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Storia della sceneggiata. Guappi di cartone dal teatro alla Tv (1840-1980). Almanacco della canzone e del teatro napoletano dal palco alla televisione nazionale

Storia della sceneggiata. Guappi di cartone dal teatro alla Tv (1840-1980). Almanacco della canzone e del teatro napoletano dal palco alla televisione nazionale
Titolo Storia della sceneggiata. Guappi di cartone dal teatro alla Tv (1840-1980). Almanacco della canzone e del teatro napoletano dal palco alla televisione nazionale
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Musica
Collana Almanacco della canzone napoletana, 13
Editore ABE
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 200
Pubblicazione 01/2024
ISBN 9788872971581
 
44,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Il tomo è diviso in tre parti: quella delle origini, quella della storia della Compagnia Cafiero-Fumo (la formazione che ha rappresentato e fatto conoscere la sceneggiata su tutto il territorio nazionale), e quella del rinnovamento e del boom degli anni '70 che coincide anche con la morte della sceneggiata. Il primo esempio di sceneggiata lo ritroviamo nel lontano 1840 al teatro San Carlino, dove recitano il Pulcinella Salvatore Petito e il buffo Pasquale Altavilla, quest'ultimo nel doppio ruolo di attore e commediografo, nonché un nutrito numero di attori, ben conosciuti al pubblico, tra cui anche Raffaele Cammarano, figlio di Giuseppe e nipote del popolare Pulcinella Giancola. Pasquale Altavilla è, in questo periodo, il commediografo ufficiale della compagnia con una scrittura che si ispira quasi sempre a fatti di cronaca rosa o nera realmente accaduti. Ebbene, sul grande successo di Piedigrotta della canzone Te voglio bene assaje, scrive per la Comica Compagnia Nazionale la rappresentazione Te voglio bene assaje e ttu nu pienze a mme. Nella commedia, la canzone Te voglio bene assaje viene intonata dal personaggio Scazzuoppolo (Pasquale Altavilla) e, in altra occasione, da Scazzuoppolo e Luisella (Concetta Ardoino). Inoltre, al termine della rappresentazione, tutta la compagnia esegue un balletto coreografato da Salvatore Petito, proprio sulla musica di Te voglio bene assaje. Dalle origini ottocentesche, si passa all'evoluzione e alla maturità di struttura della sceneggiata degli anni '20 e '30 grazie all'importante contributo della Compagnia Cafiero-Fumo. Poi, dopo un periodo d'indifferenza e di declino, si registra il prepotente ritorno negli anni '70 che coincide con la crisi del teatro d'arte. Capisaldi di questo nuovo boom sono le compagnie di sceneggiata dirette da Mario Merola, Pino Mauro, Mario Da Vinci e Mario Trevi e, successivamente, quelle dirette da Carmelo Zappulla e Nino D'Angelo. Questi ultimi, nella prima metà degli anni '80 del Novecento, completano ed esauriscono il fenomeno della sceneggiata.
 
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