"Degli horti romani" è nella sua essenza ultima un canzoniere d'amore. Ma un canzoniere su cui sovrasta verso dopo verso il pensiero di un'altra dimensione del vivere, enigmatica e intraducibile: è il mondo degli astri e della notte, e degli angeli malinconici che lo abitano, cui l'autrice si appella come a forze protettrici, perché custodiscano il nòcciolo tenero e ferito della sua anima, preservandoci dall'aridità dei tempi: quei tempi cui l'autrice allude esplicitamente in alcuni componimenti (La gente che sembra per bene; Povere Muse) ma che sono l'oggetto costante, quasi sottinteso, della sua attenzione, e che a volte sembrano trovare la loro rappresentazione figurale nell'immagine biblica del «serpe».
Degli horti romani
| Titolo | Degli horti romani |
| Autore | Natalia Stepanova |
| Prefazione | Giancarlo Pontiggia |
| Collana | Alter |
| Editore | Ensemble |
| Formato |
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| Pagine | 100 |
| Pubblicazione | 07/2019 |
| ISBN | 9788868814618 |

