Il cristianesimo si è nutrito del culto di figure emblematiche, di santi che con il loro modo di vivere o morire testimoniavano la forza della propria fede e si offrivano come modelli. Fin dall'inizio, scrive Kleinberg, la religione cristiana si è caratterizzata per essere un culto della personalità: di Cristo in primo luogo, poi dei martiri, degli asceti, dei santi. Il libro racconta l'evoluzione e il ruolo di tale culto dalla sua origine nel secondo secolo al pieno medioevo, rileggendo e interpretando alcune testimonianze esemplari della sterminata letteratura medievale dedicata alle "vite dei santi": dal "diario" della martire Vibia Perpetua alla storia di sant'Antonio eremita nel deserto, a Simeone Stilita che visse appollaiato su una colonna, a Francesco d'Assisi e fra Ginepro, ai santi ricordati nella celebre "Leggenda aurea" di Jacopo da Voragine. Il culto dei santi e la letteratura che lo alimentava e ne era espressione davano voce a una fede popolare autonoma e qualche volta in contraddizione con gli insegnamenti stessi della Chiesa.
Storie di santi. Martiri, asceti, beati nella formazione dell'Occidente
| Titolo | Storie di santi. Martiri, asceti, beati nella formazione dell'Occidente |
| Autore | Aviad Kleinberg |
| Traduttore | P. Donadoni |
| Collana | Biblioteca storica |
| Editore | Il Mulino |
| Formato |
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| Pagine | 352 |
| Pubblicazione | 11/2007 |
| ISBN | 9788815120274 |

