SBC Edizioni: Il verso giusto

"Odi alle mie reincarnazioni" è una raccolta di versi liberi ispirati anche dalla lettura di filosofi e scrittori che hanno inciso significativamente sulla vita dell'autore: Giordano Bruno, Friedrich Nietzsche, Kahlil Gibran. In particolare parla di alcuni autori e semplici persone i cui scritti e la cui vita si avvicinano alla realtà che Maggiore sta vivendo: si tratta di una traccia spirituale che si tramanda di corpo in corpo per concretizzare su questa terra un pensiero, un'idea...

Le poesie di Giovanni Minio, al pari delle sue sognanti produzioni pittoriche (trenini colorati su un tappeto verde di sogni, edifici verticali le cui finestre sono occhi spalancati sul mondo, colori tenui che catturano la luce per restituirla in piccolissime gamme espressive..., ci parlano di un Eden che abbiamo perduto. E che potrà, forse, riscoprire affidandosi al bambinoartista che è in noi." (Massimo Nardi)

Scritte per lo più negli anni Novanta queste brevi liriche raffigurano attimi di vissuto. Non esiste una realtà assoluta ma una relativa osservazione della realtà che cambia a seconda dello stato d'animo e della situazione stessa. Così "il paradiso perduto" è una libera interpretazione della parola biblica oppure una tormentata constatazione della fine di un amore. Tutto può essere oggetto e soggetto di miriadi modi di pensare la realtà circostante. Ma l'autrice offre anche spunti di riflessione per la nostra effimera e sfuggente esistenza.

Dissolvenze, passaggi, forse trasformazioni. Marinella Giordanu affida al mutamento, declinato in tutte le sue possibili, dolorose sfaccettature, la reinterpretazione del distacco, rielaborando e superando il concetto di fine e recuperando un animo ostaggio dell'incompiutezza. Al centro della raccolta poetica "L'Essere altrove", un amore che si di dipana non lungo un filo ma lungo un "nastro smembrato", non su un tessuto ma su "una vita sfilacciata", evocazione di una sofferenza decisa a resistere alla sconfitta e che pare anzi ammantarsene per trovare diverse, ulteriori chanches di riscatto.

Sara Centenaro nata nel 1981 a Camposampiero, Padova, consegue nel 2000 la maturità scientifica al Liceo Newton e nel febbraio del 2006 la Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria a Padova. La passione per la poesia e la letteratura la porta a cimentarsi in concorsi ricevendo apprezzamenti e due premi. L'amore per il teatro ed il fascino che esso esercita la spingono ad entrare a far parte all'inizio del 2010 della "Compagnia Arlecchino" di Padova. Liriche estremamente moderne e attuali quelle che Sara Centenaro propone in questa sua silloge. I versi di Mangiatore di pietra sono essenziali e immediati e ci parlano di passioni uniche e forti, ma anche, spesso, travagliate. Poesie a tema libero che attingono alla tavolozza dei sentimenti per descrivere emozioni e situazioni che quotidianamente caratterizzano la vita.

Nella poetica di Emanuele Marcuccio ci sono tre punti fermi: la spontaneità, la musicalità, la scorrevolezza del verso. Il suo ideale poetico si esprime nel cercare di essere semplice ed allo stesso tempo profondo. "Per una strada", la poesia che dà il titolo alla presente raccolta, dapprima l'ha scritta su uno scontrino della spesa, poiché, appunto, si trovava per strada.

"Squasso reale di fine serata" è una raccolta di poesie che presenta vari momenti di vita. È stata scritta in un biennio molto prolifico: 2004/2006. Le liriche scaturiscono da una sofferta meditazione della realtà, dalla semplice descrizione del vero all'incubo dell'alienazione e dell'oblio. In parte satiriche e provocanti, in parte pessimiste e senza compromessi, uno stile che muta da un iniziale verismo scivolando irrimediabilmente nel visionario e surreale.

Una raccolta di versi e pensieri di quasi un trentennio nei quali l'autore, mettendo a nudo la sua anima, vuole coinvolgere il lettore in un percorso interiore, un viaggio nell'anima, alla scoperta di se stesso e dell'altro.

Una raccolta di liriche essenziali e di immediato impatto che riguardano tematiche attuali in cui predominano i sentimenti, anche sofferti. In esse si evidenzia uno sfinimento nella lotta tra pulsioni di vita e pulsioni di morte. L'energia prodotta dall'attrito viene utilizzata, comunque sempre, nell'affermazione della vita.