Siamo sicuri che dire sempre ciò che si pensa ci aiuterà a vivere una vita migliore e a trattare gli altri con rispetto? O forse questo precetto, apparentemente tanto saggio, a volte ha fatto precipitare le nostre vite pubbliche e private? Sincerità e intransigenza vincono su tutto, anche sulla buona relazione con gli altri? Dire quel che si pensa, sempre. È questa regola di autenticità che l'ipocrisia mette in discussione. Ed è anche la ragione per la quale è giudicata in modo negativo, come un fatto di incoerenza intenzionale tra pensieri, parole e comportamenti. Questo fa dell'ipocrita un sabotatore silenzioso dell'ordine morale? Una persona che erode nell'ombra le fondamenta della fiducia? Senza fiducia non c'è società né amicizia né amore. Ma società, amicizia e amore non sono possibili senza una qualche dose di ipocrisia. Nel difficile equilibrismo tra il non fare male agli altri e il non fare male a se stessi, l'ipocrisia allena a pensare in maniera complessa e a stare in relazione con gli altri sul palcoscenico pubblico. A patto che non diventi sistemica e che non tracimi in menzogna e manipolazione.
L'ipocrisia virtuosa
| Titolo | L'ipocrisia virtuosa |
| Autore | Nadia Urbinati |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
| Collana | Voci |
| Editore | Il Mulino |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 176 |
| Pubblicazione | 10/2023 |
| ISBN | 9788815387615 |
Libri dello stesso autore
Sull'uguaglianza e l'emancipazione femminile
John Stuart Mill, Harriet Taylor
Edizioni Società Aperta
Un partito sbagliato. Democrazia e organizzazione nel Partito Democratico
Antonio Floridia
Castelvecchi
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
Io, il mio discorso l'ho fatto. Le ultime parole dell'uomo libero che sfidò il fascismo
Giacomo Matteotti
Giunti Editore
Questa Sinistra inspiegabile a mia figlia. Dialogo immaginario con un’adolescente
Marco Revelli
Einaudi