Sillabe: Cataloghi di mostre
Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze. Catalogo della mostra (Firenze, 28 gennaio-27 aprile 2014)
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2014
pagine: 240
Da quelli più importanti come l'Archivio di Stato (dove si trovano tra gli altri l'annotazione della nascita di Leonardo scritta dal nonno e la "Legge criminale" del 1786 che sanciva l'abolizione della pena di morte in Toscana per opera di Pietro Leopoldo), la Biblioteca Nazionale (con gli autografi e le lettere di Galileo tra cui la sua Lettera a Madama Cristina di Lorena ritenuta il più piccolo libro del mondo stampato con caratteri mobili composti a mano, poi anche il Diario dell'ex Versilia con litografie del poeta Eugenio Montale), della Marucelliana (che conserva un disegno di Raffaello, ma anche i manoscritti di traduzioni dall'inglese per mano del Foscolo e i primi fumetti di Topolino del 1932), e del Museo Horne, che possiede un codice con la traduzione dal latino in volgare del trattatello di Leon Battista Alberti "Il cane", a quelli minori ma solo per grandezza, non per la qualità del materiale che conservano come l'Archivio Guicciardini, che possiede lettere del Savonarola e di Cosimo I de' Medici, la biblioteca della Società Dantesca, che espone la prima edizione illustrata della Commedia, commentata dal neoplatonico Landino del 1481, e la prima traduzione della Divina Commedia in lingua vietnamita, e quella dell'Istituto Geografico Militare con gli album fotografici dello zoologo Enrico Hillyer Giglioli, tra cui due dedicati al Giappone del 1866 e 1867.
Firenze 1944-1945. Danni di guerra. Catalogo della mostra (Firenze, 14 settembre-14 ottobre 2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2007
pagine: 108
Guerra, bombardamenti, rovine, distruzione e ricostruzione: tutto questo è documentato nelle fotografie scattate dal personale del Gabinetto Fotografico negli anni 1940-1945 e presentato in questo volume. Le immagini sono eseguite spesso in condizioni precarie, ma non mancano di una loro grande suggestione: documentano l'orrore della guerra e l'attenzione a evitare ogni possibile danno a opere d'arte e monumenti, si possono vedere le protezioni antiaeree al David di Michelangelo e agli affreschi delle celle di San Marco. Le fotografie sono circa 5000, ma una buona parte, eseguite su pellicola, sono state perdute nell'alluvione del 1966. Quindi una storia di sciagure e rovine che si incrocia con un'altra storia di danni e perdite. Nonostante questo avverso destino, diverse immagini si sono conservate e ci permettono di seguire questo itinerario di distruzione e ricostruzione. Questa storia si dipana in tre momenti fondamentali: la protezione delle opere d'arte dopo l'entrata in guerra dello Stato italiano; la testimonianza dei danni subiti dalla città di Firenze e dalle opere d'arte durante i bombardamenti che si sono succeduti, soprattutto quello della notte del 4 agosto 1944 e infine la documentazione dei lavori di ricostruzione. Il volume è a cura di Marilena Tamassia, storica dell'arte e direttrice del Gabinetto Fotografico della Soprintendenza Speciale del Polo Museale Fiorentino, la quale sta conducendo da anni un lavoro di ordinamento e pubblicazione critica degli archivi dell'Ente.
D'improvviso Firenze
Libro
editore: Sillabe
anno edizione: 2007
pagine: 62
Questo volume è stato ideato per costruire un confronto che si dipana tra due diverse interpretazioni fotografiche del centro di Firenze operate a distanza di un secolo. I protagonisti della scena sono un giovane fotografo contemporaneo, Gianni Ferrero Merlino, e le immagini storiche del Gabinetto Fotografico (fondato nel 1904, ma detentore di un patrimonio di fondi storici e di fotografie eseguite già prima di quella data). Il luogo è il centro di Firenze, dagli Uffizi fino a Santa Maria Novella. Il confronto non si svolge solo tra due "occhi" lontani nel tempo, ma si dipana anche sul tessuto stesso della città, nel frattempo cambiata nel suo vissuto e nella sua quotidianità. La sensibilità nell'immortalare Firenze dei fotografi "d'epoca" risente di differenze dovute soprattutto a fattori culturali: altra sensibilità, altra cultura, altro modo di avvicinarsi alla città. Il confronto tra ieri e oggi è quindi doppio: diversa la sensibilità artistica, diversa la città a distanza di decine di anni. Ma è davvero tanto cambiato il centro di Firenze? Quello che proponiamo è un tema di riflessione sul quotidiano della città, che è certamente rimasta immutata nei suoi monumenti.