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Le feste medicee del 1565-1566. Riuso dell'antico e nuova tradizione figurativa

Le feste medicee del 1565-1566. Riuso dell'antico e nuova tradizione figurativa
Titolo Le feste medicee del 1565-1566. Riuso dell'antico e nuova tradizione figurativa
Autore
Collana Lo stato dell'arte, 12
Editore LoGisma
Formato
Formato Libro Libro: Copertina rigida
Pagine 648
Pubblicazione 07/2017
ISBN 9788897530855
 
90,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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Le celebrazioni del 1565-1566 per le nozze di Francesco de' Medici con Giovanna d'Austria vennero programmate e coordinate da Vincenzio Borghini. Le manifestazioni indussero alla messa a punto della decorazione di Palazzo Vecchio e dei luoghi cittadini contigui e richiesero a Giorgio Vasari la stessa rapidità con cui seppe portare a fine il suo Corridoio sopraelevato. Gli allestimenti effimeri compresero archi trionfali e ornamenti viari; la commedia "La cofanaria" di Francesco d'Ambra; imponenti mascherate durante il carnevale successivo: il "Trionfo dei Sogni", la "Mascherata delle Bufole" e quella della "Genealogia degli Dei", con altre giostre e combattimenti di piazza; un teatro ligneo per spettacoli equestri in p.za S. Lorenzo, decorato da Santi di Tito. Infine, una sacra rappresentazione nella chiesa di S. Spirito. La realizzazione dei programmi iconografici vide impegnati tutti gli artisti dell'Accademia del Disegno con alcune significative emergenze come quelle di Alessandro Allori, Vincenzo de' Rossi, Federico Zuccari tra gli stranieri. Degli apparati fiorentini avrebbero tenuto conto le corti di tutta Europa per i loro eventi più spettacolari.
 
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