Libri di Paolo Missiroli
Abitare. Teoria e possibilità di un concetto a partire da Maurice Merleau-Ponty
Paolo Missiroli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 216
La questione dell’abitare è al centro della riflessione etico-politica contemporanea. Essa, tuttavia, manca di un inquadramento di respiro filosofico legato alla congiuntura contemporanea, da alcuni definita “Antropocene”: quella, cioè, della crisi ecologica dispiegata su scala globale. Cosa significa abitare? Che tipo di prospettiva ontologica e antropologica è sottesa a tale nozione? Che tipo di riflessione su tale concetto, inoltre, lo rende spendibile in termini politico-radicali? Questo libro si propone di ripensare il concetto di abitare alla luce della crisi ecologica. Dopo un inquadramento concettuale svolto a partire dal lavoro di Maurice Merleau-Ponty, grazie al quale sarà possibile intendere in che termini abitare consiste nell’instaurare un rapporto di attività-passività con il mondo, verranno enunciate una serie di tesi sull’abitare. A partire da queste, in conclusione, si proverà a capire in che senso il concetto di abitare così ripensato consenta di ristrutturare l’intero dibattito sul comune e renderlo compatibile con la questione ecologica, riuscendo così anche a leggere diversamente tutta una serie di pratiche politico-sociali e di esperienze di lotta oggi diffuse.
Cronache dal fondale. L'alluvione romagnola vista da vicino
Paolo Missiroli
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2023
pagine: 50
La scena è l'alluvione romagnola del maggio 2023, in particolare nella zona tra Faenza e Solarolo. L'oggetto è l'insieme di umani e non-umani, di Terra e Cielo, di Acqua e Terra, che compone il paesaggio in cui l'alluvione ha avuto luogo. Gli agenti, coloro che generano effetti su questo paesaggio e l'uno nei confronti dell'altro, sono Demoni, Bambine, Galline, Ragni, come nelle antiche leggende romagnole. Con una attenzione partecipe e diretta, questo libro tenta di restituire il senso della durezza della vita materiale di fronte ai grandi problemi ambientali che direttamente o indirettamente coinvolgono tutti.
Il posto del negativo. Filosofia e questione dell'umano alla luce dell'Antropocene
Paolo Missiroli
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 320
Categoria centrale nel dibattito pubblico delle società occidentali contemporanee, quella di Antropocene è una nozione che spesso si fonda su un presupposto che è una vera e propria macchina concettuale: il binomio umanonegativo, l'idea per cui l'umano sia il posto del negativo. Questo binomio, e il suo funzionamento, verrà analizzato in alcuni autori - tra gli altri, gli anni '30 della filosofia francese e in particolare Alexandre Kojève -, che lo accolgono in modi significativamente diversi e tuttavia congiunti da un'attenzione alla relazione tra l'umanità e una serie di declinazioni del negativo. Successivamente, attraverso lo studio dell'opera di Maurice Merleau-Ponty, si mostrerà la disarticolazione di questa macchina, una trasformazione del significato stesso di negativo e, dunque, un suo slittamento semantico: dall'umanità alla giuntura tra essere e apparire; dal negativo come desiderio, come mancanza, come spinta alla distruzione della presenza e del mondo naturale al negativo come margine inappropriabile del reale e come suolo, in direzione di un diverso pensiero dell'Antropocene, possibile a partire da una diversa concezione dell'umano.
Teoria critica dell'antropocene. Vivere dopo la Terra, vivere nella Terra
Paolo Missiroli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 140
Chi si confronta con il dibattito pubblico del mondo occidentale, oggi, non può fare a meno di chiedersi cosa significhi "Antropocene". A partire dai primi anni 2000 e via via con sempre maggior intensità, infatti, esso è divenuto un concetto passepartout, spesso usato semplicemente per indicare il presente attraverso un nome alla moda. Proprio a causa di tale pervasività, tuttavia, il significato di questo concetto è quanto mai vago e si è sviluppata una vera e propria battaglia in merito. Quali sono i presupposti dei diversi modi attraverso cui viene pensato l'"Antropocene"? Questo termine è inevitabilmente connesso a una prospettiva secondo cui l'essere umano è destinato a essere il padrone del mondo naturale? O è forse possibile utilizzare criticamente l'"Antropocene", al fine di mostrare la necessità di una trasformazione dello stato di cose presente e delle nostre società? Rispondendo a tali domande il presente volume si propone di delineare i contorni di una teoria critica dell'Antropocene.
Almanacco di filosofia e politica. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 320
L'Almanacco di Filosofia e Politica, diretto da Roberto Esposito, intende essere uno spazio aperto per una riflessione sulla politica – sul suo statuto, sulle sue crisi, sulle sue potenzialità – da un punto di vista filosofico. Non si tratta dunque di una ricerca storico-filologica sui concetti politici, né di un'analisi empirica di carattere sociologico o politologico sulla cronaca politica. Ciò che l'Almanacco intende attivare è un'interrogazione rigorosamente filosofica sull'attualità. La domanda di fondo da cui nascono questi saggi riguarda la relazione tra la crisi globale della politica e i punti ciechi del pensiero contemporaneo. Quali paradigmi teorici hanno contribuito a provocare, o hanno reso possibile, tale cedimento? Ma scopo dell'Almanacco è soprattutto quello di elaborare nuove categorie capaci di riaprire un varco in un orizzonte apparentemente chiuso. Che contributo può dare, la filosofia, per avviare una nuova stagione politica? Il terzo volume si colloca nel solco tracciato dai primi due. In esso si riflette sulle molteplici forme assunte dal conflitto politico: istituzione, sovranità, egemonia, democrazia. I contenuti sono organizzati in tre sezioni. La prima si apre con un dialogo tra Roberto Esposito e Carlo Galli, seguito da saggi di Étienne Balibar, John P. McCormick, Oliver Marchart, Sandro Mezzadra, Geminello Preterossi e Jacques Rancière. La seconda si compone invece degli interventi di studiosi più giovani che durante l'anno partecipano a un progetto di ricerca collettivo. La terza è interamente dedicata a un importante scritto di Neal Wood su Machiavelli, accompagnato da un saggio di Gabriele Pedullà.
Utopia del software libero. Dal «bricolage» informatico alla reinvenzione sociale
Sébastien Broca
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 247
Nato negli anni '80 dalla rivolta degli hacker contro la privatizzazione del codice informatico, il movimento del Software Libero, non sembrava destinato a rinnovare l'immaginario politico. I suoi valori e le sue pratiche si sono tuttavia estesi ad altri campi, elaborando gradualmente una vera e propria "utopia concreta". Eppure il Software Libero solleva anche molti interrogativi per le sue relazioni con l'economia di Internet, per l'entusiasmo tecnofilo o per le ambiguità politiche. Sébastien Broca li evidenzia, raccontando una storia in cui gli hacker ispirano il pensiero critico e gli imprenditori open source si confrontano con i sostenitori dei beni comuni. Sébastien Broca è sociologo e docente di Scienze dell'informazione e della comunicazione all'Università Paris 8.