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L'imaging della fibrillazione atriale. Possiamo utilizzare nuovi predittori di rischio di stroke/embolismo sistemico derivati dall'imaging per la gestione clinica del paziente con fibrillazione atriale?

L'imaging della fibrillazione atriale. Possiamo utilizzare nuovi predittori di rischio di stroke/embolismo sistemico derivati dall'imaging per la gestione clinica del paziente con fibrillazione atriale?
Titolo L'imaging della fibrillazione atriale. Possiamo utilizzare nuovi predittori di rischio di stroke/embolismo sistemico derivati dall'imaging per la gestione clinica del paziente con fibrillazione atriale?
Autori , , ,
Editore Ercules Comunicazioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 112
Pubblicazione 12/2016
ISBN 9788884790477
 
20,00

L’integrazione dell’ecocardiografia con le altre tecniche di imaging, quali la risonanza magnetica e la CT cardiaca, permette di valutare al meglio i pazienti con fibrillazione atriale da sottoporre a procedure di ablazione o di cardioversione del ritmo e di riconoscere i fattori ecocardiografici di rischio. L’ecocardiografia, con tutte le sue diverse applicazioni, dalle tradizionali (rispolverando il monodimensionale e il Doppler dell’auricola) alle tridimensionali, sia con l’approccio transtoracico sia con quello transesofageo, svolge un ruolo fondamentale nel guidare la strategia terapeuticae la terapia medica, nonché nell'indirizzare la gestione della terapia anticoagulante (soprattutto con i nuovi anticoagulanti diretti). La conoscenza approfondita dell’anatomia e della funzione cardiaca è d’obbligo quando è dubbio il rapporto rischio/beneficio della terapia o quando occorrono esami seriati per seguire i pazienti che vanno a cardioversione o ablazione del substrato.
 
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