Skira: Biblioteca di architettura
Razionalismo retorico per il regime fascista 1914-1944. Eretici italiani dell'architettura razionalista
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 496
L'architettura italiana ha conosciuto la nascita, l'affermazione, il trionfo e quindi la fine passeggera dell'ossatura, nella forma tecnica del calcestruzzo armato, per la definizione della tendenza del razionalismo nelle sue varie declinazioni, da retorico a emozionale, a esaltato, nell'arco di decenni che va dagli anni dieci agli anni settanta del Novecento. Non esiste un inizio per le vicende dell'ossatura del razionalismo che sia da individuare nei soli sviluppi della tecnica perché questi ridurrebbero l'ossatura a essere il corollario inanimato di una visione che apparirebbe, nelle sue sfaccettature culturali, ideologiche e politiche, indifferente a essa, lasciandola confinata nella dimensione costruttiva o tutt'al più discutendone l'astrazione figurativa conferita ai suoi lineamenti in determinati periodi della sua affermazione.
Atelier Kempe Thill, Soziale Fassade e Atrium Collettivo. Per un razionalismo antagonista europeo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 248
Nei primi decenni del XXI secolo, l'opera dell'Atelier Kempe Thill, fondato nel 2000 da André Kempe e Oliver Thill, definisce un sistema di certezze nel quadro di ricerche tese a riflettere sull'identità dell'architettura europea. Di questa identità, l'Atelier Kempe Thill è indiscusso protagonista per la capacità, dimostrata nel corso dei decenni, nel declinare le ragioni tecniche, i principi teorici e i valori sociali del progetto. La strategia culturale dell'Atelier Kempe Thill per un'architettura europea di orientamento sociale si delinea nel momento storico che precede la dissoluzione della Deutsche Demokratische Republik e anticipa di pochi anni la comparsa sulla scena di altri gruppi della Generation Europa. Del sistema sovietico, Kempe e Thill hanno il merito di aver salvaguardato, nella loro ormai vasta produzione, l'essenza sociale del progetto di architettura. Involucro, cortile, atrio e pianta flessibile, liberata come un loft dai sistemi distributivi dei tipi edilizi, divengono i termini fondamentali della loro architettura. Nel traversare varie fasi dell'architettura, la struttura della loro architettura si è fatta ossatura civica che Kempe e Thill esibiscono non tanto per affermare le ragioni tecniche del progetto, quanto piuttosto per eleggerla a simbolo della speranza nella creazione di un'architettura che continui a essere lo sfondo neutro e permanente di vite domestiche, di momenti ricreativi e culturali, di attività produttive. Le varie opere dell'Atelier Kempe Thill restituiscono il profilo di un'architettura europea dove la legge dell'economia, che guida sempre le linee essenziali dei loro edifici, assicura dei dispositivi sociali e costruttivi fondati sui concetti di permanenza e transitorietà nel tempo, per una sostenibilità complessa, al tempo stesso economica, tecnica e alla portata di tutti.
Razionalismo emozionale per l'identità democratica nazionale 1945-1966. Eretici italiani dell'architettura razionalista
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 592
La guerra e la caduta del regime fascista sono una falsa cesura nei processi creativi dell'architettura italiana. Certo, gli avvenimenti furono tali da produrre una faglia negli orientamenti che si erano delineati a partire dalla seconda metà degli anni venti per poi affermarsi nel corso degli anni trenta e imporre come peculiare, nel panorama internazionale, il razionalismo italiano. Sin dagli anni quaranta le varie posizioni culturali assunte dai protagonisti e le loro stesse opere stanno a dimostrare il tentativo di ricondurre le particolari condizioni economiche e politiche del dopoguerra nel quadro dello sviluppo teorico e figurativo che precedeva la caduta del fascismo, e profittare di quelle condizioni per spogliare l'architettura dalle contraddizioni in cui era stata costretta durante il regime dovendo obbedire, o comunque reagire, alle strategie politiche imposte dai gerarchi, dal duce e dal potere esercitato dai vari accademici.
Razionalismi esaltati nostalgici radicali 1967-1973. Eretici italiani dell'architettura razionalista
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 168
Le varie contaminazioni dell'ossatura sperimentate negli anni dopo la fine del conflitto bellico non fugano il dubbio che l'architettura italiana abbia intrapreso una generosa discesa nei territori della cultura tecnica e figurativa locale, artigiana e popolare, al fine di espiare la collisione prodottasi tra il razionalismo e il fascismo. Dopo che il razionalismo "retorico" ha subito il processo di redenzione all'insegna di un realismo costruttivo e locale, all'inizio degli anni sessanta si assiste all'inattesa rinascita di alcune sue forme originarie che tutti ritenevano scomparse e relegate nelle pagine dei libri di storia di Zevi e Benevolo. Il riapparire di quelle forme attraversa la fase del giudizio critico di coloro che si erano allontanati da quelle origini perché compromesse con il regime. In certi casi il giudizio arriva ad attribuire un carattere fascista alla nuova razionalità, non cogliendo il moto ideale che sospinge gli autori di quella sorprendente mossa del cavallo da cui prende il via l'ultima fase novecentesca delle vicende del razionalismo italiano, quella del "razionalismo esaltato". Soltanto un'assunzione critica del razionalismo, meditata in termini storici, critici e poetici, consente a Giorgio Grassi e Aldo Rossi di procedere oltre i vari realismi costruttivi e di inoltrarsi in quell'ultima fase.
Adalberto Libera. Tracce per una biografia
Paolo Melis
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 266
Questa ricostruzione a tutto tondo di Adalberto Libera, personaggio di primo piano e di assoluta centralità nella cultura architettonica italiana del XX secolo, è più di una biografia, e aspira a essere il ritratto che più gli corrisponde. Nasce da un'accurata indagine dei diversi e non comuni ambienti e luoghi in cui Libera è vissuto; è frutto di un attento riesame di fatti, date e circostanze che hanno scandito le sue scelte di architetto, e infine è il risultato di uno scrupoloso lavoro sulle carte del suo prezioso archivio. Paolo Melis ripercorre, attraverso una narrazione viva e coinvolgente, l'intero arco esistenziale dell'architetto trentino. I dodici capitoli in cui è suddiviso il volume sono preceduti da una premessa di Giovanni Marzari e accompagnati da uno scritto di Franco Purini.
Architettura nella storia. Scritti in onore di Alfonso Gambardella
Mariuccia Casadio
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 1008
Novanta scritti dei più importanti storici dell'architettura italiana in un omaggio a Alfonso Gambardella, già preside della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli di Napoli. Il volume è una panoramica sulla storia dell'architettura dall'antichità ai nostri giorni.
Architettura e cultura digitale
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2003
pagine: 247
Il volume nasce dalla necessità di approfondire il complesso rapporto tra architettura e cultura digitale che negli ultimi anni ha conosciuto una serie di importanti approfondimenti e interventi artistici e progettuali. Le ultime grandi mostre di architettura internazionale, alcuni dei progetti più avanzati, lo sviluppo aggressivo delle nuove tecnologie, una radicale metamorfosi del mercato e della figura dell'architetto pongono con forza il problema del rapporto tra progettazione, cultura architettonica e mondo digitale. Questo volume composto da una serie di interventi di teorici, architetti e artisti prova a raccordare le molte voci che hanno cercato di dare delle risposte a questa nuova fase storica e culturale.
Pietro Derossi. Per un'architettura narrativa. Architetture e progetti 1959-2000
SKIRA
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2002
pagine: 192
La Città europea del ventunesimo secolo. Lezioni di storia urbana
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2002
pagine: 128
Questa raccolta di saggi nasce come riflessione comune sulla città europea contemporanea e sul suo destino nei prossimi decenni. Gli autori invitati rappresentano alcuni dei protagonisti più interessanti nel quadro degli studi urbani contemporanei e della progettazione sulla città reale: Vittorio Gregotti, Stefano Boeri, Carlo Olmo, Marco De Michelis e Oriol Bohigas. Tutti i contributi muovono da alcune riflessioni di carattere teorico per poi confrontarsi con realtà urbane e progetti definiti e di grande attualità. Il volume è introdotto da un breve testo di Bernardo Secchi.
Roma. Nuova architettura. Ediz. italiana e inglese
Sebastiano Brandolini
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 252
Il volume raccoglie circa 40 progetti - già realizzati e in cantiere - che insieme descrivono la felice stagione dell'architettura contemporanea a Roma. Oltre a opere di architetti di risonanza internazionale (come Hadid, Fuksas, Baldeweg, Meier) Roma è diventata anche un laboratorio dove operano diversi gruppi italiani, come King Roselli, Labics, IAN+. La scarsa presenza del settore residenziale è compensata da una crescente attenzione nei confronti del verde e delle infrastrutture e appare chiaro che gran parte dei progetti sono edifici pubblici o religiosi. La grande architettura civile e religiosa, a confermare la lunga storia di Roma, è il principale destinatario della qualità architettonica. Il volume, corredato da una mappa della città, lascia inoltre intuire quanto stia cambiando la geografia della città, e quanto la qualità stia diventando un fenomeno diffuso, anche nelle borgate di periferia.
Eric Owen Moss. L'incertezza del fare
Paola Giaconia
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2006
pagine: 240
Considerato uno degli architetti di punta dell'architettura di ricerca nordamericana, Eric Owen Moss rappresenta una figura di grande interesse all'interno del panorama internazionale contemporaneo. La temerarietà delle sue ipotesi progettuali, il modo in cui esse accolgono il manifestarsi dell'imprevisto e lasciano spazio, senza ostacolarli, a nuovi possibili ordini temporanei, la volontà profonda di mettersi sempre alla prova e la continua ricerca di contaminazioni portano Moss a mettere in pratica quella che egli stesso definisce provocatoriamente la teoria dell'architettura di Penelope: come la fedele moglie di Odisseo, la quale disfaceva, durante la notte, il telo che aveva tessuto durante il giorno, così l'architetto, quando progetta, fa e disfa allo stesso tempo.
Dominique Perrault. Opere recenti
Maria Vittoria Capitanucci
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2006
pagine: 224
Dominique Perrault è assurto, giovanissimo, all'olimpo dell'architectural star system grazie alla vittoria del concorso per la Bibliothèque Nationale de France a Parigi e continua a essere uno degli architetti più sperimentali e provocatori della scena internazionale. Questo volume rivolge lo sguardo critico alla produzione dell'ultimo decennio a partire da un'opera considerata un fondamentale spartiacque nel percorso progettuale di Perrault: il velodromo e la piscina olimpici a Berlino. Una serie di opere progettate e parzialmente costruite che indicano una nuova direzione nella sua ricerca architettonica, nella sperimentazione di materiali innovativi e nel dibattito contemporaneo.