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Excalibur. Voci di due Avatar da pianeti disseminati nel cosmo

Excalibur. Voci di due Avatar da pianeti disseminati nel cosmo
Titolo Excalibur. Voci di due Avatar da pianeti disseminati nel cosmo
Autori ,
Argomento Poesia e studi letterari Poesia
Collana Il dado e la clessidra
Editore Progetto Cultura
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 76
Pubblicazione 08/2024
ISBN 9788833566283
 
11,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Ordinabile
Due Avatar (Gneo Gaius Fabius e Germanico, rispettivamente Francesco Paolo Intini e Giorgio Linguaglossa), si scambiano missive da due pianeti distanti migliaia di anni luce dopo una gigantesca deflagrazione che ha distrutto il pianeta terra. I due Avatar dialogano. Ne deriva una poesia eccessiva, abnorme, ultronea, ucronica che sconvolge tutti i generi della forma-poesia che abbiamo conosciuto nel Novecento. Una poesia che fa dell’eccesso e della distopia la propria ragion d’essere. Una poesia pop corn, phantasy kitsch o poetry kitchen, fate voi. Si ha una moltiplicazione di scene e di flashback che i due Avatar lasciano liberi di entrare e di uscire dalla pagina in modo ingovernabile, apparentemente sregolato. La scrittura stessa si rifrange in una moltitudine di giochi di specchi. Una dimensione logo-logico-esistenziale si sovra-espone e si sotto-impone al resoconto di eventi cronachistici e immaginari che diventano l’occasione per una anamnesi del nostro modo-di-vita. In questa accezione, si tratta di una poesia civica e politica, ma di un mondo dove non c’è più politica.
 
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