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Un giuoco così utile ai pubblici introiti. Il lotto di Genova dal XVI al XVIII secolo

Un giuoco così utile ai pubblici introiti. Il lotto di Genova dal XVI al XVIII secolo
Titolo Un giuoco così utile ai pubblici introiti. Il lotto di Genova dal XVI al XVIII secolo
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Collana Ludica minima, 12
Editore Viella
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 136
Pubblicazione 07/2013
ISBN 9788867280469
 
20,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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Nel 1576 le Leges novae di Genova stabiliscono che due volte l'anno si sorteggino cinque patrizi per rinnovare i Serenissimi Collegi, la massima carica di governo. Su quei cinque nomi naturalmente si scommette, e lo si fa secondo modalità che prefigurano il gioco del lotto. Dal 1644, quando la Repubblica autorizza le scommesse e ne appalta la gestione, la loro popolarità non fa che crescere in patria e nel resto d'Italia, al pari degli introiti per le casse pubbliche e private; cosicché altre città cercano di copiarne lo schema, e spesso dietro quei tentativi vi sono speculatori liguri, compresi gli stessi appaltatori. Se l'origine genovese del lotto è nota da tempo, in questo libro si esaminano per la prima volta, sulla scorta della documentazione archivistica, i meccanismi primitivi del gioco, le modalità degli appalti, le manovre per riprodurlo al di fuori di Genova, le ricadute economiche e istituzionali che ne sono derivate, alcune delle quali decisamente curiose e inaspettate.
 
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