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Festa con casuario

Festa con casuario
Titolo Festa con casuario
Autore
Argomento Narrativa Gialli, thriller, horror
Collana Il contesto, 165
Editore Sellerio Editore Palermo
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 168
Pubblicazione 03/2025
ISBN 9788838947735
 
17,00

 
2 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
1 copia disponibile
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Torino, inizio d’estate. Isa, ventenne studentessa universitaria di Lettere, organizza una festa nella villa con giardino dei genitori. Arrivano i compagni di corso, i vecchi amici, gli amici di amici, i conoscenti, gli imbucati. Alcol e cibo in abbondanza, la musica giusta, all’occorrenza qualche droga per rilassare la testa e il corpo. L’unico a non essere ancora arrivato è Ezio, l’invitato che Isa aspetta con più ansia. Un piccolo episodio accende gli eventi. Da un regalo anonimo salta fuori un biglietto minaccioso: se entro l’una di notte nessun invitato avrà il coraggio di toccare il casuario dei vicini, Ezio morirà. È uno scherzo, si dicono gli amici. E poi, cos’è un casuario? E perché ce n’è uno proprio nel giardino accanto? Il casuario è una sorta di struzzo, ma parecchio più pericoloso: con il suo artiglio lungo e affilato come un coltello, è in grado di uccidere una persona e non ama essere disturbato. Isa e i suoi amici, mentre la festa si dilata e si amplifica nelle parole e nei gesti, reagiscono ciascuno in modo diverso. Tutto sembra convergere verso uno spazio, un orario, un istante preciso e fatale, accanto a una rete di metallo, a decidere per sé e per gli altri. A domandarsi chi sarà così pazzo da varcare il recinto per toccare il casuario. Leonardo San Pietro tratteggia sbandamenti e reticenze, ansie e inquietudini, creando una tensione e una suspense inaspettata. La misteriosa prova del casuario innesca un gioco di camuffamenti e disvelamenti in un momento speciale della vita, gli anni dell’università, in cui si supera il confine che porta alla «realtà». Nel suo romanzo c’è la felicità della festa, dell’abbandono e del divertimento, una gioia luminosa che serra lo stomaco e lucida lo sguardo. Poi incontenibile irrompe lo sgomento del futuro, il buio di un precipizio, e si svela il volto nascosto della sfrenata voglia di vivere e di sfidare tutto e tutti, reclamando a gran voce un posto nel mondo.
 
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