Scopo di "Giochi ringhistici" è dimostrare che il professional wrestling è il gioco par excellence in quanto costruito su delle "storie" che non sono né completamente vere, né completamente finte. In esse si trova, piuttosto, proprio una compenetrazione di realtà e finzione, verità e menzogna, consapevolezza e inconsapevolezza, predeterminazione e caso. I contendenti degli incontri, nonché i protagonisti delle storie, sono i lottatori da spettacolo che, recitando un copione come in una sorta di fiction televisiva, interpretano dei ruoli precisi. Per conseguire il suo obiettivo, l'autore consulta i saggi di alcuni tra i più autorevoli semiologi, sociologi, linguisti, ludologi e filosofi del Novecento che hanno analizzato la natura del gesto nel gioco, specie quando questo si trova al limite tra realtà e finzione, serietà e scherzo, agonismo e violenza, e del suo riferimento, capace di spaziare dalla condivisione più totale ad una semplicemente parziale e, dunque, quando la lettura del gesto va da una completa intelligibilità alla più spiazzante ambiguità.
Giochi «ringhistici». Perché il professional wrestling è il gioco per eccellenza
Titolo | Giochi «ringhistici». Perché il professional wrestling è il gioco per eccellenza |
Autore | Andrea Corona |
Editore | Kimerik |
Formato |
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Pagine | 90 |
Pubblicazione | 01/2009 |
ISBN | 9788860963956 |