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Andy Warhol. Love, sex, and desire. Drawings 1950–1962. Ediz. inglese, francese e tedesca

Andy Warhol. Love, sex, and desire. Drawings 1950–1962. Ediz. inglese, francese e tedesca
Titolo Andy Warhol. Love, sex, and desire. Drawings 1950–1962. Ediz. inglese, francese e tedesca
Autori ,
Curatore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana Varia
Editore Taschen
Formato
Formato Libro Libro: Libro rilegato
Lingua inglese
Pagine 392
Pubblicazione 11/2020
ISBN 9783836574471
 
80,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Ordinabile
Concepita prima che Andy Warhol scalasse l’olimpo della pop art, Early Drawings of Love, Sex, and Desire fu una mostra presentata nel 1956 presso la Bodley Gallery, nell’Upper East Side di New York. I disegni, realizzati per lo più a inchiostro su carta, rappresentavano uomini molto giovani, alcuni dei quali nudi e talvolta decorati con stravaganti cuori neri. I modelli riposano svogliati o si pavoneggiano, vanitosi o infastiditi dalla loro stessa bellezza, mentre l’artista li ritrae, rapito. Raramente creano un contatto visivo con il loro scrupoloso osservatore, che si concentra a sua volta sulle loro forme e caratteristiche erotiche. Se i soggetti si beano volentieri della loro avvenenza, l’artista fa altrettanto. Warhol era già un promettente illustratore commerciale quando realizzò questi studi, con l’intenzione di pubblicarli come monografia. Non realizzò mai questo progetto, ma produsse oltre un migliaio di questi eleganti disegni dal vero, che sembrano realizzati senza alcuno sforzo. Questo volume esaudisce finalmente il desiderio dell’artista riunendo circa duecento delle immagini più significative, qui pubblicate per la prima volta e selezionate in collaborazione con la Andy Warhol Foundation for the Visual Arts. Lo stile dei disegni ricorda gli schizzi di Jean Cocteau e Matisse: pochi tratti precisi, eppure morbidi. Il voyeurismo languido, invece, è tutta farina del sacco di Warhol, e perfino il più audace dei disegni è condito da quella buffa punta di umorismo – una sorta di distacco ironico – che sarebbe diventato uno dei marchi di fabbrica dell’artista.
 
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