Spartaco: I saggi
Inganni e potere. Il gaslighting. Nelle relazioni, nel cinema, nella letteratura, nella politica
Rita Raucci, Claudio Lombardi, Maria Giovanna Petrillo, Stefania Sparaco
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Spartaco
anno edizione: 2024
pagine: 252
Una violenza che non lascia occhi neri né lividi. Il gaslighting, insidiosa manipolazione psicologica, oltre che nelle relazioni interpersonali, può manifestarsi in ogni situazione in cui vi siano asimmetrie di potere o di status, come nella politica e nell'economia, e in tutte le forme di dominanza sociale che producano ripercussioni negative sull'autostima. Quattro esperti, di diritto, cinema, letteratura e comunicazione, affrontano un argomento complesso e sfaccettato, presentandolo da varie prospettive. Il saggio offre una chiave interpretativa che ingloba cultura patriarcale e stereotipi, bias cognitivi e dittatura degli algoritmi, propone riflessioni, incoraggia a porsi domande. «Superare la dimensione discorsiva del gaslighting per giungere a una consistenza prima ontologica e poi ermeneutica, riconoscerne le dinamiche, comprenderne le conseguenze e adottare misure per contrastarlo appare un compito collettivo prioritario», scrive in prefazione il professore Francesco Eriberto d'Ippolito, direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli". Il testo nasce dal cortometraggio "Io vivo per te", di cui Rita Raucci è ideatrice, interprete e, con Claudio Lombardi e Paolo Mazzarella, sceneggiatrice. Lo short film, che ha ottenuto apprezzamenti e premi in Italia e all'estero, è visionabile utilizzando il QR Code all'interno del libro.
Ottobre rosso nelle Asturie. Storia della rivoluzione
José Díaz Fernández
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2023
pagine: 300
Reportage, riflessione critica, stile letterario confluiscono nel racconto dei fatti avvenuti tra il 5 e il 19 ottobre del 1934 nelle Asturie. Tradotto oggi per la prima volta in Italia, Ottobre rosso è essenziale per comprendere ciò che accadde in quella insurrezione, la più importante in Europa dopo la Rivoluzione russa del 1917. La portata della lotta, lo sviluppo e il tragico epilogo la trasformarono in uno scontro armato che preannunciava la guerra civile. Ciò che José Díaz Fernández riporta è spesso un’anticipazione di quello che accadrà in Spagna dal 1936 in avanti. La cronaca è impassibile: sebbene la dinamite fosse stata utilizzata fin dal primo momento – spiega l’autore – all’inizio rispondeva a esigenze di combattimento; poi venne usata semplicemente per distruggere. Il giornalista si fonde con il romanziere e, nonostante gli orrori, non cade nell’idealismo, e restituisce un ritratto vero dei minatori e dei loro compagni anarchici, comunisti e socialisti. Questo, però, non gl’impedisce di scrivere: «Mi ha commosso l’eroismo di quei minatori che, neppure preoccupandosi di essere seguiti dai compagni, si lanciavano a combattere per un’idea che stava per non essere più una utopia, senza domandarsi se erano comandati male o bene, offrendo alla rivoluzione la vita, perché era tutto ciò che avevano».
Il decimo girone dell'inferno. Una testimonianza diretta dai campi di concentramento in Bosnia
Rezak Hukanovic
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2022
pagine: 156
Fino allo scoppio della guerra nei Balcani, Prijedor era una pacifica città dove musulmani, croati e serbi vivevano pacificamente da secoli. Nel maggio del 1992 le milizie serbe avviarono un rastrellamento dei residenti musulmani e croati che furono confinati nei campi di concentramento e torturati, nel tentativo di disumanizzarli, annientarli. Tra coloro che hanno vissuto l’incubo c’era il poeta e giornalista Rezak Hukanović, un sopravvissuto, il cui avvincente libro-testimonianza riporta i crimini contro l’umanità commessi dai serbi nei campi di detenzione di Omarska e Manjača. Hukanović e suoi amici, colleghi, parenti, vicini furono sottoposti ad atti di terrore e tortura, impotenti spettatori di omicidi orribili. Attraverso i suoi occhi increduli osserviamo, attoniti a nostra volta, la civiltà strappata via sia all’aggressore sia alla vittima, e la brutalità più cieca che mette in discussione le concezioni di dignità e umanità. "Il decimo girone dell'inferno" è pubblicato oggi, per la prima volta Italia, da Edizioni Spartaco. Prefazione di Elie Wiesel Postfazione di Paolo Rumiz.
L'isola dalle ali di farfalla
Tito Barbini, Paolo Ciampi
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2020
pagine: 180
Un’isola della Grecia, baie solitarie e sentieri di pastori all’interno: Astypalea, può essere questo l’altrove per leccarsi le ferite e scappare dalle delusioni. È il posto che Tito, uomo da sempre appassionato di politica, sceglie per fuggire da un’Italia dove non si riconosce più, segnata dall’intolleranza, dal pregiudizio. Ma ancora una volta non resiste alla tentazione di scrivere a Paolo con cui, malgrado l’età e i punti di vista diversi, da anni si confronta. Il loro è un canto e controcanto, tra richiami all’arte e alla poesia, mai banali, un pugno nell’ombelico della ignoranza diffusa e sempre in cattedra in un Belpaese dimentico della sua storia di approdo e di accoglienza dei sogni di gran parte dell’Eurasia antica e moderna. Sono cartoline da un’isola remota, messe l’una dietro l’altra, un autentico filo di Arianna per uscire dal labirinto e dal buio di un tunnel, un luogo angusto dove i confini contano più degli spazi aperti. Ma anche una conversazione sulle possibilità e sulle utopie, che diventa il terreno ideale per coltivare un’idea di futuro. Perché è quando le cose vanno peggio che si può davvero ripartire. «Vorrei sentirmi addosso questo uscire che è entrare, questo partire che è lasciare per diventare altro, che è perdersi e quindi forse ritrovarsi. E questa libertà, questa pienezza: vele gonfie di vento e una rotta che asseconderemo».
Il lungo cammino della donna italiana. Dal 1861 ai giorni nostri
Emilia Sarogni
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2018
pagine: 402
Il progresso, anche se lento e a volte disperante, è stato tenace, continuo. Da figlia, sorella, moglie sottomessa, a persona autonoma, titolare di un patrimonio e capace di gestirlo, consapevole delle proprie prerogative e in grado di compiere scelte per sé e per gli altri. Un cammino lungo e travagliato quello della donna italiana per conquistare i propri diritti, le cui tappe vengono ripercorse dalla saggista e conferenziera Emilia Sarogni con lucida partecipazione. A ogni passo in avanti, in termini di difesa innanzitutto della dignità, corrisponde il nome di un personaggio che si è messo in gioco sfidando la società del tempo, affinché la parità fosse non solo sancita da norme giuridiche ma applicata nella vita reale. Significativi i profili di Anna Maria Mozzoni e Anna Kuliscioff, due grandi emancipatrici. Salvatore Morelli fu il primo al mondo a chiedere in Parlamento, nel 1867 a Firenze, allora capitale d'Italia, piena potestà per le donne. Passaggi essenziali sono l'abolizione dell'autorizzazione maritale, il voto, il divorzio, l'aborto, l'ingresso in attività a lungo proibite come magistratura, polizia e forze armate. E poi ancora il nuovo diritto di famiglia, la parificazione completa tra figli illegittimi e naturali, lo stupro punito come delitto contro la persona e non solo contro la morale, il divorzio breve, le unioni civili. E il nuovo millennio esplode con la violenza dei femminicidi e le norme per prevenirli e reprimerli.
Fratello John, sorella Mary. Le nuove avventure semiserie dell'operatore sociale precario Mauro Eliah
Marco Ehlardo
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2016
pagine: 172
John e Mary sono fratelli? No. In realtà si sono conosciuti in Libia, si sono amati e hanno concepito un bambino nato in Italia dopo uno sbarco di fortuna. Flower è una giovane nigeriana ligia alle regole? No. In effetti è dispettosa e ribelle: l'incubo degli operatori sociali. L'associazione "8 luglio" lavora per i diritti dei migranti? No. Organizza feste in costumi etnici ed è promotrice di un corso di tarantella per rifugiati. L'assessore comunale è in prima linea alle manifestazioni per i richiedenti asilo? No, perché appena le cose si mettono male si allontana fingendo telefonate urgenti e provvidenziali. Lucalberto di Gianfilippo è un imprenditore che ha a cuore i meno fortunati? No. Lui ci mette solo l'idea di inaugurare una mensa per chi ha fame e sete, ma di soldi nemmeno a parlarne! Mauro Eliah, alter ego dell'autore Marco Ehlardo, è di nuovo alle prese con le mille contraddizioni del Terzo settore. E sfodera tutte le sue armi migliori: l'ironia contro i luoghi comuni, la denuncia contro il malaffare, cuore e ragione contro l'ipocrisia. "Questo libro, con uno stile brillante e arguto accende i riflettori sugli innumerevoli ritardi, fallimenti, intoppi burocratici e imbrogli che abbrutiscono il fenomeno dell'immigrazione". Parola dello scrittore Pino Imperatore.
Attraverso la mitraglia. Scene vissute sui fronti e nella retroguardia
Armand Guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2016
pagine: 200
La vittoria della coalizione del Fronte Popolare alle elezioni del 16 febbraio 1936, in Spagna, suscita grandi speranze per una trasformazione democratica e federalista della società. Pochi mesi dopo però, tra il 18 e il 19 luglio, nelle caserme si scatena la rivolta dei militari guidati da Francisco Franco, attorno al quale si sono coalizzati i settori più conservatori e autoritari del vecchio apparato statale con l'obiettivo di rovesciare la Repubblica. In quel luglio drammatico il regista Armand Guerra è a Madrid, sta girando Carne de Fieras. Di fronte al levantamiento militare, in accordo con i dirigenti della Confederación Nacional del Trabajo, Guerra decide di terminare in fretta il film e di partire sulla linea del fronte per girarne un altro, che mostri e testimoni al mondo intero quella che passerà alla storia come la Guerra di Spagna. Il regista parte con la sua troupe e raggiunge le prime linee dei diversi teatri di battaglia. Accanto alle riprese cinematografiche, che non si tradurranno mai in un film, Guerra scrive anche un diario, pubblicato nel 1937 con il titolo Attraverso la mitraglia, che oggi appare come documento storico raro e prezioso, una fonte di prima mano sui fatti e sulla società spagnola dell'epoca. Con una lettera della figlia Vicenta Estibalis-Ricart.
La rabbia e altre storie
Vicente Blasco Ibáñez
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 110
Campagna rigogliosa ma deserta. Contadini rintanati nei capanni. Uomini pronti a puntare il fucile, donne che si guardano le spalle. Ma non sono gli zombie di The Walking Dead quelli da cui difendersi. ""Eccoli! Eccoli!", si gridava da una baracca all'altra alla vista d'un branco di cani, ululanti, affamati, col pelo imbrattato di fango, avviati giorno e notte a una corsa senza tregua, con la follia dei perseguitati negli occhi". Il racconto sembra appena uscito dalla matita di un disegnatore contemporaneo e invece è frutto della penna di Vicente Blasco Ibáñez, nato a Valencia nel 1867, ribelle, uomo politico e di lettere venuto dal nulla, che ha conosciuto tutti gli spifferi della miseria, soffocato dal peso di una società chiusa in se stessa e nel proprio passato. E sa fare anche di meglio Ibáñez, quando trasforma la cucina di un palazzotto signorile nella scena del più efferato dei crimini. Estimatore di Gabriele D'Annunzio, il cospiratore del Quarnaro, e di Émile Zola, l'ostinato difensore di Alfred Dreyfus, Ibáñez condivide del primo i riferimenti a Friedrich Nietzsche, del secondo gli orientamenti veristi e popolari. Eppure il suo stile si distingue, è riconoscibilissimo, laddove la realtà supera ogni più rosea o agghiacciante fantasia.
Un pallido sole che scotta. Da Africo a Napoli, viaggio nel cuore del Sud
Francesco De Core
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 169
Il Meridione raccontato da Francesco de Core è amore e tormento, incisione profonda nella carne di un territorio dell'anima che poteva essere e non è, di una patria con troppe bandiere, un eterno purgatorio di attese tradite. È un cammino della speranza, repressa dagli occhi e voluta con il cuore. In buona, ottima compagnia di scrittori e artisti, apolidi e icone di un'Europa smarrita, anacoreti alla ricerca di un loro deserto dove vivere e pregare, poeti che amano parole e colori. Niente acquerelli, eppure non solo fotografie in bianco e nero, ma nitide tracce di un giornalista che oltre alla penna porta in valigia un'accetta affilata. Attento e curioso, ama aggirarsi tra le mura sbrecciate di Casertavecchia, come Pier Paolo Pasolini. Assieme ad Albert Camus si lascia abbagliare dai resti maestosi ed eterni di Paestum. Schiuma di rabbia con Giuseppe Berto sul suolo calabro violato e si ferma con pudore accanto a Leonardo Sciascia all'ingresso della Certosa di Serra San Bruno. Poi si tuffa nei versi di Alfonso Gatto, il coriaceo amante di Salerno e della divina costiera. A Marcianlse, sulle orme di Roberto Saviano, sale sul ring nella fabbrica di campioni del maestro Domenico Brillantino: qui respira sudore e grinta, disciplina e sacrificio. Sembra soffocare nel corpo dilaniato di Napoli, con le lacrime di cenere di Giuseppe Montesano e i richiami a Elena Ferrante, Nicola Pugliese e Luigi Compagnone. Sullo sfondo il profilo rigoroso di un esule, Gustaw Herling.
Terzo settore in fondo. Cronistoria semiseria di un operatore sociale precario
Marco Ehlardo
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2014
pagine: 117
Mauro Eliah si occupa di disperati in terra straniera. Migranti, anzi no, rifugiati, una categoria protetta da particolari norme internazionali, ma che nella lettura dell'opinione pubblica e degli apparati istituzionali italiani appare sfumata, soggetta agli umori e agli interessi dell'amministratore di turno. Tra i richiedenti asilo, c'è Thomas Compaoré, giornalista, un passato di carcere e tortura nel Burkina Faso prima della fuga nel Belpaese dove è in attesa del permesso di soggiorno. Intelligente, preparato, è benvoluto e rispettato da Eliah e dai suoi colleghi ma critico sul poco e male che si fa in Italia. Su un cantiere edile combatte la sua battaglia, solo contro la rassegnazione e il destino di un esercito di senza diritti e senza voce. Sullo sfondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, sbiadita e grottesca vetrina politica nelle mani di associazioni di facciata. "Terzo settore in fondo" è sì un duro atto di denuncia contro il cinismo del mondo dell'accoglienza, ma senza mai averne il sapore. I colori sono quelli leggeri dell'ironia e della battuta felice, che non conosce l'insulto e l'attacco violento. Proprio per questo l'effetto è dirompente, di una efficacia straordinaria. "Castigat ridendo mores": ridendo, corregge i costumi. E alla fine si diventa consapevoli che c'è poco da stare allegri per capirsi e per capire ciò che succede in un mondo i cui confini, anche mentali, sono profondamente cambiati. Con una testimonianza di Tamara Ferrari. Introduzione di Carlo Ciavoni.
Il Confine sminato. Cronache da Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Sud Sudan, Bosnia ed Erzegovina, Italia
Tamara Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2014
pagine: 143
Tamara Ferrari è una giornalista curiosa e intraprendente. È una donna di frontiera che, prima di raccontarla, ha imparato a viverla, la guerra, percorrendo le distese desolate dei campi profughi in Africa, leggendo l'orrore nell'espressione impaurita degli orfani e sentendo i gemiti dei piccoli scampati alle esplosioni in Medio Oriente. In questo libro, tratteggia storie che sono la diretta conseguenza della barbarie e dell'odio, affidandosi anche agli occhi di un militare italiano, specialista nel mettere in sicurezza i campi minati, convinto per esperienza personale che un genitore non dovrebbe mai seppellire un figlio. Così la pensano anche i parenti di Homa e Makema, due bimbette consumate da stenti e malaria in un accampamento di rifugiati. Lo afferma con forza Zuhur, padre di una studentessa saltata in aria su un pullman finito nel mirino dei terroristi. Lo sostiene Ahmet che piange i cinque maschi di famiglia, trucidati dopo essersi arruolati in fazioni contrapposte. A tutti fa eco Dimitri che compie un viaggio all'inferno, schivando proiettili e pregiudizi, pur di riportare il suo ragazzo a casa. Ed è ciò che sembrano suggerirci queste pagine: sulla linea spessa del dolore, là dove è passato il vento della follia umana, svanisce il confine che distingue razze, culture, religioni. Con una testimonianza di Franco Di Mare.
Alessandro Malaspina. Gli oceani. La prigione. Le illusioni
Emilia Sarogni
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2014
pagine: 192
Alessandro Malaspina, cadetto di una famiglia nobile della Lunigiana, fu protagonista nella seconda metà del Settecento della più straordinaria spedizione scientifica mai tentata dall'uomo. Al comando di due corvette, al servizio della Spagna, si avventurò su tutti gli oceani del mondo, toccando terre mai esplorate e studiando, con alcuni dei migliori ricercatori del tempo, l'ambiente e le abitudini di popoli dei quali si ignorava perfino l'esistenza. L'impresa durò cinque anni, dal 1789 al 1794, tra rischi di naufragi e insidie di mare e di terra, mentre l'Europa bruciava il suo passato con la presa della Bastiglia per poi venire travolta dal ciclone napoleonico. Onorato all'inizio al pari di James Cook, morto Carlo III di Borbone, Malaspina fu ripagato dalla Spagna con la stessa moneta di Colombo: ingratitudine e carcere. Emilia Sarogni racconta, con l'accuratezza di uno storico e la passione di un romanziere, le vicende di un illuminista spinto ai confini della Terra da ideali di libertà e progresso. La memoria del comandante fu cancellata a causa di lotte politiche spietate e intrighi di donne fatali alle quali affidò il suo destino, preparato ad affrontare tempeste e bonacce, ma non inganni e lusinghe amorose.