliarsi della ricchezza, della quantità e qualità. Per questo siamo di fronte a una vera e propria grammatica extrascolastica, che l'autrice, a pieno titolo parte in causa, dedica al suo popolo.
Tiburzi, il brigante
Alfio Cavoli
Libro: Copertina rigida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2005
pagine: 152
Le vicende di questo romanzo storico si svolgono nell'ambiente ostile della Maremma tosco-laziale, fra impenetrabili boscaglie e nelle piane infestate dalla malaria di Montalto e Orbetello. Il brigante Tiburzi vi si muove disperato e feroce. Per sopravvivere frequenta amanti e spedisce al creatore chiunque gli rechi offesa o attenti alla sua incolumità, senza mai recidere il filo degli affetti familiari a cui tiene moltissimo. La sera del 23 ottobre 1896, a un quarto di secolo dalle sue prime scorribande e dopo la funambolica evasione dal bagno penale di Cornedo, braccato e circondato dalle truppe scelte inviate espressamente dal presidente del Consiglio Giolitti, preferisce suicidarsi con un colpo di rivoltella piuttosto che farsi catturare.
Cent'anni di veleno. Il caso Acna. L'ultima guerra civile italiana
Alessandro Hellmann
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2005
pagine: 125
L'Acna di Cengio e la Valle Bormida: la storia incredibile e misconosciuta di cent'anni di inquinamento e di collusione tra potere politico e industriale raccontata come si faceva una volta, seduti intorno al fuoco, con un linguaggio asciutto che sembra nascere direttamente dalla terra. Tra teneri ricordi d'infanzia, situazioni grottesche e conflitti drammatici, si snocciola la vicenda epica e struggente delle lotte tra contadini e operai intorno alla "fabbrica della morte" e si svelano i meccanismi perversi attraverso cui varie forme di potere hanno operato e continuano ad operare uno sfruttamento sistematico delle persone e delle risorse naturali in nome di un progresso illusorio.
Fronte della fame. Il fronte di guerra e la liberazione nei ricordi di una bambina
Santina Muzi
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2005
pagine: 159
Una bambina di appena 4 anni si trova a vivere in pieno fronte di guerra nella campagna orvietana. Pagina dopo pagina, scorre una processione di divise militari, una babele di lingue: soldati di tutte le razze che prima avanzano, occupano, poi si ritirano e ritornano di nuovo, fino ai giorni della Liberazione. Si susseguono violenze e crudeltà, ma anche momenti, non rari, di solidarietà, complicità e poesia. La guerra finisce. Passano i giorni della Liberazione e ricominciano crucci e sofferenze. Questa volta il nemico è la fame e la povertà. E la ricerca di una nuova liberazione.
Partigiani di pianura tra Oglio, Adda e Po
Mario Mantovani
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2005
pagine: 110
Sono partigiani contadini quelli che troviamo in questi racconti, eroi per caso, giovani che cercano rifugio negli improbabili anfratti della pianura o che tornano a casa la mattina di Pasqua per il calore di una tavola imbandita. In un breve spazio di terra ognuno cammina verso il proprio destino ignaro del percorso dell'altro e con un unico denominatore comune: un istintivo senso di libertà, il rifiuto dell'ottusa violenza della guerra. In questi racconti, l'autore raccoglie le voci e le storie di uomini semplici, vecchi e ragazzi, ora sfiorati ora travolti dall'uragano della storia. La fascia di pianura delimitata dal Po, dall'Oglio e dal Mincio diventa il luogo dove Mantovani con ostinazione disegna i suoi percorsi poetici.