Ronzani Editore: Poesia
Cura
Mauro Sambi
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 112
«Mettere in versi la vita» era il programma poetico di Giovanni Giudici, uno degli autori senz’altro più amati e frequentati da Mauro Sambi. Il quale può «trascrivere fedelmente, senza tacere / particolare alcuno l’evidenza» della propria condizione umana, e può come in questo nuovo libro, intenso e necessario, mettere in versi l’inciampo inatteso e spiazzante della malattia. Una malattia che chiama immediatamente in causa il bisogno e la responsabilità della cura, termine che ha molte sfaccettature ma che per Sambi è soprattutto legato all’esistenza stessa della poesia, alla possibilità che la poesia ha – con le parole dell’autore – di «tentare una forma di salvezza non effimera e non fallace di tutto ciò che abbiamo perduto, di tutto ciò che ha patito l’ingiustizia della fine e della morte, [e] farlo risuonare in una piccola durata che persiste quanto il presente della nostra eternità». La poesia è una cura, in questo senso, che va al di là del soggetto stesso e si offre con generosità e naturalezza al tu, ossia a tutti noi. Naturalezza è una parola chiave per la poesia di Sambi: anche il colpo più duro può trovare una intonazione, una vibrazione musicale che si modella con leggerezza, senza sforzo alcuno, dentro lo spartito del sonetto, la forma più amata. Da qui nasce una voce poetica che sa essere intimamente personale e insieme farsi attraversare e irrorare dalle voci del «grande stile» novecentesco.
La lanterna di Diogene. Sulla natura, sull’uomo, sugli eroi
Michela Maria Rodeghiero
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 112
«[…] ci sono momenti in cui Michela davvero queste “epifanie” le fa nascere ed è là dove il lettore lo invita, più che all’ascolto del canto di sentimenti privati e soggettivi (di amore o di incanto che siano), a quella che il filosofo tomista san Bonaventura chiamerebbe “cointuizione”, ossia “conoscenza in compagnia”, un prendersi per mano, che implica una partecipazione attiva tra chi scrive e chi legge nella progressiva acquisizione di una verità, attraverso il linguaggio di una meditazione che va oltre il tempo e le circostanze. In un processo che prevede anche la solitudine come spazio di dialogo, di “conoscenza”». (dalla Presentazione di Vincenzo Guarracino)
Il cielo che mi resta
Isabella Panfido
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 86
«Strappato dall'insistenza degli amici a mani restie a lasciarlo andare, è questo nell'arco di vent'anni solo il terzo – scarno, denso, emozionante – libro di poesia di Isabella Panfido, "una delle autrici meno mediaticamente esposte ma più originali della nostra poesia contemporanea" (A. Bertoni). Ritrosia comprensibile, perché la cifra più autentica di queste conclusioni provvisorie, tra quinte di naufragio e pestilenza che sanciscono l'ingiustizia strutturale e forse esiziale del nostro presente, è del tutto estranea all'irriflesso "compitare angustie" di tanta scrittura in versi di oggi. Qui, un «antifonario di parole quiete», in cui sembra affiorare la lezione del più limpido Saba (Sul tardi / l'aria si affina ed i passi si fanno / leggeri), campisce un autunnale 'così sia' pronunciato con riserbo aristocratico all'indirizzo dell'impermanenza, e con l'asciutta sprezzatura di chi ha capito che "non c'è tempo di dolcezze / per chi sa, per chi abbia / il deserto nelle mani". Epicentro emotivo di una serrata contemplazione del vuoto protetta da impeccabili forme, che sembra operare per sottrazione e calcinazione «a un passo dal bordo», "nelle rovine come d'una guerra", è lo straziante inventario delle cose abitate che furono nella casa di donne, esperite un'ultima volta «nelle impronte dei mobili rimossi», quando tutto, nel transito tra sguardo e memoria, sembra per un ultimo istante «come è stato / ancora un poco / nella pienezza ultima di noi» ed è offerto quale pegno di impervia speranza "lungo il confine / della fioritura che verrà / per i miei figli".» (Mauro Sambi) Con uno scritto di Luciano Cecchinel.
Collana-Kolajna. Testo originale a fronte
Tin Ujevic
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 136
"Collana", scritta a Parigi - dove Tin Ujevic visse dal 1913 al 1919 - probabilmente durante e immediatamente dopo la fine della Grande Guerra, e pubblicata per la prima volta a Belgrado nel 1926, è unanimemente considerata uno dei più bei canzonieri novecenteschi della poesia croata. A distanza di quasi un secolo dalla prima edizione, Ugo Vesselizza, poeta istriano tra i più appartati - «con qualche cosa di importante da dirci, qualche cosa di urgente dalla riva orientale dell'Adriatico» (così Stefano Dal Bianco) - ci offre finalmente, dopo alcune prospezioni parziali, la sua versione-riscrittura integrale: frutto di un corpo a corpo strenuo con l'originale, durato più di trent'anni, e con un esito che vuole e deve apparire spiazzante. Che vuole e deve rinunciare all'ossequio del «gusto attuale» per rendere giustizia a quella che egli chiama «la stravaganza di Collana», la sua «novità restauratrice», ossia «un tradizionalismo ragionato, un petrarchismo progettuale, un classicismo tipicamente modernista». Poiché «Ujevic, nella rara consequenzialità del suo virtuosismo sonettistico, compie il salto mortale, la sintesi che riempie il crepaccio spirituale tra classico e romantico, tra la poesia cortese, stilnovistica e dei suoi trovatori ragusei e la poesia del decadentismo. Sempre che la poesia antica, quel mondo di idealità e cortesie, sia guardato in controluce, con nostalgico intellettualismo e mesta ironia insieme».
Libro d'ore
Steve Ely
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 272
«La poesia di Ely è il sorprendente resoconto di un viaggio trasversale nel presente della sua Inghilterra e al contempo dell’Europa e dell’Occidente, attraverso un profondo scavo dentro la Storia, sempre strettamente intrecciata alle vicende contemporanee, dal momento che ‘la memoria è resistenza’ e che il tempo odierno ha accelerato e sta portando a compimento molti dei processi avviati nel secolo scorso, forse ben oltre la nostra consapevolezza». Così scrive Manuela Giabardo nell’introduzione alla raccolta di una delle maggiori voci della poesia inglese (ed europea) contemporanea, per la prima volta tradotto in Italia. Una lucida esplorazione delle forme del Male umano, dall’impianto sorprendente, in un “tessuto lirico”, come rileva Matteo Vercesi nella lettera all’Autore riportata nel volume, “che ha la dinamica visionaria di un antico arazzo inquinato dal contemporaneo”, ove “si coaugulano come grumi di sangue storia medievale e moderna, mitologia pagana, violenza, speranza ed etica, lacerti filosofici e gnomici, Bibbia, politica e cultura popolare. L’Inghilterra ne esce smembrata: tutte le lotte intestine del suo passato, la memoria coloniale e il dolore perpetrato a popoli e individui, unitamente al disgregarsi dell’identità collettiva nell’era Brexit, sono rese in un linguaggio che ha tono epico, pur nella frammentazione costante del ritmo e dei codici”. A rimanere, come sopravvissuta al succedersi delle stagioni e dei secoli, una natura arcaica, primitiva: “[…] Le campanule sonnecchiano tra la torba, come / sempre in questo periodo, fin dallo scioglimento dei ghiacci, / prima che le asce di pietra risuonassero / nella foresta e gli aratri a mano aprissero le zolle. / Forse sono stati loro, i nostri padri neolitici, / a disporre in cerchio le steli sulla collina, a lungo / ridotte in pietre da muratura dalle mazze / demolitrici dei puritani? Solo il nome / e il mistero restano. Lettera all’autore di Matteo Vercesi.
Un giorno dopo l'altro. Poesie scelte 1981-2021
Paolo Lanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 186
"Un giorno dopo un altro" è un'antologia di poesie di Paolo Lanaro che vanno dal 1981 al 2021. Usciti presso vari editori, i libri, nel corso degli anni, sono diventati introvabili e Ronzani ha pensato bene di raccogliere una parte di quei testi e di riproporli ai lettori. Viene così ripresentato un autore che ha attraversato gli ultimi decenni con un proprio tratto originale, con un passo cadenzato non su presupposti meramente letterari, ma su quella oscura e indecifrabile necessità che è connaturata allo scrivere poesia. I versi di Lanaro sono per la maggior parte di grande leggibilità, ma questa, come si può immaginare, è una leggibilità che nasconde una densità e una problematicità che moltiplicano i registri e i significati. Si può dire, semplificando un po', che il tema delle poesie di Lanaro sia il tempo, ricordato, atteso, lusingato, rimpianto, vituperato, perduto, ecc. Certamente la poesia, più che i luoghi, abita il tempo e forse è proprio questo che la rende così diversa da altre forme letterarie. Leggendo i versi di Lanaro si potrà vedere qua e là dove il tempo si fa storia e dove invece rimane il nucleo esistenziale più autentico e irriducibile.
Per i giovani figli perduti. Antologia di poesie e prose
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2022
pagine: 306
"Probabilmente nella vita non ci può essere sofferenza più grande di quella della perdita di un figlio, come senza proporzioni è la crisi che ne consegue: l’universo si sgretola, l’esistenza implode ed è risucchiata in un vortice confuso di impotente ribellione e insopportabile pena, che finisce per delineare la livida prospettiva di non poter reggere di fronte al presente e al futuro." (dall’introduzione di Luciano Cecchinel)
I present. Le voci della passione
Basilio Luoni
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2022
pagine: 148
Storia sacra e storie popolari si svolgono in questo libro, sostenendosi in delicato eppur mai precario equilibrio: la parabola dei cattivi vignaioli e quella delle vergini accorte intrecciate alla tradizione del teschio esausto di Adamo sotto il Calvario; alla leggenda della zingara che ruba uno dei chiodi destinati a crocefiggere Cristo; all’aureo miracolo della goccia del sangue di Gesù, "onguent" risanante l’occhio del centurione che gli ha trafitto il costato per accertarsi della sua morte; alla fantasiosa etimologia di “Tomaso” come abisso, un luogo che no se toca / el fond, che te se perdet in del scur. […] "I Present" è un impasto sapientissimo – non studiato, costantemente affidato all’evidenza dei sensi e della pietà umana – di crudeltà e dolcezze: rude e raffinato, aristocratico e terragno, affettuoso e impersonale.
Quel tanto nella voce. Poesie 1994-2020
Mauro Sambi
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2022
pagine: 367
Mauro Sambi esplora territori desueti, mirando - in una prospettiva archeologica - al rinvenimento delle sedimentazioni culturali, storiche ed emotive che le vicende umane attraggono in sé nel loro intrecciarsi, mediante un'interrogazione dolente sul senso del tempo e del suo costante declinare. Tale orizzonte estetico è segno di una dislocazione identitaria, di un senso di inappartenenza che da personale e privata - cifra di un esodo e di uno sradicamento insiti nella 'geografia mentale' istriana, i quali rinvengono il proprio approdo esclusivamente nella resistenza della lingua - assume statuto ontologico, perché in fondo il costante confliggere di ciò che fu e di ciò che è genera la preclusione al possesso del reale. Un punto di intersezione tra il chimico studioso delle superfici e il poeta sembra essere rappresentato dallo spazio topologico. Il reale incarna, proprio come in topologia, un'accezione di 'vicinanza' che è la più debole possibile; le forme trapelano dai versi con nitida precisione ma, paradossalmente, più sono evidenti meno possono essere definite nelle loro rimodulazioni, contrassegnate da plurimi 'intorni'.