Nella seconda metà dell'Ottocento, il fisico e filosofo Ernst Mach, allora giovane professore alle università di Graz e Praga, organizza una serie di lezioni di "scienza popolare" rivolte a un pubblico non specialistico né accademico, perlopiù femminile. Tra i temi proposti, spiccano per interesse e originalità le riflessioni sui concetti di simmetria, armonia e prospettiva, considerati secondo una lettura epistemologica in cui le intuizioni filosofiche si confrontano con l'osservazione empirica dei processi naturali. Attraverso esempi presi non solo dall'arte, dalle scienze e dalla storia, ma anche dalla vita quotidiana, Mach riesce a spiegare con ragionamenti scorrevoli e un linguaggio chiaro e diretto questioni classiche della tradizione filosofica e scientifica legate alla percezione visiva e all'esperienza spazio-temporale. L'uomo, insegna Mach, deve tendere a una comprensione razionale della realtà che lo circonda, senza mai perdere la consapevolezza, però, di essere una piccola parte del tutto.	 
			
    
    
    Perché l'uomo ha due occhi?
| Titolo | Perché l'uomo ha due occhi? | 
| Autore | Ernst Mach | 
| Traduttore | A. Bongioanni | 
| Collana | Etcetera | 
| Editore | Castelvecchi | 
| Formato |  Libro | 
| Pagine | 60 | 
| Pubblicazione | 08/2021 | 
| ISBN | 9788832829525 | 

