Il pensiero di Jung non è utile solo per la terapia: è un mezzo per interpretare il mondo, e quindi anche per comprendere il linguaggio dei film. Tra "Pulp Fiction", "Blade Runner" e "2001: Odissea nello spazio", questo libro applica per la prima volta la psicologia junghiana all’analisi cinematografica. Per tutti gli appassionati di cinema, ma anche per chi si interessa di cultural studies e di media studies, una lettura interdisciplinare, originale e innovativa del “pensiero del profondo”.
Jung e il cinema. il pensiero post-junghiano incontra l'immagine filmica
| Titolo | Jung e il cinema. il pensiero post-junghiano incontra l'immagine filmica |
| Curatori | Christopher Hauke, Ian Alister |
| Traduttori | Micaela Latini, Teodosio Orlando |
| Collana | Mimesis-Cinema, 69 |
| Editore | Mimesis |
| Formato |
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| Pagine | 299 |
| Pubblicazione | 09/2018 |
| ISBN | 9788857545707 |

