Categoria centrale nel dibattito pubblico delle società occidentali contemporanee, quella di Antropocene è una nozione che spesso si fonda su un presupposto che è una vera e propria macchina concettuale: il binomio umanonegativo, l'idea per cui l'umano sia il posto del negativo. Questo binomio, e il suo funzionamento, verrà analizzato in alcuni autori - tra gli altri, gli anni '30 della filosofia francese e in particolare Alexandre Kojève -, che lo accolgono in modi significativamente diversi e tuttavia congiunti da un'attenzione alla relazione tra l'umanità e una serie di declinazioni del negativo. Successivamente, attraverso lo studio dell'opera di Maurice Merleau-Ponty, si mostrerà la disarticolazione di questa macchina, una trasformazione del significato stesso di negativo e, dunque, un suo slittamento semantico: dall'umanità alla giuntura tra essere e apparire; dal negativo come desiderio, come mancanza, come spinta alla distruzione della presenza e del mondo naturale al negativo come margine inappropriabile del reale e come suolo, in direzione di un diverso pensiero dell'Antropocene, possibile a partire da una diversa concezione dell'umano.
Il posto del negativo. Filosofia e questione dell'umano alla luce dell'Antropocene
| Titolo | Il posto del negativo. Filosofia e questione dell'umano alla luce dell'Antropocene |
| Autore | Paolo Missiroli |
| Collana | Percorsi |
| Editore | Meltemi |
| Formato |
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| Pagine | 320 |
| Pubblicazione | 01/2023 |
| ISBN | 9788855197267 |

