Spoon River: Storia & storie
Fiume. La saga dei legionari di Gabriele D'Annunzio
Luigi Vatta
Libro: Copertina morbida
editore: Spoon River
anno edizione: 2009
pagine: 288
12 settembre 1919: la Grande Guerra si è conclusa da quasi un anno; il poeta Gabriele d'Annunzio entra in Fiume al comando dei suoi legionari e occupa la città, contesa tra Italia e Jugoslavia. Con lui non ci sono solo i soldati che hanno disobbedito all'ordine di deporre le armi ma anche letterati, artisti e politici fautori di idee radicalmente innovative, animati da istanze libertarie mai conosciute prima nella storia, decisi ad attuare una rivoluzione dal respiro internazionale. Scene di amori, tradimenti e battaglie si susseguono velocemente fino al gran finale del "Natale di Sangue", lo scontro tra legionari e Regio Esercito. A guidare il destino dei protagonisti, sullo sfondo delle loro vicende personali, è il "Comandante" Gabriele d'Annunzio, impegnato a realizzare la sua opera più importante.
Operazione Husky. Realtà e romanzo dello sbarco degli alleati in Sicilia nel 1943
Sergio Barbero
Libro: Libro in brossura
editore: Spoon River
anno edizione: 2009
pagine: 200
L'uomo di Bordighera. Indagine su Guido Seborga
Massimo Novelli
Libro: Copertina morbida
editore: Spoon River
anno edizione: 2008
pagine: 270
Fu uno scrittore vero, un narratore di razza, che ebbe momenti di fama e di gloria. Eppure Guido Hess Seborga è stato rimosso dalla letteratura e dalla vita culturale del dopoguerra. In questo libro, che procede come un romanzo d'indagine, Massimo Novelli ha voluto restituire a Guido Seborga ciò che gli spetta di diritto.
L'ausiliaria e il partigiano. Storia di Marilena Grill 1928-1945
Massimo Novelli
Libro: Copertina morbida
editore: Spoon River
anno edizione: 2008
pagine: 140
La storia sulla breve vita e la brutta morte di una giovane ausiliaria della Repubblica di Salò e, nello stesso tempo, un piccolo saggio sulla tormentata e aspra contesa riguardo alla ricostruzione dei primi mesi dopo il 25 aprile 1945. È possibile essere "innocenti" in quei giorni, dopo essere stati a fianco dei nazisti e delle brigate nere? Novelli risponderà a questa domanda raccontando di "una ragazzina con i capelli biondi che uscivano da sotto il basco da ausiliaria", senza revisionismo, ma con l'unica bussola dell'umanità, che 60 anni dopo, è la sola chiave per avventurarsi nelle opacità della storia.
Bracconieri di storie. Lettere fra Giovanni Arpino e Osvaldo Soriano
Massimo Novelli
Libro: Libro in brossura
editore: Spoon River
anno edizione: 2008
pagine: 110
Cominciò con un articolo di giornale letto in ritardo da uno dei due. L'articolo era quello in cui su La Stampa, nel novembre del 1974, Giovanni Arpino aveva elogiato Triste, solitario y final, il romanzo d'esordio di Osvaldo Soriano, che lo lesse però nel 1977. Tra Arp ed El Gordo, il Grasso, come veniva chiamato lo scrittore di Mar del Plata, nacque una bella amicizia. Accomunati da tante affinità e passioni, non ultime quelle per il fùtbol e per i personaggi picareschi e randagi, i due entrarono in contatto epistolare e il loro colloquio, reso più affettuoso dagli incontri che ebbero a Torino e altrove, proseguì a lungo. Fu interrotto soltanto dalla morte di Arpino, avvenuta il 10 dicembre del 1987. In questo libro, curato da Massimo Novelli, si pubblica dunque una parte di quel carteggio che non era mai stato reso noto, e si rende omaggio a due grandi narratori, due "bracconieri di storie" che hanno dato molto alla letteratura.
Azzurro tenebra
Giovanni Arpino
Libro: Copertina morbida
editore: Spoon River
anno edizione: 2008
pagine: 214
A trent'anni dalla pubblicazione per l'Einaudi ritorna finalmente Azzurro tenebra, che Giovanni Arpino dedicò alla disfatta della Nazionale italiana di calcio ai campionati mondiali del 1974. Diventato un oggetto di culto, pressoché introvabile, il libro è certamente un grande romanzo sportivo, il solo del genere della nostra letteratura, ma è allo stesso tempo un'allegoria dell'Italia disastrata di quel periodo e una meditazione amara, malinconica eppure ilare sull'uomo che per vivere, soprattutto per non perdere la sua umanità e la speranza, deve sempre sfidare se stesso. Ben accolto al suo apparire da una parte dei critici, però incompreso da tanti altri, Azzurro tenebra è un romanzo che non si dimentica facilmente. Si legge tutto d'un fiato, è caratterizzato da un linguaggio felicemente inventivo e animato da personaggi memorabili, presi dalla realtà, "coinvolti ma non stravolti": da Arpino stesso, che vi compare come Arp, al Vecio (Enzo Bearzot), Ferruccio Valcareggi, Giacinto Facchetti, Gigi Riva, Carlo Parola, giornalisti come Gianni Brera e Bruno Bernardi. La ristampa di questo libro importante non colma solamente il vuoto che avvertivano gli "arpiniani" fedeli, ma consentirà ai lettori di oggi di scoprire la maestria narrativa di Arpino.