I saggi raccolti in "Semiotica dei filtri" cercano di indagare la pluralità di significati culturali, le molteplici configurazioni narrative e le evoluzioni tecno-estetiche del filtro, a partire dall'ambivalenza linguistica di questo oggetto, resa in inglese dalla dialettica tra i termini philter e filter. Il primo è il filtro nel senso di pozione magica, dall'effetto prodigioso, che induce chi ne beve a compiere azioni contrarie alla propria volontà; il secondo indica invece ciò che fa ostacolo al contatto diretto fra due enti od oggetti, come un feltro, una membrana o un'intercapedine, che allo stesso tempo separa e connette. Una differenza semantica che sembra trovare sintesi oggi nell'era digitale, in cui i filtri sono insieme philter e filter: strumento di seduzione e manipolazione, barriera che impedisce un'esperienza dell'autenticità, ma in ogni caso condizione di possibilità dell'esperienza. Ciascun contributo esplora un diverso aspetto e senso del filtro o, meglio ancora, una diversa modalità del filtro di fare e dare senso, nel comune intento di riconoscere e di evidenziare la rilevanza semiotica di questo oggetto.
Semiotica dei filtri
Titolo | Semiotica dei filtri |
Curatori | Francesco Piluso, Massimo Leone |
Argomento | Opere di consultazione Studi interdisciplinari |
Collana | I saggi di Lexia, 60 |
Editore | Aracne (Genzano di Roma) |
Formato |
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Pagine | 244 |
Pubblicazione | 04/2025 |
ISBN | 9791221818055 |