«Per noi, il tempo dell’esotismo è definitivamente tramontato. Noi non possiamo più accostarci ad un poeta africano per mero desiderio d’evasione, di regressione ad una sfera ancestrale e selvaggia, con l’attesa di trovarvi un’espressione di forze prerazionali, vergini, originarie, da contrapporre alla nostra sofisticata stanchezza di cittadini del vecchio mondo; e nemmeno, come il Sartre della prefazione ad Orphée noir, o come certo Pasolini («E ora… ah, il deserto assordato / dal vento, lo stupendo e immondo / sole dell’Africa che illumina il mondo. // Africa! Unica mia / alternativa»), vedere nella civiltà africana una malleabile ed orientabile forza rivoluzionaria, un dinamitardo potenziale di rinnovamento. Un poeta come Massem (non diversamente, del resto, dai poeti della négritude, dai Césaire e dai Senghor) rivive l’eredità africana attraverso la mediazione di un’approfondita e pienamente consapevole conoscenza della civiltà letteraria europea.»
Matière de lenteur-Materia di lentezza
Titolo | Matière de lenteur-Materia di lentezza |
Autore | Omer Massem |
Traduttori | Massimo Sannelli, Matteo Veronesi |
Collana | Averla. Poesia africana |
Editore | Kolibris |
Formato |
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Pagine | 328 |
Pubblicazione | 12/2019 |
ISBN | 9788899274658 |