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L'infinito in Italo Calvino. La vertigine dell'innumerevole

L'infinito in Italo Calvino. La vertigine dell'innumerevole
Titolo L'infinito in Italo Calvino. La vertigine dell'innumerevole
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica
Collana Lectio
Editore Sedizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 64
Pubblicazione 11/2016
ISBN 9788869000379
 
14,00

Nell'opera di Calvino l'infinito è presente sia nel mondo microscopico (l'infinitamente piccolo) sia nella scena cosmica (l'infinitamente grande). Tra questi due estremi l'uomo occupa una precaria posizione intermedia. Oscillando tra i due infiniti, lo scrittore si sente prigioniero del motivo letterario del regressus in infinitum che genera in lui da una parte una sorta di vertigine, dall'altra la consapevolezza che sono "vani i tentativi di sfuggire alla vertigine dell'innumerevole". Calvino è mosso da un insopprimibile desiderio di ricostruire l'unità perduta, di riordinare la realtà caotica all'interno di schemi razionali, astratti, matematico-geometrici ben definiti. Tuttavia, egli si rende conto dell'incompletezza di ogni rappresentazione razionale, dell'impossibilità di una spiegazione esaustiva e definitiva. La conoscenza procede all'infinito verso rappresentazioni del mondo sempre più vere ma mai ultime e definitive.
 
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