Questo saggio indaga la funzione dell'intelletto negli anni jenesi della riflessione di Hegel, in un'ottica che ne accentua la valenza teoretico-conoscitiva. L'obiettivo è di offrire una ricostruzione della teoria hegeliana dell'intelletto a partire dalla tesi di una sua parziale riabilitazione, che ha origine nel confronto con il dibattito post-kantiano e con le cosiddette 'filosofie della riflessione'. Lo studio intende dimostrare che Verstand e Vernunft non possono essere pensate come due facoltà separate. Il processo mediante il quale il potere analitico-astraente dell'intelletto diventa potere negativo coincide già con l'operare della ragione. In questa capacità di fuoriuscire da un modello conoscitivo operante tramite identificazioni e scissioni per cogliersi come inquietudine e movimento risiede il significato più profondo della dialettica hegeliana.
La meraviglia del barbaro. L'intelletto negli scritti jenesi di Hegel (1801-1805)
| Titolo | La meraviglia del barbaro. L'intelletto negli scritti jenesi di Hegel (1801-1805) |
| Autore | Federica Pitillo |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Pubblicazioni dell'Istituto italiano per gli studi storici |
| Editore | Il Mulino |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 284 |
| Pubblicazione | 10/2022 |
| ISBN | 9788815383235 |
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