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Santa Caterina Fieschi Adorno e i suoi apostoli di carità. Ettore Vernazza e la venerabile Battista Vernazza

Santa Caterina Fieschi Adorno e i suoi apostoli di carità. Ettore Vernazza e la venerabile Battista Vernazza
Titolo Santa Caterina Fieschi Adorno e i suoi apostoli di carità. Ettore Vernazza e la venerabile Battista Vernazza
Autore
Collana Blu. Messaggeri d'amore, 556
Editore Velar
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 47
Pubblicazione 10/2017
ISBN 9788866714699
 
4,00

 
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Caterina Fieschi Adorno nacque a Genova nel 1447, discendente di un'antica e potente famiglia feudale, crebbe in un ambiente austero e di severa educazione. Nel 1463, all'età di 16 anni, si sposò con Giuliano Adorno, di ricca famiglia borghese, uomo irascibile e dissoluto. Dieci anni dopo abbandonò la vita mondana intraprendendo la via della purificazione interiore, e attraverso la via spirituale giunse alla dimensione contemplativa di Dio. Il valore della preghiera e il prodigarsi nella carità verso gli infermi e i poveri fu costante. Con la sua bontà convertì il marito che con lei condivise l'attenzione verso i più diseredati. Ettore Vernazza nacque nel 1470 da una famiglia borghese ligure; fu discepolo di Caterina e cofondatore della "Compagnia del Divino Amore" finalizzata all'attività caritativa. La prima opera di questo movimento fu l'istituzione in Genova, nel 1499, del "Ridotto degli Incurabili" per gli abbandonati dalle famiglie e respinti dall'Ospedale della città. La sua attività caritativa si estese agli orfani abbandonati, ai carcerati, alle prostitute disposte a riscattarsi. Nel 1517, l'istituzione da lui fondata dedicata a san Giuseppe, che tuttora esiste, iniziò a svolgere attività assistenziale ed educativa e assistenza medica e farmaceutica a favore dei poveri. Battista (Battistina) Vernazza, figlia di Ettore Vernazza, nacque nel 1497 e fu battezzata con il nome di Tommasina. Ricevette una rigorosa educazione ed entrò ben presto nel Monastero delle Grazie e nel 1511 fece la professione religiosa. Fu maestra delle novizie, poi economa, quindi vicaria e infine priora fino alla morte avvenuta nel 1587. Pregare incessantemente con la mente fissa in Dio fu la caratteristica della sua spiritualità.
 
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