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Criminalità in rete. Dalle piattaforme illegali alle cybermafie

Criminalità in rete. Dalle piattaforme illegali alle cybermafie
Titolo Criminalità in rete. Dalle piattaforme illegali alle cybermafie
Autore
Prefazione
Argomento Società, scienze sociali e politica Servizi sociali, assistenza sociale e criminologia
Collana Saggi. Storia e scienze sociali
Editore Donzelli
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 208
Pubblicazione 01/2025
ISBN 9788855226691
 
25,00

 
1 copia disponibile
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Nell’era digitale del web 4.0 e della platform society, il cyberspazio riveste un ruolo sempre più centrale non solo per l’organizzazione della socialità, della politica, del lavoro e delle imprese, ma anche della criminalità. Negli ultimi anni, infatti, inquirenti ed esperti di cybersicurezza rilevano sia una maggiore operatività di cybercriminali in gruppi strutturati che una crescente presenza delle mafie tradizionali online. Rispetto a queste nuove forme di delinquenza, si può quindi parlare di criminalità organizzata cibernetica? A tale interrogativo il volume prova a dare risposta analizzando sotto il profilo sia sociologico sia giuridico come cambia la criminalità organizzata in una società digitale. Lo studio poggia su un variegato materiale empirico composto da inchieste giudiziarie riguardanti comunità online di pedofili, criptomercati, reti di hacktivisti, gruppi dediti al phishing, organizzazioni che offrono streaming illegale, società dedite alla sottrazione e commercializzazione di informazioni riservate e clan mafiosi inseriti nel gioco d’azzardo. Il quadro che emerge risulta molto eterogeneo, rendendo complicato tenere all’interno di una cornice unitaria i diversi fenomeni considerati. A un estremo si colloca una inedita criminalità su piattaforma che opera interamente online e presenta caratteristiche peculiari, creando nuovi dilemmi interpretativi. All’estremo opposto, invece, si posizionano le mafie tradizionali che, sebbene di recente abbiano mostrato un maggiore interesse per i crimini cibernetici, rimangono ancorate al mondo fisico. L’analisi si sofferma in particolare sulle modalità operative e organizzative di queste forme di criminalità cibernetica e ha il merito, come rileva Rocco Sciarrone nella prefazione al volume, di aggiornare il dibattito che investe il concetto di criminalità organizzata alla luce delle caratteristiche della società digitale, evitando così una deriva diffusa nel dibattito pubblico, «quella che mette spesso in primo piano l’urgenza di sottolineare la pericolosità del fenomeno più che l’esigenza di conoscerlo».
 
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