Skira: Arte moderna. Cataloghi
La rinascita. Storie dell'Italia che ce l'ha fatta
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 200
Come ha fatto un'Italia rasa al suolo dai bombardamenti a rialzarsi, a rinascere, a diventare in pochi anni uno dei leader dell'industrializzazione globale e il riferimento per la qualità della vita e la creatività del mondo intero? Quello che oggi potrebbe apparire un mistero inspiegabile o una pura casualità è in realtà il frutto di un percorso preciso, della grande dedizione al lavoro che ha contraddistinto più generazioni di donne e uomini che hanno saputo rialzarsi e conquistare il mondo con la loro inventiva, la loro visione, il loro mestiere. Il racconto dell'Italia che ce l'ha fatta, a uscire dalla crisi del dopoguerra, come invito e metafora per l'Italia di oggi, alle prese con la crisi economica. Una storia raccontata attraverso le opere d'arte delle avanguardie novecentesche, gli abiti d'alta moda dei grandi stilisti, le invenzioni della tecnologia e della chimica, le opere degli architetti e dei designer, le visioni del cinema, le parole della letteratura. Venticinque anni letti anche attraverso i dati statistici dell'Istat e le foto del grande archivio del Touring Club Italiano che raccontano un'Italia di vaste miserie e precarietà e a maggior ragione rendono ancora più sensazionale il risultato storico aggiunto in quel periodo. Storie che sono il frutto dell'analisi di un comitato scientifico multidisciplinare, guidato da Davide Rampello, che ha esposto i propri risultati nella mostra allestita ad Asti (Palazzo Mazzetti, Palazzo Alfieri, Palazzo Ottolenghi, 22 giugno - 3 novembre 2013)
Im-fluss. Ediz. italiana e inglese
Letizia Cariello
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 184
"Deve pur esserci un uomo coraggioso". Da questa domanda nasce un annuncio trasmesso via web e sull'"Engadiner Post": si cerca una persona disposta e capace di resistere in piedi "controcorrente" per almeno tre minuti nelle acque gelide del fiume Flaz, che discendono direttamente dal ghiacciaio del Morterasch, a più di 1800 metri di altitudine. I partecipanti alla performance di Letizia Cariello si immergeranno uno alla volta credendo di partecipare a un cimento sportivo, e usciranno dal fiume avendo preso parte a una riflessione sulla fragilità dell'uomo e sul senso del vivere insieme. Il libro ripercorre questa esperienza, da cui è nata un'opera video, ponendosi non come un album di ricordi, ma come spunto per il lettore a condurre una personale riflessione, partendo dalle immagini, dai disegni dell'autrice e dagli scritti stesi ispirandosi alla performance nel Flaz. Un economista, un gallerista, uno scrittore, un regista, uno scienziato dell'istituto di biometeorologia si immergono e ci immergono in altri possibili scenari di riflessione.
Manet. Ritorno a Venezia
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 280
Nel descrivere Manet come il rampollo di Velázquez o il figlio spirituale di Goya, gli studiosi hanno per lungo tempo dato prova di pigrizia. Secondo questa tesi, l'ispanismo sarebbe l'unica fonte della "modernità" dell'artista francese, che grazie al modello spagnolo sarebbe riuscito a evitare l'enfasi e a precorrere il ventesimo secolo, sfuggendo alle trappole della tradizione accademica. Tuttavia tale approccio, piuttosto semplicistico, si fonda su un'omissione significativa: la passione precoce e duratura di Manet per l'arte italiana. Le Déjeuner sur l'herbe e Olympia, due variazioni liberamente ispirate a Tiziano, dimostrano il legame di Manet con l'Italia, ma non sono le uniche testimonianze della fedeltà dell'artista a Venezia, Firenze e Roma. "Manet. Ritorno a Venezia", frutto della collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Musée d'Orsay, analizza per la prima volta le influenze nella pittura di Manet dell'arte italiana, che l'artista ebbe modo di conoscere direttamente nel corso di tre viaggi al di là delle Alpi. Alla fine del 1874, il pittore di Le Fifre e Le Balcon "fece ritorno a Venezia" per ritrovarsi a contatto con Carpaccio, Tintoretto, Guardi e Longhi e ridestare così il suo entusiasmo. Le vedute del Canal Grande, ricche di blu profondi e di romantici neri, furono la sua risposta all'impressionismo nascente.
Franco Guerzoni. La parete dimenticata
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 152
Curata da Pier Giovanni Castagnoli e Fabrizio D'Amico, interpreti tra i più fedeli e costanti, tra quanti hanno accompagnato con la loro attenzione lo svolgimento della ricerca dell'autore, la monografia - che accompagna la personale fiorentina - s'incentra sui risultati dell'ultimo decennio dell'esperienza dell'artista, che hanno aggiunto un nuovo e corposo capitolo al ricco e variegato romanzo per figure che Guerzoni ha via via creato sui temi dell'usura del tempo, delle rovine, delle archeologie, delle tracce della memoria. La monografia è introdotta da un ricco corpo di libri-opera, realizzati da Franco Guerzoni dagli anni settanta ad oggi, nei quali l'amore per la carta, per la pagina e per le tecniche di stampa diventa il movente ispiratore di una instancabile ricerca volta a saldare tra loro passato e presente, tradizione e invenzione.
Marcello Jori. La città meravigliosa degli artisti straordinari
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 48
La Città Meravigliosa degli Artisti Straordinari fa parte di un'opera ampia e complessa: un mondo concettuale e pittorico nella cui costruzione Marcello Jori (meranese di nascita) è impegnato da anni e che si erge intorno a una serie di ritratti di artisti contemporanei destinati all'immortalità, personaggi ritratti dal vivo tra il 1993 e il 2012: olio o acrilico su tela, acquerelli su seta, disegni su carta. Opere che vengono accompagnate da un ulteriore acquerello dedicato al luogo storico in cui si svolge questa mostra: Castel Tirolo, il Castello della Città Meravigliosa degli Artisti Straordinari. Curato da Danilo Eccher il volume presenta i quattordici ritratti di artisti di fama internazionale, da Gerhard Richter, Hermann Nitsch, Mario Merz a Rudolf Stingel, anch'egli originario di Merano, al gardenese Gilbert di Gilbert & George.
La città meravigliosa degli artisti straordinari
Marcello Jori
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 46
Il volume riproduce il grande libro autografo e illustrato a mano da Marcello Jori. Pubblicato in pregiata carta, questo tomo autografo contiene le iscrizioni e gli acquerelli originali con i quali Jori ha voluto documentare in maniera quasi filmica l'avventuroso divenire della singolare mostra al Museo Provinciale di Castel Tirolo. Marcello Jori, meranese di nascita, vive e lavora tra Bologna, Milano e la sua città natale. Il suo nome è ormai conosciuto ben oltre i confini nazionali, la sua attività espositiva si estende fino agli Stati Uniti, alla Russia e alla Germania. Il volume è pubblicato in occasione della mostra al Museo Provinciale di Castel Tirolo (13 aprile-9 giugno 2013).
Franco Vimercati. Opere 1975-2001
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 164
Pubblicata in occasione dell'esposizione veneziana, la monografia documenta l'opera di Franco Vimercati (Milano 1940-2001) attraverso oltre un centinaio di sue opere. Artista di grande rilevanza per il particolare cammino intrapreso nell'ambito della sperimentazione contemporanea, Vimercati è ancora oggi poco noto al grande pubblico. Attraverso gli anni Vimercati si è in particolare concentrato sulla ripresa fotografica di oggetti del suo quotidiano, infondendo loro un'anima e una magia particolari: trentasei bottiglie d'acqua, le liste di legno del pavimento, un barattolo, un vaso, un bicchiere... "dieci anni passati a fotografare solo una zuppiera..." Concentrazione e serialità sono le caratteristiche peculiari del suo lavoro, che ricordano le preghiere in cui la ripetizione ininterrotta e quasi infinita della stessa parola la svuota del suo significato primario trasformandola in suono puro, creando un contatto diretto tra l'essere e il cosmo. In questa prospettiva l'attenzione ossessiva che Franco Vimercati rivolge a certi oggetti non è altro che un'illustrazione della sua ricerca della purezza dell'immagine.
Cubismo
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 64
Il movimento artistico del Cubismo è giustamente considerato come quello che più di ogni altro ha esercitato una condizionante influenza sull'arte del XX secolo e come quello al quale hanno fatto riferimento gli altri movimenti a esso contemporanei e quasi tutti quelli successivi, fino ai nostri giorni. Nato a Parigi intorno al 1907, il Cubismo (il cui termine deriva dalla recensione su Gil Blas del critico Vauxcelles che, recensendo la personale di Braque scrisse della "tendenza del pittore a ridurre tutto a cubi") non vuole più rappresentare l'oggetto in una collocazione spaziale fissa e monocentrica secondo un unico punto di vista, ma restituire una pluralità di aspetti e sfaccettature in una simultaneità di visione e molteplicità di prospettive. Questo agile volume propone una panoramica sul Cubismo e sui suoi protagonisti, da Paul Cézanne, Pablo Picasso, Georges Braque, Albert Gleizes a Juan Gris, Fernand Léger, Robert e Sonia Delaunay, Francis Picabia.
Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 230
Questo libro e la mostra di cui è espressione sono frutto di un lungo lavoro di ricerca attorno a un tema che non era mai stato oggetto di studi mirati né di specifici eventi espositivi: l'influenza, a livello iconografico ed estetico, che Richard Wagner e il fenomeno del "wagnerismo" esercitarono sulle arti visive in Italia tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Personaggi e vicende dei drammi musicali di Wagner ricorrono ampiamente nei dipinti, nelle sculture, nei disegni, nelle stampe di quegli anni, in Italia come nel resto d'Europa. Un ruolo di protagonista assoluto, in questo ambito, spetta a Mariano Fortuny, autore di un Ciclo wagneriano che comprende decine di dipinti e incisioni, qui presentati integralmente. Le opere di Fortuny (spagnolo che scelse di diventare veneziano, inafferrabile e multiforme creatore) sono quindi messe a confronto con quelle di altri artisti italiani dell'epoca, che si ispirarono a Wagner o alle atmosfere simboliste e misteriose evocate dalla sua musica: Balestrieri, Viazzi, Prati, Palanti, Previati, de Maria, Martini, Wildt... E in un'ottica di studio complessivo sulla comunicazione visiva, non sono tralasciati nemmeno l'illustrazione, la cartellonistica, la caricatura e persino le cartoline e le figurine Liebig. A completamento dell'itinerario iconografico è presente anche una selezione di opere di importanti autori internazionali come Brossa, Kiefer, Tàpies e Bill Viola.
Pietro Carriglio. Il pensiero e la scena. Ediz. italiana e inglese
Vittorio Sgarbi
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 288
Gli spettacoli di Pietro Carriglio, regista e scenografo, hanno suscitato una vasta eco, tra gli ultimi l'Orestiade di Eschilo, Amleto di Shakespeare, La locandiera di Goldoni, Il re muore e Le sedie di Ionesco. Ha fondato e diretto il Teatro Biondo Stabile di Palermo. Ha diretto il Teatro di Roma, è stato dirigente e, successivamente, sovrintendente al Teatro Massimo di Palermo e ha ricoperto diversi incarichi in organismi pubblici teatrali. Su di lui e per il suo teatro hanno scritto autori e poeti tra i più significativi del Novecento italiano, da Carlo Levi, Mario Luzi, Giovanni Raboni ed Edoardo Sanguineti a Dacia Maraini, Maurizio Cucchi, Davide Rondoni. La monografia presenta i lavori scenografici di Carriglio corredati da una ricca serie di studi preparatori, possibili rifacimenti, variazioni e modifiche. Introduzione di Luca Ronconi.
Women in Fluxus & other experimental tales. Eventi partiture performance 1962-2012
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 224
A Fluxus parteciparono, come raramente accade nella storia dell'arte, diverse donne, artiste provenienti da luoghi e percorsi disparati - Yoko Ono, Charlotte Moorman, Alison Knowles, Shigeko Kubota, Takako Saito, Mieko (Chieko) Shiomi - oltre a figure che incrociarono Fluxus nel corso di un cammino artistico e teorico individuale, come Kate Millet, femminista ed attivista, Simone Forti e Carolee Schneemann attive al Judson Dance Theater di New York all'inizio degli anni Sessanta. Ed è proprio da questa angolazione, ampliata ad una ricostruzione genealogica dell'intero percorso artistico, che questo volume intende raccontare la storia e la filosofia Fluxus. Il volume propone due percorsi tematici di lettura: da un lato l'aspetto concettuale del fenomeno sperimentale, già implicito nel termine "Concept Art" coniato da Henry Flynt, che prese corpo nei concerti di Musica Antiqua et Nova coordinati da George Maciunas nella AG Gallery (New York, 1961); dall'altro, la selezione di opere di artiste che indagarono, parallelamente all'implicita critica al sistema dell'arte, nuovi concetti di identità considerando il ruolo e pertanto l'immagine femminile come prodotti dalla realtà sociale e culturale - identità non più solo scritte, ma anche scriventi, in senso linguistico e performativo.
Angiolo D'Andrea 1880-1942. La riscoperta di un maestro tra Simbolismo e Novecento
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il volume, che accompagna la mostra di Milano (Palazzo Morando - Costume Moda Immagine, 8 novembre 2012 - 17 febbraio 2013), riscopre l'attività artistica di Angiolo D'Andrea (1880-1942), maestro di origini friulane e milanese d'adozione. Pittore, in primo luogo, ma aperto all'integrazione delle arti e assai legato all'architettura, D'Andrea svolse un'attività intensa e diramata, che la monografia documenta attraverso 145 opere - tra dipinti, disegni e decorazioni nell'architettura eseguite tra il 1900 e gli anni trenta: opere provenienti in gran parte da un cospicuo fondo di dipinti del maestro, salvato nella sua interezza da Elio Bracco. Artista di tradizione realista, non attratto dalle avanguardie futuriste né poi ufficialmente partecipe del successivo affermarsi del "Novecento", D'Andrea si distinse nei suoi paesaggi, ritratti e nature morte per l'acceso cromatismo, all'inizio con soluzioni divisioniste e accenti simbolisti e liberty, particolarmente evidenti nelle opere di soggetto sacro. Le opere presentate in catalogo sono accompagnate dai testi di Luciano Caramel, Kevin MacManus e Stefano Aloisi, da un regesto e da schede che con notizie, commenti storico-critici e documenti accompagnano il lettore in un percorso complesso, ricco e variato che presenta lavori per lo più inediti.

