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La serpicina. Fra un'animalità dolente e vindice: la novella di Lazzaro, tintore turchino

La serpicina. Fra un'animalità dolente e vindice: la novella di Lazzaro, tintore turchino
Titolo La serpicina. Fra un'animalità dolente e vindice: la novella di Lazzaro, tintore turchino
Autore
Curatore
Argomento Narrativa Narrativa classica (prima del 1945)
Editore Morlacchi
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 132
Pubblicazione 11/2024
ISBN 9788893925549
 
12,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Anche se concepito nel 1830, mentre Guerrazzi era relegato per motivi politici a Montepulciano, il racconto La serpicina pubblicato per la prima volta nel volume degli Scritti (1847) porta in sé le propaggini di un modello fiabesco cui altri sapranno far tesoro nel secondo Ottocento. Rivisitando un’argutia del gesuita secentista Carlo Casalicchio di cui sovverte i termini, Guerrazzi conferisce all’apologo originale la tessitura orale necessaria per immetterlo in quella specifica modalità della fiaba inaugurata nelle Metamorfosi di Apuleio. Ma alla «vecchierella sciocca e ubriaca» che narra la fabella di Psiche, subentra nel testo di Guerrazzi la figura di Lazzaro il tintore tutto di turchino vestito, con «turchine le mani, ed anche la faccia turchina», che a sua volta si improvvisa narratore alla stregua delle «femmene […] chiú provécete e parlettere» messe in scena nello Cunto de li cunti da Giovan Battista Basile.
 
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