Sperling & Kupfer: Saggi
Come sono arrivata a Downing Street
Margaret Thatcher
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 1996
pagine: 504
Dopo Churchill, nessun capo di stato britannico ha avuto un ruolo importante come la Thatcher nello scenario politico internazionale. In questo libro l'ex primo ministro racconta la sua vita privata dall'infanzia a oggi e svela come è riuscita a raggiungere il potere e a mantenerlo per così lungo tempo diventando una delle figure di spicco nel panorama politico internazionale di questo secolo.
Manuale della perfetta gentildonna
Aldo Busi
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 1994
pagine: 384
Suggerimenti, consigli, imbeccate per risolvere tutte le questioni che si pongono a una donna d'oggi: le molestie sessuali, il calo del desiderio maschile, la vedovanza, il sesso, i soldi, il figlio gay, il lesbismo, la menopausa, l'amante esotico, l'amante sposato, la biancheria intima... sempre ricordando alla gentildonna che "se apprendi prima ad amarti senza pudore e a sedurti fino a fare di te stessa la tua vera alleata, nessun uomo resisterà al tuo fascino deciso e gentile, parola di Monsignor Diabolus". della morte nella cappella gotica dei due amanti.
Gli anni di Downing Street
Margaret Thatcher
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 1993
pagine: 776
Dopo Winston Churchill nessun capo di stato britannico ha avuto un ruolo importante come quello della Thatcher nello scenario politico internazionale. Questo documento racconta i primi anni al governo del premier britannico, dalla guerra delle Falklands allo strepitoso successo elettorale, ai grandi temi di politica interna.
L'anno dei barbari
Giampaolo Pansa
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 1993
pagine: 376
Chi sono i barbari? I barbari sono i politici dei partiti tradizionali che hanno portato il nostro paese al disfacimento politico, economico, morale. I barbari sono coloro, politici e imprenditori, che hanno contribuito all'incredibile estensione del tangentismo. I barbari sono i parlamentari che hanno tentato vergognosi colpi di spugna. Pansa esprime la propria preoccupazione per l'enigma della nuova fase politica appena iniziata e la profonda perplessità per le idee dei portatori del cambiamento.
Io e i miei fratelli
Luciano Benetton, Andrea Lee
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 1990
pagine: 306
Il padrone in redazione
Giorgio Bocca
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 1989
pagine: 210
Non è normale che sia normale. Persone e aziende contro la violenza di genere
Libro: Libro in brossura
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2025
pagine: 192
Che il contrasto alla violenza di genere sia una questione urgente è ormai evidente: ce lo ricordano ogni giorno le tragiche notizie che affollano i mezzi di informazione. Quello di cui si parla meno, però, è l'altro piano, meno eclatante, su cui questa violenza si propaga: quello della quotidianità. Un piano fatto di gesti, parole e abitudini che ci sembrano normali, ma che normali non sono. La violenza di genere, inoltre, non si presenta solo tra le mura di casa o per strada: attraversa anche i luoghi in cui trascorriamo gran parte delle nostre giornate, ossia gli ambienti di lavoro. Un commento, uno sguardo, una battuta che sembra innocua: piccoli segnali che spesso ignoriamo per abitudine o per paura di «creare problemi». Ma è proprio da queste crepe che si alimenta la cultura della violenza. Nessuno ne è davvero estraneo: ognuno di noi, in modi diversi, ne è stato coinvolto almeno una volta. La missione di Fondazione Libellula è portare voce dove troppo a lungo c'è stato silenzio. Perché la violenza di genere è vicina, è concreta, e si manifesta anche negli uffici, lungo i corridoi, durante le riunioni di lavoro. Riconoscerla è il primo passo. Chiedersi come reagire, come sostenere chi ne è vittima e come costruire ambienti realmente inclusivi è il passo successivo. Questo libro nasce per offrire strumenti, parole e prospettive nuove: un tassello di un percorso già avviato, che invita tutti e tutte a diventare parte del cambiamento. Non possiamo più rifugiarci dietro un «è sempre stato così»: è tempo di scegliere di sentirsi responsabili, per costruire insieme un domani di rispetto, equità e libertà.

