Intorno a questo "manifesto" della Riforma italiana, scritto dal monaco Benedetto da Mantova con il poeta Marcantonio Flaminio e stampato anonimo a Venezia nel 1543, ruota - quale oggetto di diffusione clandestina nell'area europea - un'intera, ampia sezione del romanzo Q di Luther Blissett.Scritto poco dopo il fallimento del Colloquio di Ratisbona tra cattolici e protestanti del 1541, questo "bestseller " religioso italiano del Cinquecento fu opera del monaco benedettino cassinese Benedetto Fontanini e dell'umanista Marcantonio Flaminio. Uscito anonimo, il trattato - che afferma l'unità dei "veri cristiani" oltre i confini delle chiese istituzionali e fonda la vita morale sul "beneficio di Cristo", ovvero sulla grazia - fu più volte ristampato e tradotto, nonché condannato dall'Inquisizione. Apprezzato nei circoli erasmiani e riformatori oltre che dai fautori del rappacificamento tra i cristiani, fu soprattutto il "manifesto" dei seguaci di Juan de Valdés e dei riformatori d'oltralpe, recuperati alla tradizione dei Padri della chiesa.
Il beneficio di Cristo
Titolo | Il beneficio di Cristo |
Autori | Benedetto da Mantova, Marcantonio Flaminio |
Curatore | S. Caponetto |
Collana | Studi storici. Testi |
Editore | Claudiana |
Formato |
![]() |
Pagine | 102 |
Pubblicazione | 01/2016 |
Numero edizione | 3 |
ISBN | 9788868980887 |